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Relitti del Sogno

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Relitti del Sogno di Vincenzo Cacace


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Olio su tela, cm.80×60

Forse dormono i Giganti della Terra… un loro sonno millenario… e forse quelle palpebre socchiuse sono le oscure prigioni dove è occultata la Luce di quella Ragione che, balzando fuori armata di tutto punto dalla testa di Zeus, fu imposta dagli dei come ordine dal Chaos, dopo averli vinti e soggiogati…
Essi ora, dormono stanchi ma… forse male interpretarono la concessione a governare il mondo, senza averne il possesso… perché appunto ora dormono… riposano le loro titaniche membra con la sicurezza che, al loro risveglio, troveranno in ordine tutto ciò che avevano ordinato e misurato seguendo il loro “metro”. Presunzione?

Esser convinti di esser riusciti a costituirlo un “Ordinato Sistema”, consono al loro modo di esistere a discapito della vita più microcosmica… calpestando noncuranti l’Humus della Terra?

Ma per loro sarà tutto ancora come prima del gravame applicato alle loro palpebre da Morfeo…?

Forse quella stessa Ragione, addormentatasi con loro, ha continuato autonomamente a rigenerarsi… ed è rimasta in attesa d’essere applicata… seppur nella dimensione onirica…

Non sanno i dormienti che è già nel mondo quella “variante” ed è proprio quell’Essere “minuscolo”, che crede anche lui di dominare il pianeta ad applicarla nelle forme più ridotte ed utilitaristiche, più adatte al suo quotidiano vivere sociale… in un mondo sempre più “disintegrato” e sparso, dove le sempre più piccole “entità”, nonostante il loro progressivo “disumanamento” insistono nel definirsi ancora umane, “vivono” in quei minimali “moduli”… costituiti come personali “cortili” del tutto chiusi e… conclusi…

Dormono i Giganti della Terra? O, semplicemente fingono, per lasciar proliferare tranquillamente tale “vermitudine”… massa pullulante… articolata “amalgama”… bio-sistema continuamente a rischio di “involuzione” di quelle “lande” che, un giorno, risvegliandosi, andranno a dominare?

Ma… per chi riducendo se stesso, comprimendo anche la propria espansa Visione ha dovuto vestire panni da “nano” per portare in salvo tutto l’ingombro di un anima titanica?
C’è un luogo, infine, o… forse ci sarà, come risposta alle richieste accorate di tutti gli uomini d’Amore… uno spazio che sfugga ad ogni tentativo di recinzione… dove la Libertà dell’Uomo non sia considerata come una “piccola ragione”… un semplice “contentino” da concedere per dimostrarsi “liberali”… umanitari…

Continuano a sbarcare nottetempo, arenando alla riva i loro natanti dalle carene antropomorfe, gli eredi delle Antiche Radici, portando nei “bagagli” della loro anima fatta di Desiderio e di Amore gli ultimi relitti del sogno a loro affidato dalla più Alta e dharmatica Ragione… e tutto ciò ricorda altri “sbarchi” di esuli o di conquistatori, di liberatori… ma sono solo momenti del sogno o visioni reminiscenti di un ultra-mondo?

E… allora lo pianto il mio cavalletto… colloco la tela… incurante del Gigante addormentato alle mie spalle… per documentare ciò che, al mio risveglio, potrei non ricordare… metto in atto le mie ricette pittoriche recuperate anch’esse dalle nebbie del Tempo… Aegiptianum balsamus + terra ocra… miele d’Africa, Hirpo-agglutinante… macinate e filtrate polveri ferrose rosse dell’Elba ed altre ancora raccolte nel circondario dello “Chateau poussinensis”…

È come passare una parte della propria esistenza in un castello normanno… dormire, sognare e poi… uscire, lasciando alle spalle Les Andelys… per ritrovarsi poi trasportato in pieno sogno mediterraneo… tra i resti della classicità.

Sull’assolato imbarcadero un altro giorno è passato ed ora cala la sera… altre pennellate ed è di nuovo la notte… ed il mio gesto di pittore si ferma un piccolo istante… mentre il mio sguardo si apre a “compasso” per fissare nella mente l’ubicazione della porta che si apre sull’Eternità…

Dormi Gigante… non svegliarti, rimani lì, pietrificato tra le ossa della terra… piccoli esseri noi siamo… ma con immensi spazi cosmici nella mente…
Nella rada ancora un ultimo sbarco… forse si è sparsa la voce dell’esistenza di questo luogo remoto… un’isola nell’ultimo arcipelago nascosto alle rotte di plumbei dominatori… ma sempre disponibile ad essere ospitale con quei navigatori appassionati, che ancora mettono in salvo i “relitti del Sogno”…

Proprio lì dorme l’ultimo Gigante… ma io vi assicuro che, vista la tranquillità dei luoghi, non ha nessuna intenzione di svegliarsi!

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Autore Vincenzo Cacace

Vincenzo Cacace, diplomato all'Istituto d'Arte di Torre del Greco (NA) e all'Accademia di Belle Arti di Napoli, è stato allievo di Bresciani, Brancaccio, Barisani, ricevendo giudizi positivi ed apprezzamenti anche dal Maestro Aligi Sassu. Partecipa alla vita artistica italiana dal 1964, esponendo in innumerevoli mostre e collettive in Italia e all'estero, insieme a Giorgio de Chirico, Renato Guttuso, Ugo Attardi, e vincendo numerosi premi nazionali ed internazionali. Da segnalare esposizioni di libellule LTD San Matteo - California (USA), cinquanta artisti Surrealisti e Visionari, Anges Exquis - Etre Ange Etrange - Surrealism magic realist in Francia, Germania e Italia.