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… delle Fughe Ermetiche… forse la seconda

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... delle Fughe Ermetiche... forse la seconda di Vincenzo Cacace


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Olio su tela, cm.40×30

Quale di quelle ormai numerose “Fughe” finalizzate al superamento dell’Ermetico Confine, è testimoniata dal piccolo dipinto che oggi mi “ri-appare” tra quelli rivolti alla parete e messi lì a non prendere o a “subire” ancora… prima del giusto tempo, l’effetto modificante della luce solare, e dell’aria fattasi ormai “mefitica” e corrosiva della quotidianità… affinché si stabilizzi la loro vita chimica… prima di una stesura ultima della vernice!
Quale, mi chiedi? E… lo chiedi a me che, ne ho perso il conto!
Forse la seconda? Ti rispondo… in maniera approssimativa, mentre con la mia memoria cerco di andare a ritroso, per ritrovare i momenti e le cause che hanno richiesto un “contributo” metafisico ed ermetico al contempo, forse… per dare equilibrio agli eccessi invasivi della “consuetudine”, tesi insistentemente a livellare un piano esistenziale che, invece per sua natura non è livellabile.

Perché? Come tutte le altre… tale natura è fatta di strade impervie…di promontori che hanno versanti che conducono, discendendoli dal lato nascosto, in quella Realtà Parallela che col tempo ho imparato a documentare con il solo strumento che mi è consentito portare con me… non l’Occhio Fotografico che già di per sé… utilizza la luce… ma l’Occhio Introspettivo della Pittura che serve invece la “Luce” permettendo al Senso Nascosto di “invenire” dal Profondo al Reale.

… ogni naturale evento, ogni manifestazione del trascorrere cangiante dell’Elementale, luce, colore, aria, il calore al crepitar di una fiamma, il gusto nell’assaporare un frutto succoso maturato al Sole… tutta la varia fenomenologia attraversata con i sensi dall’umano microscopico essere che vorrebbe popolare l’Universo con il suo intelletto, ancora da espandere nella propria massa “intonsa” di materia grigia… l’evidente, dunque, può essere misurato, ordinato e catalogato… ed ogni fenomeno può entrare nell’Indice del Caso, nella Memoria ed i suoi archetipali “silos”… nell’Analisi della Scienza Addizionale che, costruisce e dispiega sul dato… sulla verifica con la quale certifica la credibilità di un’esistenza “nobilitata”, compresa la relativa escatologia.

Continuamente mi scontro con chi si esprime con albagia, alterigia arroccata, blindata nel non permettere confronto alcuno con la eventuale possibilità dell’errore… sì, questi, l’Errore, il vero Padre della Conoscenza del Mondo, che ora chiede, al primo Adepto Ermetico che passa, fattosi Ermeneuta, per ricercare le orme del Nume… l’Annunciatore del quale si sente l’assenza in una realtà di volgari imitatori, di rintracciare il Dubbio, figlio dimenticato nel mondo effimero delle “certezze”.

Ma dove cercare? In quale direzione?

Forse in quelle sue rotte di pellegrino o di quella amara solitudine autodeterminata che, allontanandolo dal clamore, lo ha posto relegato sull’Acropoli un tempo abitata da numinose presenze, oggi nascosta agli occhi della moltitudine…?

Provare dunque… è necessario, anche in quell’attimo, un battito di ciglia del Tempo Eterno, a seguire un rabdomantico istinto animico, ponendosi in attesa di un colloquio con l’Essenza vera delle Cose…

Altitudine…visione epifanica… sollevarsi dunque in quel “fuori carnale” che offre alla verifica del “Sé” una migliore e più attenta visione.
Nella mia piccola tela dipinta… io… dunque sono!

Lascio il mio pensiero e la mia richiesta di poter comprendere anche una piccolissima parte dell’ intrasmissibile sostanza con cui si è plasmato l’esistere… il suo Fato… il suo Disegno, imbottigliato… ermeticamente sigillato in un “secreto alambicco”, una molecola della mia anima… con fatica trasmutata in Essenza Spirituale perché viaggi nei flussi che si espandono nell’Universo, sperando possa arrivare un giorno tra le mani di un bambino non ancora nato… affinché egli, erede dell’Uomo, decida in piena libertà se accogliere il mio invito alla continuità oppure rigettarlo nelle profondità siderali, con una risata così innocente, cristallina e al tempo stesso “spietata” che scuota dalle fondamenta… il Creato ed i suoi Misteri!

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Autore Vincenzo Cacace

Vincenzo Cacace, diplomato all'Istituto d'Arte di Torre del Greco (NA) e all'Accademia di Belle Arti di Napoli, è stato allievo di Bresciani, Brancaccio, Barisani, ricevendo giudizi positivi ed apprezzamenti anche dal Maestro Aligi Sassu. Partecipa alla vita artistica italiana dal 1964, esponendo in innumerevoli mostre e collettive in Italia e all'estero, insieme a Giorgio de Chirico, Renato Guttuso, Ugo Attardi, e vincendo numerosi premi nazionali ed internazionali. Da segnalare esposizioni di libellule LTD San Matteo - California (USA), cinquanta artisti Surrealisti e Visionari, Anges Exquis - Etre Ange Etrange - Surrealism magic realist in Francia, Germania e Italia.