Esostorie

È sempre una questione di prospettiva… qualsiasi cosa si guardi o si faccia… è sempre una questione di prospettiva.
Eco di ricordi lontani, maestri che ti inducono a pensare in maniera poliedrica senza fermarsi a ciò che semplicemente appare, parole che si tramandano da bocca ad orecchio, retaggio antico di scuole che senza il supporto di libri perpetuavano la tradizione ed il sapere dal maestro ai discepoli scuotendo coscienze, facendo superare prove che oltre al fisico tendevano a forgiare la mente.

Nulla accade per caso, in un giorno magico, il solstizio d’inverno, mi sono ritrovata giovane e curiosa, ad oltrepassare la porta enorme di una casa in un palazzo in Galleria Umberto a Napoli, salone smisurato con varie porte.

Si dice che la curiosità è femmina, con nonchalance iniziai a sbirciare oltre quelle porte e il mondo latomico mi venne incontro: colonne, segni zodiacali, Sole e Luna, pietra grezza e quella levigata, squarcio nel muro, la dicotomia dei colori.

Mi si spalancò un mondo di cui avevo solo letto sui libri o, peggio ancora, sui giornali! Fui invasa dal desiderio di saperne di più, di capire se potevo farne parte.

La mia attenzione fu attratta, però, da una piccola stanza dove il bagliore di cinque colori spadroneggiava e mi fu chiaro che quella sarebbe stata la mia rinascita. Così è stato, la mia visione ora è diversa.

Cercherò, in questa rubrica, di trasferire quel poco che ho acquisito attraverso delle storie o meglio ancora delle esostorie, connubio tra esoteria e racconto, con la prospettiva di una mente femminile…

Si sa, noi donne siamo complicate, viviamo mettendoci in tutto il cuore e quella cosa che si chiama razionalità siamo felici di lasciarla all’universo maschile, con la consapevolezza che esiste e non pensiamo nemmeno lontanamente di escluderlo. Li mettiamo al mondo!