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I media e i segreti per la sicurezza nazionale

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Secrecy and the Media


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Nel 1912, l’Ammiragliato e il Ministero della Guerra britannico conclusero che avevano bisogno di alcuni mezzi per impedire fossero pubblicare informazioni che avrebbero potuto essere utili per un futuro nemico.

Dopo alcune discussioni informali, il 13 agosto 1912 l’allora Segretario dell’Ammiragliato incontrò i rappresentanti del Ministero della Guerra e varie Associazioni della stampa per discutere del problema, convenendo che si sarebbe dovuta istituire un’apposita organizzazione per affrontare la questione.

I rappresentanti dei media chiesero ed ottennero l’assicurazione che sarebbero state interessate solo tematiche che influivano realmente sull’interesse nazionale.

Nel Regno Unito, un DSMA-Notice, Defence and Security Media Advisory Notice, è una richiesta ufficiale ai redattori di notizie di non pubblicare o trasmettere articoli su argomenti specifici per motivi di sicurezza nazionale.

Precedentemente era chiamato DA-Notice, Defense Advisory Notice, e, prima ancora, fino al 1993, Defense Notice, D-Notice. Un sistema simile era operativo in Australia, dove sembra caduto in disuso da alcuni anni, ed in altre nazioni.

Nel Regno Unito il sistema di Avviso-D originale fu introdotto nel 1912 e gestito come volontario da un comitato congiunto guidato da un Assistente Segretario dell’Ufficio della Guerra e da un rappresentante della Press Association.

Eventuali avvisi D o DA sono solo richieste di consulenza e non sono legalmente applicabili, quindi, i redattori di notizie possono scegliere di non rispettarli, anche se sono generalmente onorati dai media.

Nel 1971, tutti gli avvisi D esistenti furono cancellati e sostituiti da avvisi D permanenti, che fornivano indicazioni generali su ciò che poteva essere pubblicato e ciò che era sconsigliato e su cosa avrebbe richiesto un ulteriore parere da parte del Segretario del Comitato consultivo per la difesa, la stampa e la radiodiffusione, DPBAC. Nel 1993 gli avvisi sono stati rinominati DA-Notices, Defence Advisory Notice.

Una delle raccomandazioni risultanti dalla revisione del 2015 del sistema di avviso DA includeva la ridenominazione del sistema in Comitato consultivo dei media per la difesa e la sicurezza, DSMA, che rifletteva meglio l’inclusione di lunga data del lavoro delle agenzie di intelligence.

Nel 2017 gli avvisi sono stati riformulati e riorganizzati nelle seguenti categorie:

Avviso DSMA 01: Operazioni militari, piani e capacità;
Avviso DSMA 02: Sistemi e apparecchiature di armi nucleari e non nucleari;
Avviso DSMA 03: Forze Militari Antiterrorismo, Forze Speciali e Operazioni, Attività e Metodi e Tecniche di Comunicazione;
Avviso DSMA 04: Proprietà fisiche e beni;
Avviso DSMA 05: Personale e loro Famiglie che lavorano in Posizioni Sensibili.

Secondo un articolo su Defense Viewpoints, tra il 1997 e il 2008 ci sono state

30 occasioni in cui il Segretario del comitato ha scritto a redattori specifici quando si ritiene che si sia verificata una violazione delle linee guida del D-Notice.

Nel 1967 si verificò uno scandalo politico noto come “affare D-Notice”, quando il Primo Ministro Harold Wilson accusò il Daily Express di aver violato due D-Notice che consigliavano alla stampa di non diffondere materiale che potesse danneggiare la sicurezza nazionale.

Il quotidiano replicò di non essere stato informato di alcuna violazione e un comitato di consulenti privati avviò un’indagine in merito, pronunciandosi contro il governo, che rifiutò di accettare le conclusioni sull’articolo contestato, provocando indignazione da parte della stampa e le dimissioni del Segretario del comitato D-Notice.

Nel 2004 e nel 2005 furono inviate ai giornali tre lettere generali in cui si scoraggiava la resa pubblica di contromisure utilizzate contro gli agguati lungo la strada delle forze britanniche durante la guerra in Iraq.

Nel 2008 il Procuratore distrettuale emise un avviso per impedire ulteriori divulgazioni relative a documenti antiterrorismo sensibili lasciati su un treno da un alto funzionario pubblico.

L’8 aprile 2009 il comitato emise un avviso del Procuratore distrettuale in relazione a documenti antiterrorismo sensibili fotografati quando l’assistente commissario Bob Quick era arrivato a Downing Street per colloqui sull’attuale intelligence della polizia.

Il 25 novembre 2010 il comitato fece circolare una nota ai redattori per richiamare l’attenzione sugli avvisi DA 1 e 5 permanenti in relazione ai documenti sensibili che dovrebbero essere pubblicati sul sito web WikiLeaks.

Nel giugno 2013 fu emanato un avviso del Procuratore distrettuale con la richiesta ai media di astenersi dal pubblicare articoli sul programma di sorveglianza PRISM degli Stati Uniti e sul coinvolgimento britannico in esso.

Nell’ottobre 2013, il primo ministro David Cameron lanciò una velata minaccia ai giornali per le fughe di notizie di NSA e GCHQ, affermando in Parlamento che il governo avrebbe potuto utilizzare “ingiunzioni o avvisi D o altre misure più severe” per limitare la pubblicazione di informazioni riservate se i giornali non avessero smesso volontariamente di pubblicarle.

Nel 2017 è stato emesso un avviso ai giornalisti britannici in merito alla rivelazione dell’autore di un controverso dossier in cui si asseriva la collusione tra Donald Trump e il governo russo durante le elezioni presidenziali del 2016. Diverse testate britanniche, tra cui BBC News, The Daily Telegraph e The Guardian, hanno ignorato questo avviso e hanno comunque rivelato il suo nome.

Il 7 e il 14 marzo 2018 sono stati emessi due avvisi a tutela dell’MI6 in relazione ad alcuni aspetti dell’affare Skripal. All’inizio degli anni 90 Sergei Skripal fu reclutato da Pablo Miller, agente dell’MI6 all’interno dell’Ambasciata britannica in Estonia a Tallinn.

L’ufficiale dell’MI6 sotto copertura diplomatica a Mosca in quel momento era Christopher Steele. Miller è stato anche il gestore di Skripal dopo essere andato in prigione e poi rilasciato dalla Russia in uno scambio di spie.

Entrambi vivevano a Salisbury. Steele e Miller hanno lavorato per Orbis Business Intelligence che ha compilato il discusso fascicolo Trump – Russia, comprendente 17 promemoria scritti nel 2016 in cui si accusava cattiva condotta e cospirazione tra la campagna presidenziale di Donald Trump e l’amministrazione Putin.

Sebbene la natura precisa delle relazioni tra Skripal, Miller e Steele fosse nascosta, si sapeva già abbastanza per sollevare dubbi sul coinvolgimento in corso di Skripal con l’intelligence britannica.

Un sistema volontario di D-Notice è stato utilizzato anche in Australia a partire dal 1952 durante il periodo della Guerra fredda; questi sono stati diffusi dal Comitato Difesa, Stampa e Trasmissione.

Nella prima riunione del Comitato sono state emesse otto Notifiche-D, che hanno riguardano test atomici in Australia, aspetti della costruzione navale della Marina australiana, cifrature ufficiali, numero e dispiegamento dei carri armati Centurion, movimenti di truppe nella guerra di Corea, informazioni su armi e attrezzature non ufficialmente rilasciate, aspetti riguardanti la difesa aerea ed alcune fotografie aeree.

La storia di questo importante strumento utile alla sicurezza nazionale è riportata in ‘Secrecy and the Media – The Official History of the D Notice System’ di Nicholas Wilkinson, pubblicato nel 2009 da Routledge.

Questo è il primo libro che esamina lo sviluppo del sistema D/DA Notice, tracciandone lo sviluppo dalle campagne coloniali del XIX secolo, attraverso le due guerre mondiali, alle moderne operazioni e all’antiterrorismo nell’era del dopo Guerra fredda, fino al 1997.

li esempi sono tratti dai media, da fonti politiche e ufficiali e coprono non solo le questioni della difesa, comprese le forze speciali, ma anche le attività dei servizi segreti di intelligence MI5, MI6 e GCHQ e riguardano principalmente il Regno Unito, ma anche gli interessi americani e di altri alleati.

Per approfondimenti:

Riferimenti alle citazioni:

https://en.wikipedia.org/wiki/DSMA-Notice

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Autore Vittorio Alberto Dublino

Vittorio Alberto Dublino, giornalista pubblicista, educatore socio-pedagogico lavora nel Marketing e nel Cinema come produttore effetti visivi digitali. Con il programma Umanesimo & Tecnologia inizia a fare ricerca sui fenomeni connessi alla Cultura digitale applicata all’Entertainment e sugli effetti del Digital Divide Culturale negli Immigrati Digitali. Con Rebel Alliance Empowering viene candidato più volte ai David di Donatello vincendo nel 2011 il premio per i Migliori Effetti Visivi Digitali. Introducendo il concetto di "Mediatore della Cultura Digitale" è stato incaricato docente in master-post laurea.