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Paccheri con calamaretti e cozze pelose

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Paccheri con calamaretti e cozze pelose


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Ingredienti per 4 persone

400 grammi di paccheri
500 grammi di calamaretti
500 grammi di cozze pelose pugliesi
8 pomodorini gialli
8 pomodorini datterini rossi
2 spicchi d’aglio
1 peperoncino
Olio EVO qb
Prezzemolo qb
Sale qb

Preparazione

Questo piatto di solito lo preparo d’estate, anche quando ho ospiti. Si realizza abbastanza velocemente, non presenta grosse difficoltà e mi permette di fare bella figura, per i sapori, gli odori e i colori che lo caratterizzano.

Innanzitutto, puliamo le cozze. Per questa ricetta preferisco usare le cozze pelose, hanno un gusto un attimo più deciso rispetto a quelle comuni. Sono molto diffuse in Puglia, ma ormai si trovano anche nelle pescherie campane o di altre regioni. In mancanza di queste, però, potete usarle di qualsiasi altro tipo, il risultato non ne risente particolarmente.
Le facciamo in padella con un coperchio ed un filo di olio EVO, uno spicchio d’aglio e il prezzemolo tritato quanto più finemente possibile. Appena possibile, le togliamo dalle valve, filtriamo il liquido di cottura e mettiamo tutto da parte.

Adesso in un saltapasta mettiamo olio EVO qb, uno spicchio d’aglio e il peperoncino lungo campano, ma anche qui è una questione di gusto, vanno bene anche un paio di quelli piccoli; vi consiglio solo di non esagerare, anche se amate il piccante, i sapori sono molto delicati, soprattutto quello dei calamaretti, rischieremmo di coprirli.

Una volta imbiondito l’aglio possiamo toglierlo e aggiungere i pomodorini, sia gialli che rossi, tagliati a metà. Li lasciamo ammorbidire per una decina di minuti, dopodiché aggiungiamo i calamaretti che avremo pulito in precedenza. Dopo altri 10 minuti uniamo le cozze e il loro liquido di cottura, lasciando addensare per un poco, evitando di farlo asciugare completamente.

Adesso è il momento della pasta, facciamo lessare i paccheri, li scoliamo al dente, poi li facciamo saltare in padella con una manciata di prezzemolo sempre tritato finemente.

Possiamo impiattare, guarnire il piatto con una spolverata di prezzemolo o anche lasciare tutto così. Come vino possiamo accompagnare un buon bianco, va bene un vernaccia o, se vogliamo restare in Campania, anche un greco di Tufo.

Buon appetito.

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Autore Carolina Barra

Carolina Barra, impiegata in pensione, profonda conoscitrice del cibo in tutte le sue declinazioni, adora cimentarsi nei piatti tipici della tradizione e scoprirne i trucchi per poterli tramandare.