Oltre

La relatività del tempo è circostanza ben nota allo spirito; eppure, l’Uomo, ne ha bisogno per scandire, inequivocabilmente, ogni singola epoca della propria vita terrena, fisica.
Il richiamo indispensabile dell’anima alle tenebre interiori “istruisce” di nuove conoscenze l’essenza spirituale.

Si tende smodatamente all’avere, all’apparire, eppure i veri grandi personaggi di questo pianeta, passati e presenti, sanno bene che è l’essere ciò che può spingerli “oltre” l’inganno della materia.

Il respiro, così scontato e vilipeso dalla forza dell’abitudine, riannoda l’Uomo alla sua origine primordiale, rappresentando il continuo moto perpetuo del cuore pulsante dell’Universo.

Ogni qualvolta si riesce a spezzare quelle catene cucite sul corpo solido e finalizzate all’asfissia di quello sottile, il “vivente” in terra, avanza di un passo verso la “Luce” della conoscenza, andando “oltre”.

Oltre quel muro; al di là di quella siepe rigogliosa; oltre quell’assurda paura di provarci e provarci ancora; oltre l’indurimento del cuore che destina lo spirito ad un’ingiustificata asfissia; oltre la rudezza rasposa dell’albero, che si dissolve nell’eternità di un genuino e fraterno abbraccio; oltre l’apparenza di una maschera orlata d’ipocrisia e menzogna; oltre la cortina ferrosa dell’ignoranza e dell’imbrutimento; oltre e ancora oltre l’insensatezza della violenza efferata e sanguinaria; al di là del letame nauseabondo della corruzione umana; oltre la pochezza di finti ed edulcorati valori morali; oltre il lassismo e l’anarchia; oltre l’individualismo e la discriminazione: oltre tutto questo lo spirito, se libero dai lacci di questa malsana società, riesce a respirare in sintonia con l’Universo e ad attirare a sé le forze cosmogoniche dei suoi misteri.

Il silenzio delle labbra porta alla pace interiore, che irrompe come un fiume in piena fra le rapide del cuore, oltrepassandone i limiti umani, per poi sfociare nel “divino”.

Le percezioni degli infiniti mondi paralleli raggiungono l’intuito che, rinvigorito da tali forme di energia, sprigiona rinnovamento vitale, allineandosi a frequenze alte e positive.

Il meccanismo energetico prosegue nelle sue perpetue e misteriche dinamiche, completamente sconosciute allo sguardo profano, ma fonte di indottrinamento per lo spirito che sa decodificarle e comprenderle.

Attraverso “l’oltre” è consentito all’intelletto di elevarsi al di sopra di ciò che è terreno.
Mente sgombra; cuore puro e libero; lingua silenziosamente pacifica e benevola conducono lo spirito verso mete ultraterrene, che in un certo qual modo possono diventare fonte di ristoro anche per il corpo solido che, relativamente ad un certo lasso di tempo, ne racchiude e custodisce visceralmente la velata verità.

L’Amore ricongiunge l’anima alla Matrix Divina, ma ciò avviene soltanto dopo aver superato determinati e ben precisi livelli di conoscenza “ultraterrena”.

L’iniziato, proteso al naturale status di illuminato, deve necessariamente percorrere sentieri impervi e tortuosi al fine di secernere la tossina dell’effimera materialità in cui è immerso e abbandonarsi, dopo il cammino, alla dolcezza sovrannaturale dell’Invisibile.

La verità, la “suprema e indissolubile verità”, è rinchiusa dentro di sé e nulla la può sondare, se non lo sguardo scrutatore dell’occhio dell’intuizione.

Ed è soltanto quando si procede al volo di sé, dentro di noi stessi, che è possibile e al contempo magnifico, andare “oltre”.