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La casina incantata

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Casina Vanvitelliana


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Gioiello architettonico del ‘700, ideata dal genio del Vanvitelli, domina il lago Fusaro e incanta chi la visita

A pochi km da Napoli, nel comune di Bacoli, raggiungibile facilmente in auto o in treno, è possibile visitare la Casina Vanvitelliana, gioiellino architettonico sul lago Fusaro, progettata da Luigi Vanvitelli e terminata da suo figlio Carlo, sul finire del 1700.
Il lago Fusaro, uno dei tre vulcanici della zona flegrea, insieme al Lucrino e all’Averno, divenne la riserva di caccia e pesca dei Borbone e il Casino Reale, adibito alla Caccia sul lago, a breve distanza dalla riva, serviva per ospitare ed ‘impressionare’ ospiti illustri come Francesco II di Lorena, il musicista Gioacchino Rossini o il primo Presidente della Repubblica, il torinese Luigi Einaudi.

Si è subito catturati dalla bellezza della struttura, per la sua pianta dodecagonale, sviluppata su due livelli terrazzati, costruita su una piccola emersione di terra nel Lago Fusaro, con tre corpi ottagonali che si intersecano, l’uno alla sommità dell’altro, restringendosi in una sorta di ‘pagoda’.

Il piano inferiore era destinato ad incontri mondani o ‘galanti’, mentre il piano nobile, la cosiddetta Sala delle Meraviglie, era di pertinenza esclusiva della famiglia reale, che poteva disporre di una camera di servizio e uno studio privato, oltre che ammirare il suggestivo scenario della vista del lago e dei Campi Flegrei.

Oggi, la casina è utilizzata per convegni e matrimoni e all’interno del parco è ospitato il Vagone della memoria, un carro merci che trasportava gli ebrei ai lager di ad Auschwitz – Birkenau, messo lì a futura memoria.

Vagone della memoria

La Casina Vanvitelliana, facilmente raggiungibile sia in auto che in treno, dista poche centinaia di metri dalla stazione della ‘Cumana’, ed è possibile fittarla per matrimoni o convegni.

Compare, inoltre, in molti film come ‘Ferdinando e Carolina’ di Lina Wertmüller e ‘Luca il contrabbandiere’ di Folco Quilici.

È erroneamente diffusa, inoltre, la convinzione che sia stata la piccola casina – palafitta incantata della Fata dai capelli turchini nel celebre sceneggiato di Luigi Comencini del 1972, ‘Le avventure di Pinocchio’, per la somiglianza alla suggestiva e romantica struttura a ‘casa – palafitta’, appunto.

Il parco è visitabile gratuitamente e c’è anche un’aria giochi attrezzata per i bambini.

La Casina Vanvitelliana è aperta al pubblico tutti i giorni: dal lunedì al venerdì dalle 17:00 alle 21:00, il sabato dalle 17:00 alle 22:00 e la domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 22:00.

Il biglietto di ingresso ha un costo di 5 euro a persona, mentre gratuito per i minori di 10 anni.

Per chi arriva in auto, prendere l’uscita n.14 – Pozzuoli, Arco Felice, Bacoli – seguendo le indicazioni per Bacoli e per via Carlo Vanvitelli, dove alla fine della strada troverete l’ingresso della Casina Vanvitelliana.

Per chi, invece, si sposta con i trasporti pubblici, la Casina Vanvitelliana può essere raggiunta tramite la linea ferroviaria ‘Cumana’, fermata ‘Fusaro’, che dista meno di 100 metri dall’ingresso. Per gli orari consultare il sito ufficiale dell’EAV.

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Autore Mimmo Bafurno

Mimmo Bafurno, esperto di comunicazione e scrittore, ha collaborato con le maggiori case editrici. In uscita il suo volume "Image EDITING", attualmente collabora con terronitv.