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Anassilaos: da tiranno dello stretto a premio culturale

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Anassilaos


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Si sa, la Calabria è sempre stata terra di conquista, un territorio ambito da popoli provenienti da ogni parte del mondo conosciuto, ma, al di là delle testimonianze storiche, artistiche, architettoniche, chi furono i personaggi che maggiormente si distinsero durante le varie dominazioni?
Tra i conquistatori che si sono susseguiti nel corso dei millenni, uno dei più conosciuti è sicuramente il più temuto tiranno di Reggio e dello Stretto: Anassilaos!

Ma da dove deriva la sua fama? Perché è così noto?

Originario della regione del Peloponneso, visse nel sec. V a.C. e, durante il suo regno, riuscì non solo a risollevare le sorti di Reggio o Rhegium dalla bruciante sconfitta inflitta da Locri e Zancle, l’attuale città di Messina, ma anche a riunire, in un unico scettro, geografico e culturale, le città separate dai due fluenti mari che si incontrano e sfidano per disperdersi nelle mitiche acque del Mediterraneo, nel tratto di mare tra le due regioni che anticamente si credeva infestato da due orrendi e insaziabili mostri: Scilla e Cariddi!

Tali importanti conquiste, però, agli occhi degli antichi greci, non erano sufficienti perché fosse eternamente ricordato; l’apice del trionfo, infatti, venne raggiunto grazie alla vittoria conseguita in occasione dei giochi Olimpici, disputando nella corsa delle bighe trainata da mule.

Per celebrare questa grande vittoria, fece coniare una moneta, condivisa da entrambe le città dello Stretto, che portava impressa l’immagine del tiranno alla guida della biga, da un lato e di una lepre dall’altro.

L’unica differenza che permetteva di riconoscere la polis di appartenenza era rappresentata dall’appellativo della città inciso.

Oggi, il nome di Anassilaos, si lega anche al prestigioso premio culturale reggino, il premio ‘Anassilaos San Giorgio’, conferito ai cittadini che si sono impegnati per la crescita culturale di Reggio Calabria.

Questo premio fu istituito dall’Associazione Culturale Anassilaos nel 1999, su iniziativa della parrocchia di San Giorgio al Corso, chiesa dedicata al santo patrono della città, grazie all’interesse del sacerdote, don Nuccio Santoro, e del Sindaco più amato nella storia di Reggio: Italo Falcomatà, che ci ha lasciato prematuramente diversi anni or sono.

Da allora ha continuato a rappresentare un’icona di prestigio e di grande valore culturale e tanti cittadini sono stati fregiati con questo ambito premio.

Tra i vari riconoscimenti assegnati in questo 2024 è d’obbligo ricordare la sezione “l’impegno educativo, culturale, artistico, sociale e storico”, attribuito a docenti e professionisti che si sono prodigati nella promozione e sviluppo delle attività culturali quali: Giuseppe De Gregorio, Francesco Cernuto, Sergio Di Giorgio, Vincenzo Naymo, Domenico Rodà, e il maestro Antonio Saccà.

Un caloroso grazie a tutti coloro che si impegnano per la valorizzazione del nostro immenso patrimonio culturale!

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Autore Daniela La Cava

Daniela La Cava, scrittrice, costumista, storica del Costume. Autrice di volumi sulla storia del costume dal titolo "Il viaggio della moda nel tempo". Collabora con terronitv raccontando storie e leggende della sua terra.