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Siamo responsabili del nostro Destino o crediamo al Fato?

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Luogo di Controllo


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Hai un ‘Luogo di Controllo’ Interno oppure Esterno? Credi di essere Tu il Responsabile del tuo destino, oppure credi al fato?

Nell’articolo precedente parlo della resilienza come di quella capacità che gli individui possono allenare ed impiegare per migliorare il loro stato di benessere psico-fisico, a prescindere da caratteristiche caratteriali innate, come il fattore ‘Locus di Controllo’.
Ma esattamente cos’è?

Il Luogo di Controllo, in inglese Locus of Control, è un concetto psicologico che si riferisce alla “idea che si costruiscono le persone riguardo i fattori di controllo delle situazioni e delle esperienze che influenzano la loro vita”, cioè qual è la credenza circa le modalità di controllo sugli eventi in cui sono coinvolti.

I primi studi eseguiti per indagare su questo fenomeno che afferisce alla Psicologia della Personalità, sono stati avviati dallo scienziato Julian Rotter, il quale classifica il Luogo di Controllo in Interno ed Esterno alla persona. Interno, quando in un individuo prevale la convinzione che sia lui, con il suo impegno e le sue azioni, a controllare la propria vita; Esterno quando crede che la sua esistenza sia diretta da fattori esterni, che non può influenzare, o che sia il ‘destino’ a controllarne gli esiti.

Le persone con un forte Locus Interno di controllo, gli Interni appunto, credono che le circostanze nella loro vita derivino principalmente dalle proprie azioni: ad esempio, quando ricevono risultati di esame, tendono a lodare o incolpare se stessi e le proprie capacità. Quelli con un forte Locus Esterno di controllo, gli Esterni, sono, invece, propensi ad elogiare o accusare fattori altri come l’insegnante o l’esame.

Dunque, gli ‘Interni’ sono inclini ad attribuire al proprio controllo i risultati degli accadimenti. Ritengono di ottenere esiti positivi grazie al loro duro lavoro, che ogni loro azione abbia le sue conseguenze, il che li porta ad accettare il fatto che le situazioni si verifichino e che la scelta di averne o meno il controllo dipenda da loro.

Gli ‘Esterni’, al contrario, attribuiscono i risultati degli avvenimenti in cui sono coinvolti a circostanze esterne. Sono orientati a credere che gli accadimenti della vita siano fuori dal loro controllo e che le loro stesse azioni non siano altro che il risultato di fattori esterni, come il destino, la fortuna o l’influenza esercitata da altri individui potenti, tra cui medici, polizia o politici; questi soggetti maturano la forte convinzione che la realtà in cui vivono sia troppo complessa perché possano prevedere o controllare, con successo, i loro risultati nei contesti sociali in cui si relazionano. Di conseguenza, tendono a incolpare gli altri piuttosto che se stessi per gli obiettivi che perseguono o non riescono a raggiungere.

Dal 1966, quando Rotter pubblicò gli esiti dei suoi primi 10 anni di ricerca sugli Studi della Personalità, sono state compiute numerose analisi sui possibili effetti che alti indici di Locus di Controllo Interno od Esterno possono avere nell’influenzare i comportamenti delle persone, con applicazioni pratiche in molti campi, quali:

  • Prevenzione sanitaria. Ad esempio, per definire modelli di comunicazione capaci ed efficienti a sensibilizzare la popolazione nel sottoporsi, periodicamente, ad analisi mediche preventive;
  • Educazione. Ad esempio, nello studio delle cause di abbandono scolastico o universitario. Molti studi dimostrano che gli Interni sono considerati più propensi a lavorare duramente per apprendere, progredire ed avere successo; mentre gli Esterni hanno maggiori probabilità di credere che lavorare sodo sia inutile perché qualcuno, o qualcos’altro, li frenerà ingiustamente nella carriera mantenendoli indietro; questi studenti, che si caratterizzano per alti indici di Luogo di Controllo Esterno, possono anche credere che i loro risultati non saranno mai riconosciuti oppure che i loro sforzi non daranno mai esiti concreti.
  • Psicologia organizzativa e del lavoro. Ad esempio, è stato scoperto che gli Interni hanno maggiori probabilità di intraprendere effettive azioni positive per cambiare le loro prospettive lavorative, piuttosto che ridursi a parlare semplicemente di possibili cambiamenti professionali, come si osserva negli Esterni;
  • Religione. Ad esempio, viene distinto un Locus attivo nel controllo della salute spirituale degli Interni, convinti che “Dio autorizza l’individuo a compiere azioni salutari”. Differentemente da quanto si osserva negli Esterni, che più passivamente dichiarano che “la salute è lasciata alla decisione Divina”;
  • Marketing, con lo studio dei suoi effetti sul consumatore. I risultati aiutano i manager ad indirizzare meglio i lor prodotti attraverso marketing e strategie di comunicazione finalizzati a raggiungere e condizionare target di potenziali clienti profilati per i loro indici di Locus of Control Interno od Esterno. Un esempio è l’influenza che il Locus di Controllo esercita nella cosiddetta Comunicazione Passaparola tra i consumatori, in inglese word-of-mouth: i risultati dimostrano che le persone con punteggi elevati nel Locus Interno tendono ad impegnarsi nella comunicazione passaparola con chi appartiene anche ad altri gruppi esterni alla propria abituale cerchia sociale, cioè con i membri di gruppi con cui non si hanno ancora forti legami. Mentre gli individui con punteggi elevati nel Locus Esterno sono più propensi ad interagire attraverso una comunicazione passaparola quasi esclusivamente nei gruppi interni, cioè con i componenti di gruppi con cui hanno forti legami, ovvero amici intimi, familiari e colleghi del proprio ambiente di lavoro;
  • Politica. Ad esempio alcuni studi e ricerche operate su studenti universitari americani evidenziano che gli Interni hanno maggiori probabilità di registrarsi come repubblicani, mentre gli Esterni come democratici.
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Autore Vittorio Alberto Dublino

Vittorio Alberto Dublino, giornalista pubblicista, educatore socio-pedagogico lavora nel Marketing e nel Cinema come produttore effetti visivi digitali. Con il programma Umanesimo & Tecnologia inizia a fare ricerca sui fenomeni connessi alla Cultura digitale applicata all’Entertainment e sugli effetti del Digital Divide Culturale negli Immigrati Digitali. Con Rebel Alliance Empowering viene candidato più volte ai David di Donatello vincendo nel 2011 il premio per i Migliori Effetti Visivi Digitali. Introducendo il concetto di "Mediatore della Cultura Digitale" è stato incaricato docente in master-post laurea.