Home Rubriche Muórze e surze Pastiera di riso

Pastiera di riso

1940
Pastiera di riso


Download PDF

Ingredienti

200 grammi di riso
800 ml di latte intero
1 arancia
1 limone
180 grammi di zucchero
3 uova
100 grammi di frutta candita a pezzetti
3 cucchiaini di acqua di fior d’arancio oppure una fialetta di millefiori

Procedimento

Questa è una vecchia ricetta del periodo di Pasqua, che si preparava in alternativa alla più conosciuta pastiera di grano, di cui era la versione povera, visto che utilizza ingredienti poco costosi.

Innanzitutto, mettiamo in un tegame il riso, il latte e la buccia grattugiata di un limone e di un’arancia, facendo attenzione a non prendere il bianco. Di solito gli agrumi uso quelli non trattati, biologici o, meglio, di giardino.

Mettiamo sul fornello, portiamo a bollore e facciamo cuocere per 15 – 20 minuti, poi versiamo tutto in una ciotola per far raffreddare.

In un’altra ciotola, ben capiente, montiamo le uova e lo zucchero con una frusta elettrica per una ventina di minuti. Può sembrare troppo, ma la riuscita di questo dolce è legata proprio a questo passaggio, viso che per il resto non ci sono altri accorgimenti particolari da seguire; dobbiamo incorporare molta aria, il risultato deve essere spumoso.

Poco alla volta aggiungiamo il riso, l’acqua di fior d’arancio o il millefiori; lentamente, mescolando dal basso verso l’alto per non sgonfiare il nostro composto, dopo tanta fatica sarebbe un peccato!

Originariamente, invece di aromi e frutta candita si usava la cannella, questa è una mia variante; come sempre seguo il gusto mio e dei miei familiari.

Imburriamo una teglia di 24 cm di diametro e ci versiamo l’impasto.

Mettiamo in forno preriscaldato a 180 gradi per 45 minuti.

Una volta cotto lasciamo raffreddare.

Una bella spolverata di zucchero a velo, se vi piace, non fa mai male.

Buon appetito!

Print Friendly, PDF & Email

Autore Carolina Barra

Carolina Barra, impiegata in pensione, profonda conoscitrice del cibo in tutte le sue declinazioni, adora cimentarsi nei piatti tipici della tradizione e scoprirne i trucchi per poterli tramandare.