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Massoneria: ognuno sia la propria stella

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Stella


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Un iniziato sa che deve semplicemente diventare ciò che è. Tentando di risalire in verticale l’Albero della Vita secondo i sentieri stabiliti dai piani divini. Ogni uomo, ogni donna è una Stella, diceva Aleister Crowley.

Mai come oggi, in questa fase di decadenza spirituale e di evoluzione tecnologica esaltante, il rischio è quello di perdere noi stessi. E con la morte della nostra essenza, contribuire all’estinzione dell’intera Umanità.

Perché ogni uomo è un ruscello che alimenta il mare della vita. Ma la nostra acqua è inquinata, avvelenata dai torbidi giochi di potere che si svolgono al nostro interno. Non specchio riflesso del Cielo ma pozzo lunare di pece nera. Oscuro, avido di consumare ed annientare la Luce.

Ogni giorno rischiamo di farci letteralmente succhiare l’energia, la libertà, il lume dell’intelletto dai mille Voladores che invisibili presidiano l’etere, sibilando silenziosi nell’aria.

Li può intravedere solo il terzo occhio, li può avvertire confusamente solo il terzo orecchio. Sono impercettibili fruscii. Sordi battiti di ali nere confusi nel grumo sonoro di quest’aria mefitica. Massmediatica, volubile, trainante, caotica, disordinata. Sporca di rumore e di tutte le menzogne che continuiamo a dire a noi stessi.

La nostra stessa mente è un’installazione estranea. Superba, luciferina, nemica del cuore. Sempre pronta a giudicare la realtà. A distrarci, a portarci fuori strada, a confonderci, a creare obiezioni alla disciplina, ad allontanarci dal dharma. Ad inventare nuovi alibi, fino a proiettare film di oscure trame e crudeli nemici. Immancabilmente sempre all’esterno. Invece di vederli e coglierli sul fatto dentro noi stessi.

Le piccole parole di un insignificante viandante di questa immensa galassia sperduta tra centinaia di miliardi di altre galassie, possono poco o nulla contro il disfacimento generale.

Ma io so di essere un Centro. Centro di coscienza e di Luce, fatto ad immagine e somiglianza di Dio. Ed è alla mia fonte che voglio ricongiungermi. È dalla combinazione di quattro elementi che sono nato e quegli stessi elementi dovrò riattraversare per raggiungere la Quintessenza. E poi verrò di nuovo scomposto dagli stessi mattoni con i quali sono stato creato: terra, aria, acqua, fuoco e soffio divino.

Personalmente non vi posso promettere nulla. Non so come aiutare me stesso figuriamoci come potrei aiutare o addirittura salvare qualcun altro. Ma so che a volte alzo la testa quando l’amore mi travolge e vince. E vedo tutto come dovrei vederlo sempre.

Poi mi riaddormento e sogno come Zhuangzi di essere una farfalla, una farfalla svolazzante che batte le ali in giro, felice con se stessa e libera di fare quello che le piace, che non sa di essere Zhuangzi. Anch’io, come quel sognatore, non ho mai capito se  davvero ho sognato di essere una farfalla, o era stata la farfalla che aveva sognato di essere un “massone qualsiasi”.

Temo la seconda morte ma amo profondamente la vita e vorrei, quaggiù, farne un Tempio pieno di delizie, di campi di grano e papaveri, di leggiadri piaceri e di erotiche carezze. Ma so che non è così. Almeno non del tutto.

Ciò nonostante, anche se fossi rimasto l’ultimo tedoforo della terra vorrei ugualmente portare la fiaccola per testimoniare ora e sempre la mia segreta attrazione magnetica: non ho mai smesso di seguire quell’eterna Cometa. Mi attacco alla sua coda. A costo di bruciarmi le mani. E la cavalco come un puledro esultante alla scoperta delle infinite strade del Creato.

Per questo auguro a tutti, Saggezza, Forza e Bellezza. Che nulla sarebbero se non ci fosse l’Amore.

Auguro ad ogni lettore del 2022 di essere fulminato dalla commozione devastante del Creato. E di ottenere la liberazione istantanea, che lo faccia uscire da mondo, per poi rientrarci subito dopo carico di tesori, di gioia, di idee per il futuro, di voglia di costruire. Animato da una giovinezza vera, al di là dell’età anagrafica.

Contemporaneamente auguro al “vecchio” che è in tutti noi, di morire e auguro al nostro Puer di insegnarci ancora a stupirci e di sorprenderci con battute e punti di vista spiazzanti.

E ancora, auguro a quel ragazzo di diventare uomo e di aiutarci e reinventare la politica, la scienza, l’arte, la saggezza. Il mondo ha bisogno di morire, di abbattere gli schemi e di progettare nuovi orizzonti creativi.

Infine, mi auguro che le cosiddette società iniziatiche, che predicano ma non praticano la vera Fratellanza Universale, siano ridotte in cenere! In un attimo, dal fulmine di Zot!

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Autore Hermes

Sono un iniziato qualsiasi. Orgogliosamente collocato alla base della Piramide. Ogni tanto mi alzo verso il vertice per sgranchirmi le gambe. E mi vengono in mente delle riflessioni, delle meditazioni, dei pensieri che poi fermo sul foglio.