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Massoneria, elezioni e mercato delle vacche

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Massoneria, elezioni e mercato delle vacche


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Classificazione semi-seria del massone da elezione

Uno dei momenti in cui è più facile individuare la vera natura di un Massone, o presunto tale, è in prossimità delle scadenze elettorali.
Non importa se si tratta del rinnovo delle cariche di Loggia o di eleggere il Gran Maestro.

Le due gravi patologie che affliggono gli pseudoiniziati di tutto il mondo, la magliettite e la grembiulite, su cui ci siamo soffermati in un precedente articolo, in questi frangenti raggiungono non la fase acuta, ma proprio l’apoteosi.

Anche se, bisogna considerare che ci sono diverse sintomatologie o, meglio, tipologie comportamentali.

Il posseduto

L’essenza del posseduto si rivela soprattutto quando quella che lui pensa sia una legittima ambizione, non è recepita dai Fratelli di Loggia.

La richiesta può essere quella di ricevere una di quelle che vengono definite le Dignità di Loggia, ovvero le cariche più importanti, quelle elettive. Maestro Venerabile, Primo e Secondo Sorvegliante, Oratore, Tesoriere.

Il mancato accoglimento comporta, di solito e in ordine sparso, insulti random alla Camera di Mezzo, repertorio di parolacce ed espressioni gergali nella chat di Loggia, invettive in lingue morte o sconosciute, crisi epilettiche, che, uniti al caratteristico colorito bluastro del viso, sono segni di chiara possessione demoniaca.

La letteratura dedicata esclude chiaramente l’efficacia delle pratiche di esorcismo, che non sortiscono nessun effetto.

Il posseduto trova sollievo provvisorio solo a seguito della richiesta di Exeat, possibilmente verso un’Officina disposta ad assecondare le sue mire.

Il paranoico

Si tratta di una delle tipologie più subdole. Il paranoico di solito si aggira con fare furtivo o apparentemente distratto nelle Case Massoniche, nei locali frequentati dai Fratelli che percepisce come influenti.

Il suo scopo recondito è quello di entrare a conoscenza di trame per la conquista del potere, che ovviamente abbiano lo scopo di danneggiarlo o di recare danno alla cordata per cui parteggia.

Ogni occasione diventa buona per vedere complotti.

Per cui, lo scambio scherzoso nella Sala dei Passi Perduti diventa un messaggio in codice per sugellare criminosi accordi.

L’invito e la presenza ad una Tornata sono da considerare la finalizzazione di un’alleanza.

Il caffè offerto al solito bar un patto di sangue per eliminare pericolosi rivali.

L’agape, o cena, è l’occasione per ordire congiure e attentati.

Il paranoico viene disinnescato semplicemente facendo leva sulle sue manie. Suggerendo fantomatici disegni oscuri, che tenterà di svelare pubblicamente o di sventare con ardite contromosse, esponendosi rovinosamente e clamorosamente al ridicolo.

Lo stratega

Si tratta di una tipologia piuttosto atipica. Raramente lavora per ricevere direttamente cariche e riconoscimenti, ma preferisce essere il regista occulto delle politiche massoniche.

Lo stratega fa rete, tesse alleanze.

Trova i punti di contatto più arditi, capacissimo di lavorare a coalizioni contro i fratelli che più sono mal visti, come di trovare il candidato più adatto, secondo lui, a ricoprire qualsiasi carica, dall’amministratore di condominio della Casa Massonica, fino alla Gran Maestranza.

E le sue trame sono così complesse da far invidia al Commendator Borlotti:

Attraverso le cessioni di Falchetti e Mengoni riusciamo ad avere la metà di Giordano Da girare all’Udinese per un quarto di Zico e tre quarti di Edinho.
L’allenatore nel pallone

Cediamo la Presidenza del Collegio, ma in cambio prendiamo una tibia di Ispettore Circoscrizionale, una costola di Giudice della Corte Centrale e l’opzione per un femore di Secondo Gran Sorvegliante.

Lo stratega è l’applicazione più fedele delle teorie machiavelliche ed è assolutamente convinto che il fine giustifichi i mezzi, per cui non esita a proporre alleanze e maggioranze diverse anche rispetto alla stessa votazione, in un’apoteosi delle convergenze parallele che renderebbe orgoglioso lo stesso Aldo Moro.

Questo tipo di Massone è, fortunatamente, innocuo.

Di solito nessuno lo capisce, quindi, ad un certo punto, non trova più qualcuno disposto a dargli retta e finisce nel macerarsi nel suo dramma di genio incompreso.

Il Massorambo

Si tratta di un letale incrocio tra un Massone, Rambo, Jack lo squartatore e Vlad III di Valacchia. La sua aggressività di base trova il massimo sfogo durante le campagne elettorali, a prescindere da un suo coinvolgimento diretto. Anche se non è candidato, sceglie una fazione a caso e la difende nel modo più violento possibile.

Le urla con le quali è solito aggredire i malcapitati avversari sono udibili a chilometri di distanza dalla Casa Massonica, tanto che molti Fratelli, sentendolo anche mentre parcheggiano, preferiscono disertare le Tornate, piuttosto che incrociarlo.

Sebbene dia sfogo alla sua litigiosità in ogni contesto, predilige le riunioni di Consiglio o di Collegio, dove arriva a contestare se stesso in mancanza di spunti polemici.

In sostanza, il Massorambo è un vero e proprio animale… da competizione elettorale, che lo vede girare equipaggiato con il suo set da viaggio di pali da martirio, tirapugni, mazze chiodate, spranghe e catene varie.

È proprio in questo periodo che migliora il suo record quotidiano di tavole d’accusa, rivolte a chi non lo ha salutato, a chi lo ha salutato troppo affettuosamente, a chi respirava troppo forte, a chi aveva un guanto macchiato.

Il Massorambo puntualmente termina precocemente la sua carriera iniziatica quando, di comune accordo e trasversalmente agli schieramenti, i Fratelli del suo Oriente decidono di linciarlo e di utilizzarne il teschio nel Gabinetto di Riflessione.

Il mercante di vacche

Questa tipologia di Massone è diretta discendente dei politicanti di paese che si presentavano ai congressi di partito con il pacchetto di tessere.

Ad ogni competizione elettorale massonica girano con il piedilista per sottolineare il numero di Maestri della propria Officina, da utilizzare come merce di scambio per un proprio qualsiasi tornaconto, che può passare dal desiderio di un grembiulino bello, magari verde, alla semplice richiesta di considerazione.

Perché, sia che si tratti di un Venerabile in carica che di un presunto fratello anziano, il mercante di vacche è sostanzialmente uno sfigato.

Lo si incontra di solito nei corridoi delle case massoniche mentre sussurra, a chiunque capiti a tiro, che controlla il voto dei Maestri della sua Loggia, i quali sono inconsapevolmente venduti come vacche sul mercato elettorale.

Nei fatti, molto spesso le millantate vacche non hanno mai avuto intenzione di seguire le indicazioni del mercante.

Non di rado, questo tipo di Massone non riesce nemmeno a convogliare il suo stesso voto.

Perché dimentica di andare a votare o, più frequentemente, perché, non comprendendo le procedure di voto, annulla la scheda.

I mercanti di vacche non rappresentano un vero e proprio pericolo, poiché sono trattati bonariamente dai Fratelli che, per affetto, accolgono le sue offerte di vacche con il sorriso sulle labbra.

Uno dei doveri Massonici è proprio la vicinanza ai fratelli minus habens, che, una volta entrati per errore, vanno comunque tutelati e protetti.

In fondo

Ogni scarrafone è bello a mamma soja
Pino Daniele – ‘O scarrafone

Il Massone Serial Killer

Probabilmente, di tutte le tipologie elencate, questa è quella più pericolosa. Mentre il Massorambo si palesa in modo rumoroso e sguaiato, il serial killer agisce nell’ombra. Di solito è affabile, pacato.

Non alza mai la voce, non ha mai spunti polemici.

Potrebbe anche sembrare il Fratello che tutti vorrebbero.

Ma la sua apparenza bonaria e pacifica serve a nascondere la specie di Massone politico più infida e letale.

Il serial killer, o siriacchille, come viene chiamato da chi non mastica troppo l’inglese, punta le sue prede con gelida spietatezza, per motivi variabili e non sempre chiari.

Così come non esiste un preciso modus operandi.

Spesso colpisce nelle notte di luna nuova, con il favore delle tenebre, ma si racconta di casi in cui abbia operato di giorno, alla luce del sole.

Così come non esiste un luogo prediletto.

Può capitare che attiri le sue vittime nel Gabinetto di Riflessione, o che operi nella Sala dei Passi Perduti.

Può pugnalare alle spalle come fare soffiate anonime o sobillare in modo subdolo altri fratelli che, in tal modo, diventano ignari strumenti dei suoi delitti.

La sua capacità di non esporsi lo rende molto difficile da individuare, ma quando viene scoperto e le sue efferate gesta criminali vengono alla luce, i Fratelli, di comune accordo, mettono in atto il più atroce dei rituali di punizione.

No, non è quello di un antico giuramento, ormai in disuso e sostituito dalla più soft Promessa Solenne.

Consento, se divengo spergiuro, di avere la gola tagliata, il cuore e le viscere strappate, il corpo bruciato e ridotto in polvere e che le mie ceneri siano gettate al vento e la mia memoria sia in esecrazione a tutti i liberi muratori della terra.
Antico giuramento Massonico

Il siriacchille sarà costretto a partecipare a tutte le Agapi rituali organizzate da tutte le Logge del Collegio, con l’assoluto divieto di saltare anche una sola delle portate.

Ovviamente le tipologie non sono esaustive.

E non è raro che ci possano essere delle figure ibride.

Frequente quella del mercante di vacche paranoico, ad esempio.

Come non abbiamo parlato di una delle figure avvolte nelle nebbie della mitologia massonica, accanto a quella quasi altrettanto famosa di Hiram: il Massone non politico.

Ma questo sarà argomento di altra trattazione.

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Autore Pietro Riccio

Pietro Riccio, esperto e docente di comunicazione, marketing ed informatica, giornalista pubblicista, scrittore. Direttore Responsabile del quotidiano online Ex Partibus, ha pubblicato l'opera di narrativa "Eternità diverse", editore Vittorio Pironti, e il saggio "L'infinita metafisica corrispondenza degli opposti", Prospero editore.