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L’Amor Sacro e l’integrazione degli Opposti

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Amore


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Non c’è Serpente senza Aquila
né luce senza ombra
non c’è giorno senza notte
né maschile senza femminile

Non c’è vuoto senza forma
né forma senza vuoto
non c’è cuore senza cosmo
né cosmo senza cuore

Non c’è bene senza male
né male senza bene
non c’è io senza l’altro
né l’altro senza io

Tutto è Uno e Uno è Tutto
tutto è Amore e Amore è Tutto
tutto è Vibrazione e Vibrazione è Tutto
tutto è Presente e Presente è Tutto

Questo è l’Amore che tutto abbraccia
che tutto dissolve e tutto rigenera
che tutto spazza e tutto risplende
che tutto attraversa e tutto travolge

Questo è l’Amore che può salvare il mondo
che non risiede in nessun luogo
ma attende solo di essere accolto
nel Tempio del cuore

Tutto ciò che è fatto per Amore è sempre al di là del bene e del male.

Con queste parole Nietzsche infrange le strettoie della morale, indicandoci la via verso il centro di noi stessi e dell’universo intero.

L’Amore non conosce limiti, non può essere costretto in rigide categorie mentali. Come l’acqua pura sgorgata dalle profondità della terra, travalica i confini angusti dell’io per fondersi nell’Oceano da cui ha origine.

Gli antichi Misteri celebravano questa unione sacra tra maschile e femminile, tra Cielo e Terra. Nell’abbraccio cosmico i due principi opposti e complementari tornano ad essere Uno Solo, ristabilendo l’armonia perduta.

Anche la tradizione alchemica vede nella congiunzione degli opposti il compimento della Grande Opera: le nozze mistiche di Sole e Luna generano la Pietra Filosofale, emblema di guarigione e completezza.

L’Amore di cui parliamo va oltre quello carnale, oltre il legame di sangue tra genitori e figli, o del senso di fratellanza tra amici. È quell’Amore assoluto e incondizionato che i grandi maestri spirituali hanno testimoniato in ogni epoca.

È lasciarsi trasportare dal flusso della Vita senza resistere o giudicare. È dissolvere le catene dell’ego per riscoprirsi Uno con tutto ciò che esiste. È vedere riflesso l’infinito negli occhi di uno sconosciuto.

Solo questa dedizione viscerale, assoluta, ci svela il vero Volto dietro le maschere mutevoli dell’esistenza. Ci consente di decifrare il linguaggio arcano del cosmo e comprenderne i simboli. Ci ricongiunge alla Sorgente di Luce da cui proveniamo.

Allora ogni frammento rivela il Tutto, ogni evento acquista un significato profondo. Bellezza e dolore non sono più opposizioni laceranti, ma poli necessari dell’unico gioco cosmico.

L’iniziato sa che il Serpente e l’Aquila si nascondono sempre l’uno nell’altro. Che luce e ombra sono inscindibili. Che il giorno più radioso porta in sé i germi della notte, così come la notte più buia annuncia già l’alba.

Solo liberandoci dalle pastoie del giudizio possiamo infrangere le barriere illusorie e far fluire nuovamente l’Amore, ricongiungendo ciò che è stato separato.

Allora ogni nostro gesto, parola e pensiero tornerà ad essere un’offerta d’Amore sull’altare della Creazione. E scopriremo che non c’è mai stato né bene né male, ma solo un’unica, eterna, struggente melodia.

Ma come possiamo spalancare le porte a questo completo abbandono, se siamo avvolti dalle spire della mente dualistica?

Forse, più che cercare una via, è importante superare le vie già tracciate. Smettere di aggrapparci alle mappe logore dell’io, per riscoprire lo spazio vuoto da cui ha origine ogni forma.

È nel silenzio della mente che possiamo udire il sussurro dell’anima. Solo quando i pensieri si acquietano, l’Amore può emergere dalle profondità dell’essere e infiammare il cuore di luce divina.

Allora non ci saranno più io e l’altro, maschile o femminile, interno o esterno. Tutte le differenze si fonderanno senza confondersi, come diceva Meister Eckhart, nell’unica Vibrazione primordiale da cui tutto è emanato.

Questo è l’Amore al di là e al dì sopra del bene e del male: una corrente impetuosa che dissolve tutte le forme e insieme le rigenera. Un soffio che spazza via ciò che è effimero per far risplendere l’eterno presente.

L’Amore che può salvare il mondo non risiede in nessun luogo, ma attende solo di essere accolto nel tempio del cuore. Lasciamo che questo Amore cosmico e innominabile ci attraversi, travolgendo ogni falso dilemma.

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Autore Raffaele Mazzei

Da bambino, mia nonna mi raccontava storie straordinarie che mi facevano sentire speciale. Storie che mi hanno insegnato che comunicare è toccare il cuore con un’intenzione pura. Non basta informare. Bisogna creare una connessione autentica con il proprio pubblico, facendogli sentire che fai parte della sua storia, del suo progetto, del suo sogno. Oggi le neuroscienze lo confermano: il coinvolgimento emotivo aumenta l’attività e la recettività cerebrale. Io ne ho fatto la mia professione. Sono Raffaele Mazzei, esperto di comunicazione e copywriter. Con il mio team di professionisti, ti aiuto a creare un messaggio che fa la differenza. Un messaggio che non impone, ma conquista. Che non manipola, ma ispira. Vuoi scoprire come? Visita il mio sito www.raffaelemazzei.it e scopri l’Arte di comunicare.