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Ma che cavolo! Ristorazione universitaria si (s)batte per l’ambiente

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'Ma che cavolo! – la ristorazione universitaria che si (s)batte per l'ambiente'


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Il 17 maggio nell’auditorium di Sant’Apollonia a Firenze, convegno nazionale sulla sostenibilità delle mense negli atenei promosso dal DSU Toscana e dall’ANDISU

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Che impatto hanno i processi di produzione ed erogazione dei pasti nelle mense universitarie sull’ambiente?

Il cambiamento diffuso delle abitudini alimentari assieme a determinati criteri di preparazione e somministrazione possono contribuire a contenere i mutamenti climatici?

Sono alcuni dei quesiti cui proverà a rispondere, venerdì prossimo 17 maggio, ‘Ma che cavolo! – la ristorazione universitaria che si (s)batte per l’ambiente’, convegno nazionale sul tema della sostenibilità dei servizi di mensa all’interno degli atenei.

A promuoverlo DSU Toscana e dall’associazione italiana degli Organismi per il Diritto allo Studio Universitario, ANDISU, realtà sempre più consapevoli che con un bacino di utenza giornaliero di oltre due milioni tra studenti, docenti, personale tecnico e amministrativo, le mense universitarie italiane possono davvero fare la differenza per ridurre l’effetto che un certo modo di consumare il cibo ha sull’ecosistema.

La giornata, che vedrà la partecipazione di numerosi esperti ed operatori del settore, è in programma dalle 9:00 presso l’Auditorium di Santa Apollonia, in via San Gallo 25 a Firenze.

Gli interventi di ricercatrici e ricercatori faranno da cornice ad una sessione finalizzata all’istituzione di un gruppo di lavoro tecnico multidisciplinare incaricato di redigere le linee guida nazionali per la gestione dell’intero processo di erogazione dei pasti, dalla redazione delle ricette al controllo degli appalti.

Verranno inoltre presentate e condivise con gli stakeholder le opportunità che determinate scelte possono offrire per rendere le mense universitarie maggiormente ecocompatibili e attente alla salute dei fruitori, prendendo spunto dall’analisi dello scenario esistente per formulare delle proposte e adottare buone pratiche condivise.

Dopo i saluti istituzionali del Presidente della Regione, del Presidente ANDISU e del Presidente del DSU Toscana sarà il turno degli interventi fra cui quello del Direttore del programma Mediterraneo Global Footprint Network, Alessandro Galli, sull’impatto ecologico globale dell’alimentazione, quello della ricercatrice Ires Piemonte Federica Laudisa che presenterà i dati della ristorazione universitaria in Italia e quello del professor Egidio Dansero dell’Università degli studi di Torino sul rapporto tra le istituzioni e lo studente come fulcro delle politiche alimentari.

Nella sessione pomeridiana spazio al workshop con la discussione su esperienze positive e criticità da condividere insieme per offrire spunti di riflessione al gruppo di lavoro nazionale.

Parteciperanno rappresentanti degli enti per il diritto allo studio universitario di tutta Italia, delle università, di associazioni che operano nell’ambito della ‘sostenibilità’ e operatori privati di ristorazione collettiva.

La scelta di svolgere il convegno a Firenze segue gli investimenti attuati dal DSU Toscana per ridurre l’impatto sull’ambiente di tutta la filiera attraverso l’elaborazione dei menù e la somministrazione dei cibi.

Un impegno che ha permesso all’azienda di ottenere importanti riconoscimenti come la menzione speciale del Premio Compraverde Buygreen 2023, sezione Mensa Verde 2023 ed il posizionamento nelle prime tre posizioni del Ranking della ristorazione universitaria report Mense per il Clima – promosso dall’associazione Essere Animali.

Ma che cavolo! – scarica il programma

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