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Rituale segreto della casa: un viaggio iniziatico tra le stanze

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Le ombre segrete della mia abitazione sono le ombre della mia anima proiettate sul mondo fisico.

Riappropriarmi dei silenzi celati in ogni oggetto domestico è un itinerario di reintegrazione dello spirito alle sue sorgenti immemori.

Ogni muro maestro, ogni suppellettile può allora risvegliarsi e proferire l’arcana sillaba di una parola che tutto riassume e che ad ogni istante viene risucchiata nel Silenzio primordiale.
R. M.

Nel silenzio dell’alba, quando il mondo ancora dorme e l’oscurità si ritira dolcemente, inizio il mio pellegrinaggio quotidiano. Con passi misurati e cuore aperto, perlustro ogni angolo della mia dimora, cercando di ascoltare il suo mistero.

Le finestre, testimoni trasparenti del passare dei giorni; il bagno, santuario di purificazione; le camere, custodi di sogni e riposo; i balconi, ponti tra il mio spirito e l’infinito; il salotto, crocevia di incontri e pensieri; la cantina, scrigno di ricordi e verità innominabili.

Le pareti hanno occhi e sussurrano al mio passaggio. Hanno bevuto i silenzi e le parole di un tempo che si dipana senza principio né fine. La casa è una cripta che custodisce la mia storia, un palinsesto di segni e di domande esistenziali.

Mi sono smarrito tra questi corridoi? O li ho forse semplicemente abbandonati, distratto dal richiamo di altre luci?

Ogni mattina questo rituale diventa un atto di comunione con lo spazio che mi circonda, un tentativo di purificare le interferenze della vita quotidiana.

È un dialogo taciuto, dove ascolto ciò che la casa ha assorbito di me – le gioie, le paure, le speranze – e offro in cambio la mia presenza, il mio essere nel mondo.

La casa, così, diventa un tempio, un luogo sacro dove l’essenza dell’esistenza si manifesta in ogni mattonella, in ogni crepa d’intonaco, in ogni soffio di vento che attraversa le stanze.

È un microcosmo che riflette l’Universo, un luogo dove il tempo si dilata e permette all’anima di interagire con le ombre del passato e le luci del futuro.

Solo così, nel corso della giornata, sento mia la casa, un’estensione del mio essere, un rifugio e una compagna di viaggio. In essa, cerco di evocare l’antico soffio del Tempo e di tessere un canto vibrante che possa celebrare l’Uno.

Meditando su questo mistero, la casa ed io smettiamo di essere due entità scisse. E diventiamo forma e sogno, materia e soffio. Un unico impasto di pietre e sogni scambievolmente rifranti.

In nome del sacro detto:

come in Alto, così in Basso.

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Autore Raffaele Mazzei

Da bambino, mia nonna mi raccontava storie straordinarie che mi facevano sentire speciale. Storie che mi hanno insegnato che comunicare è toccare il cuore con un’intenzione pura. Non basta informare. Bisogna creare una connessione autentica con il proprio pubblico, facendogli sentire che fai parte della sua storia, del suo progetto, del suo sogno. Oggi le neuroscienze lo confermano: il coinvolgimento emotivo aumenta l’attività e la recettività cerebrale. Io ne ho fatto la mia professione. Sono Raffaele Mazzei, esperto di comunicazione e copywriter. Con il mio team di professionisti, ti aiuto a creare un messaggio che fa la differenza. Un messaggio che non impone, ma conquista. Che non manipola, ma ispira. Vuoi scoprire come? Visita il mio sito www.raffaelemazzei.it e scopri l’Arte di comunicare.