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E il mio pensiero ritorna a te

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E il mio pensiero ritorna a te


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Fra il silenzio e il rumore quotidiano non avverti il mio sguardo su di te e su tutto ciò che fai e sei; trascorri il tempo pensando a cosa ti direi se fossi lì con te. Già lo sai quello che potrei dirti, come sai che non ci sono distanze fra noi due. Io sono nello stesso punto spirituale in cui hai creduto che ti avessi lasciato; io sono qui, adesso, dentro e fuori di te.

Probabilmente, se non avessi fatto le scelte che ho adottato, l’una dopo l’altra nel corso degli anni, quasi sicuramente il mio passaggio in questo mondo sarebbe terminato diverso tempo fa.

Per quanto, a volte, la Vita stessa possa apparire tremendamente e ingiustamente complessa e complicata, tutto ciò che hai costruito, non devi percepirlo gravoso sulle tue spalle, quasi come una rete ricolma di zavorre asfissianti, tutt’altro. Quelle scelte, quelle decisioni non sono altro che le fondamenta delle radici che pensavi che la morte ti avesse portato via.

Dicono che lo squilibrio conduca alla perdizione di sé; e in merito a questo, qualcuno mi ha riferito che si tratta della conseguenza di un vuoto; già, un vuoto lasciato da chi amavi e che non sei riuscito a colmare; un vuoto in cui temi di cadere e perderti per sempre; un vuoto su cui hai imparato a camminare, senza inciampare e senza guardare giù.
Eppure, come possono essere addebitabili a quell’antico vuoto gli errori di oggi?

Quanto è umana la tua natura, pur essendo tu stesso un essere spirituale! Gli errori, i tuoi personali errori non sono tali, bensì esperienze che sono tutte finalizzate all’accrescimento del tuo bagaglio spirituale.

Tanti o pochi che siano i tuoi effettivi anni in questo mondo, credi siano più eterni dell’Eternità stessa? Assolutamente no!

Eppure, questi tuoi anni, vissuti e non, devono arricchire il tuo Spirito Originario per la sua, per la tua evoluzione.

La mia evoluzione? Questa evoluzione? Anni trascinati da altri anni in un vortice di precarietà assoluta; un mondo farraginoso e privo di coerenza naturale; ogni cosa sembra l’opposta dell’altra. Corruzione e virtù sembrano alternarsi di secondo in secondo e per quel che mi riguarda, mi ritrovo a chiedermi cosa sia davvero importante per me, cosa conti seriamente nel mio percorso da indurmi a voler continuare a vivere.

Forse è il caso che cominci a ricordare da dove vieni e perché sei giunto in questo marasma confusionale che identifichi come mondo. Sei venuto attraverso di me in materia, ma la scelta spirituale è tua e soltanto tua. Fra il mio spirito e il tuo ci fu soltanto il patto madre – figlio, ma tutto il resto è dipeso da te e dalla tua univoca volontà di portare a compimento la missione che ti sei preposto non in questo, ma nell’altro mondo.

Gli uomini dimenticano facilmente la loro reale origine, e non intendo quella dell’albero genealogico, bensì quella di matrice spirituale. Proprio tu che attingi creatività per mezzo dell’intuizione dalla sorgente viva della Creazione, proprio tu, volontariamente ti allontani dalla Verità che porti dentro come sigillo della tua anima.

Ascolto le tue parole, il tuo vibrato infuocato di verità attraverso l’intuito del mio cuore consapevole e, qualcosa, vacilla fra le sue pareti indurite. Probabilmente affondo io stesso la spada dentro di me, arrecandomi dolore e nocumento.

Velo di tenebre la Luce che mi pulsa nelle membra e maschero col sorriso, il vuoto senso di lacrime rotte e mai totalmente versate in questo mondo, in riparazione dell’altro.

E come ogni volta, il mio pensiero ritorna a te; a te che bastava ascoltare per un attimo la voce o guardarmi fugacemente negli occhi per capire e assaporare il dolore che mi permeava dentro.

Ti avvicinavi, mi carezzavi in volto e sorridendomi, mi invitavi ad abbracciarti.

E così, in ognuno di quegli abbracci che non torneranno mai più in questo mondo, scioglievo le mie lacrime, lasciando che si asciugassero al sole del tuo Amore, per poi restituirmi a un sorriso che, pochi istanti prima, credevo di aver perso per sempre.

L’Amore autentico oltrepassa lo spazio e il tempo, e resta perenne e perpetuo nella dimensione dello Spirito; questo è tutto ciò che porterai nel tuo viaggio di ritorno verso le stelle da cui provieni; questo è ciò che lascerai nel cuore di chi ti avrà amato. Impara a essere chi sei e non dimenticartene più. Ogni tua decisone si riverbera nella tua anima e da questa nel tuo Spirito.

Se apporti amore, non sarai mai nel male di un atto fine a se stesso; se doni amore per amore, riceverai conoscenza e saggezza; se il tuo cuore sarà autentico non perderai il tuo equilibrio. Resta saldo in te stesso, e se avrai paura, non chiuderti a riccio, non scappare, ma dispiega le tue ali e vola alto come un’aquila; questo è il coraggio dell’Amore, questo è il coraggio del vivere.

E così, anche stavolta, mentre tu torni bambina e io ricomincio a crescere, in una dimensione spirituale d’infanzia perpetua, il mio pensiero ritorna a te.

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Autore Antonio Masullo

Antonio Masullo, giornalista pubblicista, avvocato penalista ed esperto in telecomunicazioni, vive e lavora a Napoli. Autore di quattro romanzi, "Solo di passaggio", "Namastè", "Il diario di Alma" e "Shoah - La cintura del Male".