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Slow Beans 2023: biodiversità leguminosa per affrontare sfide futuro

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Slow Beans 2023


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Oltre 30 produttori da tutta Europa si incontrano in Lucchesia per discutere le sfide del futuro

Riceviamo e pubblichiamo.

Cece nero della Murgia Carsica, lenticchia di Rascino, fagiolo dente di morto di Acerra, lupino di Anterivo, piattella canavesana di Cortereggio.

Sono oltre 15 i Presidi Slow Food leguminosi italiani che oggi e domani, 29 ottobre, si danno appuntamento presso il Centro Culturale Compitese di Capannori (LU) con altrettanti legumi buoni, puliti e giusti dal resto d’Europa come i piselli grigi lettoni, i fagioli di diverse varietà dalla Germania e quelli di Smilyan, Presidio Slow Food della Bulgaria.

Dopo l’appuntamento di Polizzi Generosa (PA) nel 2022 e quello in Bulgaria lo scorso giugno, la manifestazione itinerante della rete leguminosa di Slow Food torna in Toscana per dimostrare che i legumi sono l’opportunità da cogliere per affrontare le sfide del futuro.

Sottolinea Roberta Billitteri, Vicepresidente di Slow Food Italia:

Il messaggio di Slow Beans è chiaro: tutte e tutti possiamo fare del bene al nostro Pianeta, rivedendo le nostre abitudini alimentari e privilegiando il consumo di fonti proteiche vegetali.

I legumi sono alimenti ricchissimi sul piano nutrizionale e versatili in cucina, alleati del suolo fondamentali per fronteggiare la crisi climatica nella transizione verso sistemi alimentari più efficienti, inclusivi, resilienti e sostenibili.

Afferma Gigliola Biagini, Presidente del Consiglio comunale di Capannori:

Siamo felici e orgogliosi di ospitare nuovamente a Capannori la rete di Slow Beans, quest’anno, nell’ambito delle iniziative per il Bicentenario del Comune di Capannori, in collaborazione con il Centro Culturale Compitese che ci ospita.

La nostra amministrazione, sin dalle prime ‘Fagioliadi’ del 2010, sostiene con forza e convinzione l’importanza dei legumi per una sana alimentazione a favore della salute e del benessere dei cittadini e per un futuro sostenibile.

Capannori, insieme a Polizzi Generosa (PA) e San Giorgio Canavese (TO) i cui sindaci sono intervenuti all’inaugurazione, è tra le prime sei Municipalità italiane coinvolte in Let It Bean!, l’iniziativa di Slow Beans e della rete internazionale di Slow Food in collaborazione con Meatless Monday e il Centre for Livable Future della Johns Hopkins University, che ha l’obiettivo di valorizzare il consumo di legumi come alimento rispettoso del clima attraverso la collaborazione con le amministrazioni locali, a dimostrazione dell’importanza che le politiche locali del cibo rivestono nella promozione di diete e stili di vita rispettosi della salute dell’uomo e dell’ambiente.

Il sistema alimentare globale è in crisi, ma abbiamo gli strumenti per fronteggiarla. In apertura della due giorni, è stato presentato ‘Plant the future. Rispetta gli animali, proteggi il pianeta’, il risultato del confronto della rete internazionale di Slow Food sulle questioni legate all’allevamento e alla pesca intensivi.

Un processo dal basso che ha coinvolto produttori, pescatori, artigiani del cibo, popoli indigeni, cuochi, giovani, educatori e attivisti. A partire dalle urgenze locali di oltre 200 persone da circa 50 Paesi, in rappresentanza di ogni continente, Slow Food traccia la transizione verso una dieta equilibrata che favorisca l’agroecologia.

A completare il programma di Slow Beans è la mostra mercato che ospita produttori di legumi Presidi Slow Food e iscritti all’Arca del Gusto, oltre che di altri Presidi Slow Food toscani. L’occasione ideale per conoscere, acquistare e degustare la biodiversità e le specialità locali, anche attraverso le aree tematiche dedicate a oli, birre e vini biologici e biodinamici.

Conclude l’evento la dodicesima edizione delle ‘Fagioliadi’, la competizione in cui i produttori si sfidano cucinando un piatto a base di legumi premiato dalla giuria popolare.

Programma completo

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