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Da Oviedo un Manifesto per una nuova Europa

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Calre


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Cattaneo: ‘Recuperare fiducia attraverso le realtà locali’.
Cecchetti: ‘Si cambia dando forza ai territori’

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

Dopo vent’anni l’Europa necessità di un “tagliando”. Il Vecchio Continente attraversa momenti di grande difficoltà e incertezza. Un’altra Unione europea però è possibile, più moderna ed efficace e più attenta, ma questa deve necessariamente nascere avendo le Regioni e i suoi territori al centro delle politiche.

Da Oviedo, capoluogo delle Asturie, i rappresentanti dei 74 parlamenti regionali europei, riuniti nella Calre, la Conferenza europea che li raggruppa, dopo due giorni di dibattito lanciano il “Manifesto” per una nuova governance che vede i parlamenti delle Regioni protagonisti e attori determinanti per arginare la disaffezione dei cittadini nei confronti delle istituzioni europee.

Ha detto il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia e Vicepresidente della Calre, Raffaele Cattaneo:

Non si è trattato di un incontro formale o celebrativo, ma di un vero e proprio momento di confronto tra i rappresentanti dei territori in cui abbiamo riconosciuto un generale clima di sfiducia nei confronti delle istituzioni comunitarie.

Solo attraverso la valorizzazione delle realtà locali, che sono i veri terminali delle istanze dei cittadini, si potrà recuperare quella fiducia perduta e sfruttare le opportunità che l’Europa rappresenta per ciascuno di noi.

Calre, Raffaele Cattaneo
Calre, Raffaele Cattaneo

Il Vice Presidente Fabrizio Cecchetti ha aggiunto:

La disaffezione dei cittadini nei confronti delle istituzioni comunitarie è l’ultimo campanello d’allarme per l’Unione Europea: o si cambia dando forza ai territori e migliorando la vita dei cittadini oppure la UE muore.

Le comunità infatti vogliono risposte ai grandi problemi di oggi, su tutti l’immigrazione incontrollata e la crisi economica con gli altissimi livelli di disoccupazione soprattutto giovanile, che continuano a rimanere irrisolti.

I cittadini di regole incomprensibili e parametri freddi non sanno che farsene.

Il Manifesto di Oviedo
È a Oviedo, esattamente 20 anni fa, che nasceva la Calre. Dalla città spagnola delle Asturie, dopo due decenni, le Assemblee legislative regionali sono tornate ad incontrarsi per fare il punto sul lavoro fatto e su quello che si dovrà fare nei prossimi anni.

E lo fanno attraverso una un documento nel quale si sottolinea che l’impegno

è per costruire un’Europa moderna e d efficace attraverso le Regioni.

La Calre vuole continuare ad offrire alle istituzioni Europee – Parlamento, Commissione, Comitato delle Regioni e Consiglio europeo – tutto il potenziale di cui

dispongono le Assemblee legislative che sono le istituzioni più vicine ai cittadini.

Dice la Dichiarazione di Oviedo:

L’obiettivo

è diventare un ponte diretto tra i cittadini e la UE. Ci impegniamo ad incoraggiare e collaborare attivamente nei fori di riflessione sul futuro dell’Europa nelle diverse città e Regioni, ad anche a promuovere dibattiti sull’argomento nelle Università e nelle istituzioni culturali, allo scopo di sensibilizzare i più giovani sull’importanza dell’Unione europea nelle loro vite.

La Calre sottolinea la necessità di costruire un vero e proprio Pilastro sociale

per una partecipazione diffusa dei cittadini europei al governo dell’Europa

ma, avverte

ci deve essere la ferma volontà a mantenere una politica di coesione forte ed efficace in tutte le Regioni dopo il 2020 e di garantirne il pieno finanziamento.

Calre, Cattaneo e Cecchetti
Calre, Cattaneo e Cecchetti
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