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Lucabanana y el Camino de Santiago

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Itinerant performance dal 1 al 30 agosto

Riceviamo e pubblichiamo.

Dal giorno 1 al 31 Agosto 2016 il performer Luca De Lorenzo, alias Lucabanana, si cimenterà in una itinerant performance intitolata “Lucabanana y el Camino de Santiago” a cura di Raffaele Loffredo. Prossima tappa quindi del Lucabanana’s project: il cammino di Santiago.

Dopo Napoli, la performance multidisciplinare sold out al Teatro San Ferdinando, la processione e il “Vasciotùr” tra le vie del centro al seguito della sua Apecar, Lucabanana approda all’estero.

Dalla città partenopea a uno dei pellegrinaggio più famosi del mondo: Lucabanana darà vita ad una performance itinerante che partirà da Lisbona, armato di telecamera GoPro raccoglierà video e foto attraverso le quali cogliere “i sentimenti e gli scopi profondi dei pellegrini che intraprendono il cammino”.

Il Cammino di Santiago di Compostela è il lungo percorso che i pellegrini fin dal Medioevo intraprendono, per giungere al santuario di Santiago di Compostela, presso cui ci sarebbe la tomba dell’Apostolo Giacomo il Maggiore; alcuni per inquietudine culturale, altri per motivi spirituali, per voglia d’avventura o sfida personale lo affrontano da ogni parte del mondo. Il performer si impegnerà a portare a termine un faticoso cammino dalla forte valenza religioso-culturale, metafora di un altrettanto impegnativo obiettivo da raggiungere come quello di realizzare il suo ambizioso sogno di presentare la sua opera, un “pastiche”, al Metropolitan di New York.

Attraverserà le strade che compongono l’itinerario – nella variante portoghese – dichiarate Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, dal Portogallo alla Spagna, fino a Santiago di Compostela. A metà tra reporter e pellegrino, l’artista ambirà ad essere un raccoglitore di emozioni, condividendo il suo sogno e la sua arte attraverso una natura spettacolare e luoghi ricchi di fascino. Dopo l’arrivo nella città di Santiago de Compostela che segna la fine del “Cammino” di tipo religioso, continuerà la propria permanenza nella misteriosa Galizia fino a raggiungere “Capo Finisterre”.

Il percorso verso Capo Finisterre, “Finis Terrae” ovvero “fine della terra”, è un cammino diverso, certamente pagano; come nella tradizione tramandata nei secoli dagli antichi pellegrini medievali vuole, Lucabanana, dopo essersi purificato con il bagno nelle gelide acque dell’Oceano Atlantico, brucerà i vestiti indossati durante il cammino o parti di essi e assisterà insieme agli altri pellegrini al tramonto nel punto più estremo della costa europea, Fisterra, che sancirà la conclusione del suo itinerario.

L’artistic crowdfunding per finanziare il suo sogno intanto procederà attraverso il sito www.lucabanana.com con la vendita delle opere create per il progetto, gadget e future mostre/eventi di fundraising.
Cosa ci fa un artista dentro una esperienza mistica per eccellenza?

Spiega Lucabanana:

La preghiera è ricerca personale ed emotiva dei propri scopi: esattamente come l’arte.

Il materiale raccolto sarà poi oggetto di un reportage videoartistico e di un ulteriore capitolo del fumetto dedicato all’artista.

Il Lucabanana’s project è riuscito a coinvolgere varie discipline artistiche: dalla musica, alla danza, passando per l’illusionismo, il burlesque e i tessuti aerei; ci sono modi diversi di rappresentare la realtà ed il riscatto di Napoli e di una generazione.

Lucabanana è un personaggio fuoriuscito da un fumetto, ma vive le sue avventure nella vita reale; la sua storia nasce a Napoli ma non ha nessun intenzione di fermarsi, crea sinergie fra le persone, con l’intento di generare confusione artistica’’ nuotando nell’arte, nella musica, nella fotografia, nelle storie, così da arrivare a più persone possibili.
Il punto di partenza del progetto è stata la ricerca dal basso, in cui l’arte finanzia l’arte coinvolgendo varie figure artistiche che hanno donato le loro creatività al progetto.

Dichiara l’artista:

Il successo di pubblico l’aver raggiunto un pubblico normalmente refrattario alla lirica ed averlo divertito ci ha veramente stregati.

Voglio parlare, conoscere, far conoscere persone diverse e lanciare il progetto in un cammino verso l’internazionalizzazione.

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