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L’Arte di controbattere

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natyan - Yangon City Center


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Impariamo a duellare con la lingua

Per la cattiveria di gran parte del genere umano, sosteneva Schopenhauer è necessario imparare a saper duellare in senso comunicativo.

Se non ci fosse l’arroganza, le discussioni finirebbero presto e in buona pace, ma siccome la vanità e l’orgoglio non vogliono perdere nemmeno di fronte all’evidenza, conviene sapersi armare di dialettica per non essere sopraffatti.

Il filosofo tedesco ci rammenta che le persone sono disposte perfino a mentire, pur sapendo di mentire, per ottenere ragione e me ne sono accorto tante volte in Facebook:

Io non ho scritto quello che dici tu!

Ebbene, faccio un bel copia incolla e glielo mostro e, macché, cambiano discorso, o non rispondono più, mica si degnano di chiederti scusa o di ammettere il torto.

Ma provate a pensare, ora, a tutte quelle volte che succede verbalmente, non per iscritto.

Mica puoi fargli un copia incolla e metterglielo in faccia:

Guarda! L’avevi detto tu due minuti fa!

Quindi ti devi sapere ben difendere da chi è addirittura capace di barare durante un confronto. Tra i giocatori d’azzardo il baro è un pusillanime, un vigliacco, una carogna che non merita nessun rispetto, e lo stesso trattamento gli spetterebbe nel mondo della comunicazione, ma non possiamo risolverla facilmente perché occorrono le prove: “La tua memoria contro la sua!” Come fare allora?

Creai, anni or sono, il Corso Parlare – Scrivere – Comunicare anche per questo. Avevo capito di non essere il solo a dovere affrontare chi bara durante una conversazione. Sono molti coloro che rimangono intrappolati da chi sguscia furbescamente, con abilità, durante un dibattito. C’è chi raggira e mistifica argomenti, chi subdolamente ti tira scemo nella speranza che, una volta entrato in confusione, tu ceda le armi e ti dia per vinto.

Volevo aiutare tutti a mettere al muro questa tipologia di persone arroganti, che vogliono averla vinta anche quando hanno palesemente torto, che ti condannano dei loro stessi difetti, che non sanno vedere su se stessi, ma che si dilettano nel radiografarli su di te!

Ci sono persone che hanno una slealtà connaturata e che non lottano per amor di verità, bensì per imporre astutamente le proprie tesi. Se si sentono vinti, non vogliono fare la figura dei perdenti e si ingegnano in tutte le maniere, anche le più meschine, per ottenere ragione.

Come difendersi da tali individui? Che cosa fare? Come reagire e come rispondere?

Amando tanto la logica e la ragione mi sono appassionato nel ricercare strategie difensive ed offensive e devo dire che Schopenhauer, Socrate, Dale Carnegie, il mio amato padre, ma non solo loro, mi sono stati di grande aiuto.

Ora, però, non mi dilungo sul tema, troppo complesso farlo virtualmente, e poi voi, che mi leggete, dovreste contestarmi e io controbattere, e dimostrarvi come si fa a vincere in poche righe.

Troppo pericoloso per me, in questo caso, poiché così recita un proverbio Sufi:

Non uno, a cui abbia insegnato l’arte di tirar con l’arco, che poi non l’abbia usata contro di me!

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Autore natyan

natyan, presidente dell’Università Popolare Olistica di Monza denominata Studio Gayatri, un’associazione culturale no-profit operativa dal 1995. Appassionato di Filosofie Orientali, fin dal 1984, ha acquisito alla fonte, in India, in Thailandia e in Myanmar, con più di trenta viaggi, le sue conoscenze relative ai percorsi interiori teorici e pratici. Consulente Filosofico e Insegnante delle più svariate discipline meditative d’oriente, con adattamento alla cultura comunicativa occidentale.