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Dipendenza da zucchero, un circolo vizioso

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Dipendenza da zucchero


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Vi siete mai chiesti perché a volte viene quel desiderio irrefrenabile di mangiare cose dolci?
Quando si chiede ad una persona perché mangia cose dolci, risponderà che è per sentirsi più felice, ed in effetti non sta mentendo, perché, dopo l’assunzione di dolci, viene rilasciata la dopamina, che è un neuro-trasmettitore con il ruolo di produrre una sensazione di ricompensa e piacere; quindi ci fa sentire bene, appagati, felici.

Mangiare una quantità esagerata di zuccheri fa sì che i recettori, che attivano il rilascio della dopamina, inizino ad alterarsi e per attivarsi hanno bisogno di un quantitativo sempre maggiore di zuccheri per innescarne il rilascio. Per questo lo zucchero si comporta come una vera e propria droga.

Il problema è che appena diminuisce la dopamina circolante iniziamo a sentirci nervosi, stanchi e, quindi, desideriamo mangiare di nuovo qualcosa di dolce; ed eccoci entrati nel circolo vizioso causato dall’assunzione, incontrollata, di zuccheri.

Ma non pensate che questo porti solo ad un aumento di peso: insulino – resistenza, ipertensione, insufficienza renale, ovaio policistico, disordini del metabolismo… sono solo alcune delle problematiche causate dall’assunzione incontrollata e continua di zuccheri.

Se proviamo a diminuire la quantità di zucchero assunto, si può incorrere nella sindrome da astinenza: “stanchezza generalizzata, nausea e mal di testa”; questi sintomi sono tanto più intensi quanto più era alta la glicemia di partenza.

Questo perché l’organismo manda dei segnali per dire che si trova in deficit di glicemia ed è in sofferenza, in particolare il cervello, che utilizza esclusivamente il glucosio per poter funzionare adeguatamente.

I sintomi più comuni da astinenza da zucchero sono:
1. nausea;
2. mal di testa;
3. stanchezza;
4. depressione;
5. miastenia;
6. voglie;
7. fame;
8. alterazione dell’alvo.

Cosa si può fare per uscire da questa vera e propria dipendenza?

Per fortuna i sintomi sopra citati durano pochi giorni e basta resistere e sopportarli.
La cosa fondamentale è interrompere l’assunzione degli zuccheri in modo drastico, evitando di ascoltare quel desiderio che si insinua di voler ritornare a mangiarne di nuovo cose dolci, perché il primo sintomo dell’astinenza è proprio il desiderio di addentare qualcosa di dolce.

Successivamente, si presenteranno il mal di testa e la stanchezza con gli attacchi di fame. Dopo pochi giorni ci si sentirà meglio, pieni di energia, con la pelle più luminosa, perdita di peso e, non da ultimo, migliorerà la qualità del sonno e diminuirà l’ansia. Vi sentirete come se una nebbia si fosse improvvisamente tolta dalla vostra mente: diventerete più lucidi e concentrati.

Ecco dei consigli per poterlo affrontare al meglio:
1. Sostituire lo zucchero sia raffinato che di canna con del miele.
2. Leggere sempre le etichette di tutti gli alimenti che si acquistano, lo zucchero si nasconde dove meno vi aspettate!
3. Quando il desiderio di dolce è incontenibile, mangiare un frutto.
4. Acquistare prodotti senza zuccheri aggiunti.
5. Bere tanta acqua.
6. Fare 5 pasti al giorno, così da evitare di avere fame durante la giornata e di ritornare con il pensiero al dolce che potreste mangiare.
7. Mangiare tanta verdura, in particolare quella cruda; un aumento della masticazione manda al cervello l’input per non avvertire la fame.
8. All’occorrenza mangiare un po’ di cioccolata extrafondente >80%, vi farà sentire subito meglio perché aumenta il rilascio di endorfine, che fanno sentire felici, senza però aumentare il livello di glucosio nel sangue.

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Autore Alessandra Cirillo

Biologa nutrizionista, libero professionista. Corso di perfezionamento in alimentazione e nutrizione umana. Esperta nella nutrizione in età pediatrica e della sfera femminile a 360°. Appassionata di tutto ciò che riguarda la nutrizione. Il mio motto è "aggiornarsi, sempre".