Home Campania Napoli Ci può stare. La rivincita di Doha si trasforma in uno “scippo”

Ci può stare. La rivincita di Doha si trasforma in uno “scippo”

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caceresAncora l’ombra del complotto cala sulla Serie A. Come se non bastassero le “sviolinate” di Garcia dopo la discutibile vittoria dei bianconeri a Torino ai danni della Roma, al San Paolo la Juventus vince tra le critiche. Per Marotta la vittoria è “trasparente e meritata”. Benitez ironico: “Fuorigioco di Caceres? Ci può stare”.

 

È il San Paolo delle grandi occasioni, nella serata in cui si commemora il cantautore della Napoli dei “mille colori” Pino Daniele. Va di scena la sfida tra il Napoli e la Juventus, una gara cruciale per entrambe le formazioni: gli azzurri potrebbero accorciare sulle prime due in classifica, i bianconeri potrebbero uscire dalla “crisetta” e andare a +3 sulla Roma espugnando un campo inviolato da ben quattordici anni.

La gara si preannuncia equilibrata sin dalle prime battute: le due squadre si studiano, lottano su ogni pallone. È dei padroni di casa la prima limpida occasione, ma de Guzman, da solo davanti a Buffon, spreca un’occasione d’oro migliore di un calcio di rigore, alzando la palla sulla traversa. Ci pensa, subito dopo, Pogba a sbloccare il match, imitando il suo connazionale e maestro Zidane: il suo gesto tecnico, favorito da tre fortunosi rimpalli nell’area azzurra, è da applusi e ricorda la prodezza di Zidane nella finale di Champions contro il Bayer Leverkusen.

koulibaly buffonI partenopei, però, non demordono e credono nella rimonta. Nella ripresa, così, Britos rimette la partita in parità. Gli uomini di Benitez, spinti dal calore del pubblico, diventano padroni del campo: la rimonta non sembra così lontana. I partenopei, però, non hanno ancora fatto i conti con l’arbitro, il sign. Tagliavento di Terni. Le sue decisioni compromettono gravemente il match, indirizzandolo a favore della squadra di Allegri. Così, nel momento migliore del Napoli, il guardalinee non segnala l’evidentissimo fuorigioco di ben tre bianconeri: Pirlo pennella la palla nell’area azzurra, ma Evra, Chiellini e Caceres, autore del vantaggio juventino, sono in fuorigioco. Il Napoli, però, non si demoralizza e riesce a realizzare il gol del pareggio: Buffon, scontrandosi con Chiellini, perde la palla, che Caceres spinge in rete. L’arbitro annulla la rete per un’inesistente carica di Koulibaly, che quasi immobile subisce una spinta dal capitano della Nazionale. Sotto lo sguardo incredulo dei sessantamila accorsi a Fuorigrotta per assistere al match e in mondovisione viene annullata una rete regolare. Tagliavento sembra proprio essere incappato in una serata nera, anzi bianconera, e continua in una serie di errori a dir poco clamorosi: non sanziona un retropassaggio a Buffon, che da regolamento prevede il calcio di punizione in area e clamorosamente ammonisce Caceres anziché il diffidato Marchisio autore di un fallo su Mertens. Nonostante tutto il Napoli non si arrende e confeziona due limpide occasioni: prima Zapata, lanciato a rete, fallisce una buona occasione lasciandosi cadere; poi Higuain, che, prima della rete di Vidal dell’ 1-3 finale, si fa spazio tra i difensori bianconeri ma manca di pochissimi centimetri l’angolo alla sinistra di Buffon. tagliavento

Non è nostra intenzione qui nascondere dietro alla maschera di una partita gravemente viziata da errori arbitrali i difetti della squadra di Benitez, fino a questo momento autrice di una stagione altalenante. D’altra parte spesso abbiamo messo in luce i limiti del modulo adottato dal tecnico spagnolo e le opache prestazioni della difesa azzurra e di alcuni calciatori, tra cui Hamšik. La vittoria contro la Juventus certo non avrebbe rimesso il Napoli in lotta per lo scudetto, ma avrebbe senza dubbio conferito entusiasmo all’ambiente per la lotta al terzo posto. Noi siamo dell’idea che, nonostante l’insufficiente prestazione del Pipita e dello slovacco, la Juventus difficilmente sarebbe ritornata a Torino con i tre punti.

Di una partita annunciata come la rivincita di Doha restano così l’arrogante gioia degli juventini,  per una vittoria che nel dopo gara il ds Marotta non ha esitato addirittura a definire “trasparente e meritata”, e, proprio nel giorno in cui al San Paolo si ricordava la scomparsa di Pino Daniele, la profonda amarezza di tifosi che, più che sconfitti, si sentono “scippati”. Ma, in fondo, nel calcio italiano, abituato agli scandali di calciopoli e delle scommesse, ci può stare.

 

Carmelo Cutolo

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Autore Carmelo Cutolo

Carmelo Cutolo, giornalista pubblicista, dottore di ricerca in Filologia classica, docente di lettere nelle scuole di secondo grado, appassionato di poesia, di ciclismo e di calcio.