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Yemen: USA, Sana’a soffre per le violazioni Houthi

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Lo denuncia l’inviato statunitense Tim Lenderking

L’inviato speciale degli Stati Uniti per lo Yemen, Tim Lenderking, ha ribadito la posizione di Washington con gli yemeniti per la pace.

Ha anche toccato il tema delle violazioni degli Houthi nei confronti degli yemeniti che vivono nella capitale, Sana’a, affermando, in una breve dichiarazione pubblicata sabato 11 dicembre dal suo ufficio, in occasione della Giornata internazionale dei diritti umani:

Ribadisco l’impegno degli Stati Uniti nei confronti dei nostri colleghi yemeniti in Sana’a, che hanno subito la detenzione, le minacce e le molestie da parte degli Houthi.

Questi colleghi hanno famiglie e sperano in un futuro migliore.

Tali violazioni sono solo l’ultimo collegamento in una serie di azioni Houthi contro i civili yemeniti.

Il riferimento è all’arresto di ex dipendenti dell’Ambasciata statunitense, rapiti due mesi fa dagli Houthi.

Funzionari statunitensi avevano affermato in precedenza che gli sforzi di Lenderking avevano portato al rilascio di 30 dipendenti yemeniti che lavoravano nell’Ambasciata degli Stati Uniti, mentre da cinque a nove di loro sono ancora in detenzione arbitraria, inclusi due dell’Agenzia statunitense per lo sviluppo, che ha operato nel Paese da 60 anni.

L’Ambasciata degli Stati Uniti è stata chiusa dal 2015, dopo che gli Houthi hanno sequestrato la capitale yemenita, ma alcuni dipendenti yemeniti hanno continuato a lavorare da casa o come guardie di sicurezza per gli edifici, prima che le milizie li arrestassero di recente.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.