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Una follia moderna?

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Follia


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Quando le Patologie vengono ritenute Normali

Analizzare tutte le cause del logorio della vita moderna richiederebbe molto tempo, perciò oggi mi limiterò ad un solo aspetto il quale, però, incide notevolmente sullo stato d’animo di molte persone.

Siamo spesso schiavi dei nostri progetti, dei nostri numerosi impegni e dobbiamo affrontarli con la massima puntualità.

Il corpo procede frenetico e la mente vi si associa con tutta la sua ansia da anticipazione.

Calcoliamo il tempo, la strada da percorrere, i possibili imprevisti ma, a volte, non basta ugualmente e abbiamo l’impressione che, qualora dovessimo ritardare anche solo di pochi minuti, ci possa crollare il mondo addosso.

La nostra mente rincorre ansiosamente certezze, precauzioni, previsioni, con apprensione, allo scopo di arrivare per tempo.

Un incidente in mezzo alla strada, un traffico non previsto a causa dei lavori in corso, un guasto improvviso all’auto e si entra nel panico.

Ho assistito personalmente a scene comicamente apocalittiche, con persone ferme in coda a dare nervosamente pugni al volante, come se questo bastasse a dissolvere l’imbottigliamento.

Autisti da urlo che se la prendono con altri automobilisti, usando un vocabolario irripetibile o, addirittura, con chi è in auto con loro, bambini compresi, i quali si guardano bene dal rispondere, per non peggiorare la situazione.

La cosa che sgomenta maggiormente, però, è che se interroghiamo queste persone ci diranno che è tutto normale, poiché è giusto prendersela così tanto, con il traffico, con i semafori, con la gente e perfino con le ambulanze o i pompieri in mezzo alla strada.

Ritengono di non avere bisogno di cure, di essere psicologicamente a posto, di non doversi fare aiutare da nessuno, poiché sono altri, a loro dire, i problemi mentali.

Per questi individui è del tutto normale gesticolare contro un semaforo, sbraitare nell’abitacolo della propria auto prendendo a pugni il volante come se tutto questo servisse a fare sopraggiungere il verde o far mettere le ali al proprio veicolo.

Secondo il loro modo di pensare è assolutamente normale soffrire così tanto anche quando non ce n’è affatto bisogno.

Ora riflettiamo insieme, prendiamo un momento per noi.

Se all’asilo un bambino tutti i giorni urla e sbraita senza ragione siamo portati a pensare ad una sola cosa:

Se urla così tanto è semplicemente perché, a casa, ha almeno uno dei due genitori, se non addirittura entrambi, che urlano e sbraitano, poiché se avesse mamma e papà tranquilli sarebbe più in pace anche lui.

L’abitudine a pensare che i problemi mentali siano tali solo quando si raggiungono livelli da psichiatria apre le porte alle cattive relazioni interpersonali, ai litigi familiari, alle incomprensioni di coppia e alle baruffe in campo sociale e lavorativo.

Come sempre, consapevolizzare che occorra prendersi cura della propria mente, tanto quanto lo facciamo per il corpo, è la prevenzione migliore allo scopo di garantire buone e proficue relazioni con il mondo fuori e dentro di noi.

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Autore natyan

natyan, presidente dell’Università Popolare Olistica di Monza denominata Studio Gayatri, un’associazione culturale no-profit operativa dal 1995. Appassionato di Filosofie Orientali, fin dal 1984, ha acquisito alla fonte, in India, in Thailandia e in Myanmar, con più di trenta viaggi, le sue conoscenze relative ai percorsi interiori teorici e pratici. Consulente Filosofico e Insegnante delle più svariate discipline meditative d’oriente, con adattamento alla cultura comunicativa occidentale.