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‘Trittico di Donna’ al Teatro Città di Pace

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'Trittico di Donna'


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In scena il 27 novembre a Caserta

Riceviamo e pubblichiamo.

Lunedì 27 novembre, alle ore 11:00, presso il Teatro Città di Pace di Caserta, La Compagnia della Città & Fabbrica Wojtyla con i suoi giovani artisti, porterà in scena l’opera teatrale ‘Trittico di Donna’ facente parte delle azioni della campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere #Onemore, appena condivisa dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, strutturata in forma di incontro artistico con dibattito sul tema dell’educazione sentimentale sviluppato in modo approfondito da oltre 10 anni con successo tra i giovanissimi dall’associazione culturale Ali della Mente.
Lo spettacolo-dibattito è organizzato nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione contro la violenza di genere per i giovani studenti delle Scuole Superiori di Secondo grado della Provincia di Caserta, ed è partecipato dalla Questura di Caserta e dal Comune di Caserta.

Sinossi breve

L’opera teatrale mette in scena una riflessione: tre monologhi femminili ambientati in tre momenti storici susseguenti – 1799, 1945, 2023 – dove, a fronte dello sviluppo della luce nel tempo, rappresentata nella mutazione delle epoche da una candela, da una lampadina e dai led di uno smartphone, resta inalterata la sopraffazione dell’uomo sulla donna evidenziando come dal ‘700 ad oggi tale violenza è l’immutabile costante.

Immensi passi avanti per l’umanità fatti dalla tecnologia a confronto con una immutata incoscienza del valore assoluto della reciprocità.
Riscrivere dunque la cultura dei sentimenti con i giovani nelle scuole ed ovunque come una inversione di rotta per una vera evoluzione, non solo sorprendentemente tecnica, ma anche straordinariamente umana.

La rappresentazione è collocata nell’ambito della campagna #Onemore contro la violenza di genere nel tentativo di diffondere il suo slogan la cultura di un uomo è la sola garanzia per una donna ed intraprendere un percorso di risoluzione del dramma della violenza alla radice. Perché la causa di ogni violenza è solo culturale, è nella ‘coscienza dell’individuo’.

In questo caso soltanto la cultura dell’uomo, intesa come consapevolezza della sua responsabilità individuale e collettiva, è infatti garanzia per qualsiasi altro essere umano che sia in particolare donna, povero, diverso o più debole.

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