Lezione in Pillole
Nulla è più pericoloso di un’idea, quando se ne ha una sola!
Émile-Auguste Alain
Chi desidera diventare consulente filosofico, sia che lo voglia per aiutare individualmente, oppure per imparare a tenere corsi formativi a gruppi di persone, deve apprendere l’arte del non-giudizio, eliminando le proiezioni del proprio “io” sulle questioni che dovrà trattare.
Affermazioni del genere:
Io al suo posto non avrei fatto così! Io mi sarei comportato diversamente!
non hanno alcun senso quando ci si predispone per comprendere in profondità i problemi di chiunque.
L’atteggiamento giusto, per evitare ogni forma di giudizio gratuito, dovrebbe essere:
Se io avessi il tuo DNA, se fossi nato e cresciuto nelle stesse tue condizioni, se avessi avuto le tue stesse esperienze, io sarei proprio come te, per nulla diverso, e con ogni probabilità mi sarei comportato allo stesso modo.
L’idea di un “io” invadente, è di grande ostacolo alla comprensione degli altri e, seppure si presenti con automatismi interiori incontrollabili, il consulente filosofico deve saperla mettere da parte e immedesimarsi nella posizione dell’altro per poterlo conoscere appieno allo scopo di aiutarlo al di fuori di ogni giudizio.
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Autore natyan
natyan, presidente dell’Università Popolare Olistica di Monza denominata Studio Gayatri, un’associazione culturale no-profit operativa dal 1995. Appassionato di Filosofie Orientali, fin dal 1984, ha acquisito alla fonte, in India, in Thailandia e in Myanmar, con più di trenta viaggi, le sue conoscenze relative ai percorsi interiori teorici e pratici. Consulente Filosofico e Insegnante delle più svariate discipline meditative d’oriente, con adattamento alla cultura comunicativa occidentale.
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