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L’OCSE, la Romania e l’Unione europea

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La Romania ha fissato, come obiettivo nazionale per il prossimo periodo, l’adesione all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico.

Esaudire questo desiderio non andrebbe solo a beneficio della medesima, ma costituirebbe un significativo guadagno anche per le organizzazioni dalle quali il Paese fa parte.

La sua ammissione nel selettivo club delle economie mondiali, l’OCSE, comporterà, senza dubbio, innumerevoli vantaggi anche per l’Unione europea, di cui la Romania è membro dal 2007.

I progressi della Romania registrati dal 2007 fino ad oggi saranno certamente approfonditi nella veste di membro dell’OCSE.

Uno studio economico di questa organizzazione indica che negli ultimi due decenni la Romania ha ridotto a metà la differenza rispetto alla media degli stati dell’OCSE riguardante il prodotto interno lordo pro capite, dal 70% al 35% circa.

La popolazione esposta al rischio di povertà o esclusione sociale è diminuita al 30% nel 2020, al 50% nel 2007. Un altro aspetto notevole è rappresentato dalla crescita del prodotto interno lordo di 9 volte negli ultimi 30 anni: la maggiore crescita dell’UE.

Da un’altra prospettiva, la Romania è coinvolta attivamente nella realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 e dell’Accordo di Parigi. È noto, infatti, che tutti gli stati OCSE sono democrazie autentiche e che la Romania ha fatto dei progressi notevoli, evidenziati anche dagli organismi UE, per quanto riguarda lo stato di diritto e il consolidamento della democrazia.

Da tale prospettiva, anche a livello dell’Unione europea, la Romania può essere un modello per quanto concerne il riacquistare la fiducia nei valori democratici, in un contesto internazionale in cui la democrazia è sempre più attaccata.

L’integrazione nell’OCSE influenzerà in modo positivo il rating della Romania, indicatore estremamente rilevante per gli ambienti di investimento internazionali.

È molto importante che i fondi europei che la Romania riceverà siano raddoppiati anche da investimenti significativi. La crescita dello standard di vita dei suoi cittadini decorrerà, naturalmente, in seguito all’adesione all’OCSE e l’economia del Paese diverrà robusta.

Il miglioramento dei suoi indicatori economici e sociali ne farà un partner più credibile e più prevedibili per gli stati occidentali, nonché un membro più significativo dell’UE, in una zona sottoposta a sempre più sfide.

Perciò, è fondamentale che anche il sostegno dell’Italia si basi sui criteri tecnici soddisfatti dalla Romania, per evitare situazioni come quella del 2017, quando l’Ungheria, usando speculazioni di propaganda elettorale, ne ha bloccato l’ascensione nella rispettiva organizzazione.

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Autore Antoniu Martin

Antoniu Martin, storico e analista politico rumeno, specializzato nella storia recente e geopolitica. Ha pubblicato diversi libri sul comunismo rumeno e dell'Europa Orientale, nonché studi e articoli su argomenti di attualità nel campo delle relazioni internazionali.