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Adesione della Romania all’OCSE ed importanza del sostegno italiano

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Italia - Romania


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Come è noto, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, fondata nel 1961, riunisce Paesi sviluppati aventi un’economia di mercato libero e assume la democrazia rappresentativa.

I Paesi membri dell’OCSE assicurano il 70% della produzione e del commercio mondiale, perciò si può considerare questa organizzazione come il più selettivo club economico del mappamondo.

La Romania ha depositato la propria candidatura nel 2004 e dal 2016 ha rinnovato la propria intenzione ogni anno.

L’adesione all’OCSE costituisce uno dei maggiori obiettivi della politica esterna romena. L’integrazione sarebbe un grande guadagno di immagine a piano internazionale e i segnali offerti agli ambienti economici esterni attireranno certamente nuovi investimenti.

Nel 2022, l’OCSE ha deciso di iniziare le trattative con la Romania e quest’ultima, membro NATO dal 2004 e UE dal 2007, è diventata un Paese sempre più rilevante a livello europeo ed internazionale.

Negli ultimi anni, nel contesto della nuova equazione di sicurezza, la Romania ha ottenuto un ruolo significativo dal punto di vista geopolitico nella regione del Mar Nero.

A livello nazionale conosce una crescita economica constante, rappresentando un modello di buone prassi nel settore sociale, culturale e giuridico.

I progressi registrati sono stati convalidati a livello internazionale ed europeo. Anche se non è stata ancora ricevuta nell’area Schengen per motivi di politica interna di alcuni Stati membri, gli enti europei ne hanno rilevato l’importanza sia dal punto di vista economico, che della sicurezza dei confini.

La recente risoluzione del Parlamento europeo s’iscrive in questo complesso degli apprezzamenti rispetto alla politica esterna e di sicurezza di Bucarest.

Nella pratica di adesione la Romania ha bisogno del sostegno di alcuni Stati importanti. Uno tra questi è, senza dubbio, l’Italia, che è anche membro fondatore dell’OCSE.

Le partnership benefiche tra l’Italia e la Romania da innumerevoli settori possono riflettersi anche nel sostegno del governo di Roma per questa intenzione della Romania.

L’ottima relazione tra Roma e Bucarest diventerebbe del tutto particolare, potendo contare l’Italia sull’intesa della Romania nella politica balcanica, che rappresenta un interesse strategico.

In tal modo, gli interessi strategici dei due Paesi potrebbero diventare convergenti e, “dall’alleanza latina” potrebbero essere ottenuti i risultati desiderati per entrambe le parti.

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Autore Antoniu Martin

Antoniu Martin, storico e analista politico rumeno, specializzato nella storia recente e geopolitica. Ha pubblicato diversi libri sul comunismo rumeno e dell'Europa Orientale, nonché studi e articoli su argomenti di attualità nel campo delle relazioni internazionali.