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Avanposto Numero Zero, presentata stagione teatrale 2018/2019

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Enzo Moscato, Tina Femiano ed Egidio Carbone Lucifero


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Tutti gli spettacoli in cartellone

Riceviamo e pubblichiamo.

L’AvanPosto Numero Zero di Napoli questa mattina, 20 novembre, ha presentato la stagione teatrale 2018/2019 con un cartellone all’insegna della nuova drammaturgia contemporanea italiana e della femminilità che afferma definitivamente la vocazione sperimentale del direttore artistico Egidio Carbone Lucifero anche con la nascita di Bottega C la scuola triennale di formazione teatrale ispirata alle botteghe antiche.

Focus della stagione è la rassegna ‘Femminile Periodico’ che ospita alcune delle più autorevoli voci femminili del panorama teatrale e cinematografico nazionale. Uniche voci maschili in questa proposta “rosa” sono quelle di Enzo Moscato ed Egidio Carbone Lucifero che a marzo torna in scena con un suo inedito.

E sarà proprio Moscato ad inaugurare la stagione nel solco della riscoperta di un passato ancora attualissimo: sabato 1° dicembre presenterà ‘Spiritilli’, uno dei suoi testi d’esordio.

Tre gli appuntamenti previsti con Vincenza Modica che divide il suo ‘Mise An Ambine’ in due parti, una dedicata al Silenzio, 22 e 23 dicembre ‘Degli istanti solitari’, l’altra alla Parola, 12 e 13 aprile ‘Nel fitto brusio dell’orecchio’, e si esibirà con Anita Mosca, 15 e 26 gennaio, ore 21:00, e 27 gennaio, ore 20:00, in ‘Sposità’, indagine sulla famiglia, scritta a quattro mani.

Si continua con l’omaggio a ‘Nino’ Rota di Lalla Esposito, 14, 15 e 16 dicembre. L’anno si chiude con Roberta Misticone e Marilia Testa che il 28 e 29 dicembre portano in scena ‘Il grande fallo 2.0’. Gennaio vede grandi attrici cimentarsi con grandi autori nelle letture moscatiane per Cristina Donadio, 11, 12 e 13, in ‘Arena Olimpia’ e morantiane per Iaia Forte, il 20, ne ‘L’Isola di Arturo’. Il 18 e 19 gennaio Raffaella Ambrosino riporta in scena un omaggio ad Anna Magnani con ‘Nannarella’, spettacolo dedicato all’intensa attrice romana.

Febbraio, a tinte forti con Adele Pandolfi, 1°, 2 e 3, ne ‘La quinta ora’ di Anna Mazza, in cui protagoniste sono un’insegnate di lettere e la sua lucida follia. Tina Femiano con il ‘Tempo che fu di Scioscia’, 16 e 17. Il mese di marzo propone un confronto serrato e multidimensionale dentro-fuori con ‘Individual’, studio di un cammino interiore alla scoperta di sé con Cecilia Muti, 1°, 2 e 3.

Antonella Morea recita e canta i brani più significativi della sua vita artistica segnata dall’incontro con De Simone, Ruccello, Pazzaglia e Santanelli in ‘Donne…in Canto’, 7 e 8.
Il 9 e 10 ritorna Tina Femiano, assieme a Sabrina D’Aguanno e Sonia Di Gennaro con lo spettacolo ‘Ho’ios eì donna’. Chiude il mese ‘Pregiudizi convergenti’, testo di Domenico Ciruzzi con Antonella Stefanucci nei panni di una donna costretta al rito del colloquio in carcere con il proprio uomo detenuto, finendo intrappolata nella rete fatta di riti e ritmi tipici, della restrizione carceraria, 29, 30 e 31.

I dubbi e le riflessione di una donna kamikaze ferma al centro di un’anonima piazza europea sono il fulcro di ‘Nessuno può fermare la caduta di queste lacrime’, 6 aprile, con Veronica Ragusa regia di Lucio Colli, e fungono da spunto ad un confronto sulla cultura araba al tempo del terrorismo internazionale. Il 27 e 28 Amelia Longobardi si esibisce in ‘Mal-d’-Amlè’. Egle Mazzamuto offre un tributo a Franco Scaldati con ‘Libro Notturno’ l’11 Maggio. In chiusura di stagione, 25 e 26, Patrizia Spinosi interpreta ‘La Bella Adriana’ sorella del grande affabulatore Giambattista Basile con la regia di Mario Brancaccio.

Alla stagione ‘Femminile periodico’ si affiancano inoltre spettacoli extra: il 5 gennaio con ‘Totò Crooner’ di Carmine Borrino che racconta il Principe della Risata più come uomo, che come artista. Il 9 e 10 febbraio Emilio Massa e Nicola Vorelli presentano lo spettacolo ‘Giù Bocs’. Mario Brancaccio propone due confronti con la grande letteratura: il primo fra Čechov e Pirandello nell’opera ‘È pericoloso sporgersi’, 22, 23 e 24 febbraio, con Lello Giulivo e Simona Esposito, il secondo con Mark Twain ne ‘Il Diario di Adamo ed Eva’, 17, 18 e 19 maggio.

La Resistenza è la protagonista di ‘Lontano nella neve. Storie di amore e resistenza’ di Marco Luciano con Marco Intraia, Alessandra Macrì e Veronica Ragusa, 19 e 20 aprile, premiato nel 2016 al concorso ‘Accendi la Resistenza. Storie di donne e di uomini in guerra’, una collaborazione ANPI e ARCI Torino, Teatro Nucleo di Ferrara, MiBACT e Regione Emilia-Romagna.

Conclude questa parte del cartellone, ‘Minotauro’ di Dürrenmatt, 4 e 5 maggio, una produzione Liberi Teatri di Palermo con Dario Ferrari, coregista insieme a Nina Lombardino.

La stagione di Avanposto Numero Zero offre anche una sezione di musica in acustico, una programmazione aperta che vede ai nastri di partenza Maurizio Capone con ‘La Quaternità del caos’ il 29 novembre. Il 17 gennaio Marcello Coleman live, il 15 febbraio Gianni Lamagna con il concerto ‘Del penar d’amore nelle canzoni di Napoli’ e il 18 marzo Mbarka Ben Taleb per citarne solo alcuni.

Ha dichiarato Egidio Carbone Lucifero:

Quando ho fondato l’Avanposto Numero Zero avevo l’idea di creare un’offerta che andasse verso la sperimentazione, e la programmazione di quest’anno aderisce in pieno a questa missione compresa la rassegna ‘Femminile Periodico’.

In merito alla nascita della scuola Bottega C ha poi aggiunto:

La Bottega C è la prima scuola interna dell’Avanposto Numero Zero, evoluzione naturale di anni di studio, che continuano, in un luogo nel quale si sperimentano, mettendoli in scena, l’Essere, la Coscienza e il Vissuto. Una vera e propria antica bottega, perché la sperimentazione non è mai disgiunta dalla tradizione, un luogo di confronto e formazione all’insegna dell’Attore Costitutivo, il pensiero che da vent’anni è la strada maestra, sulla quale ho avuto la fortuna di incontrare tanti compagni di viaggio.

 

Enzo Moscato ed Egidio Carbone Lucifero

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