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A guardia della Loggia del Tempio

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Copritore


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La premessa è fondamentale: quello che andrete a leggere in questo articolo non vuole innescare nessun tipo di polemica, è il solo il frutto di una lunga militanza massonica e della fortuna di aver ricoperto la carica di Copritore interno e di Copritore esterno tantissime volte.

Una precisazione sui luoghi in cui noi Fratelli Massoni ci riuniamo va fatta per capire l’importanza che i Copritori hanno all’interno di tutta la Piramide gerarchica massonica.

Il Tempio della Loggia è rappresentato da due luoghi diversi. Mentre il primo è quello sacro per antonomasia, dove tutte le invocazioni sono fatte al A.G.D.G.A.D.U., la seconda è uno spazio considerato non sacro, più vicino alla sala dei Passi Perduti, dove si può “stare in libertà”.

Il Copritore esterno prende il posto fuori alla porta del Tempio, è armato di spada, tiene lontani gli intrusi e si assicura che i profani che intendono entrarvi siano adeguatamente preparati.

Il Copritore interno siede ad Ovest del Tempio, tra le due colonne, di fronte al Maestro Venerabile, in attesa dei suoi ordini e, grazie a lui, il Tempio viene chiuso “ermeticamente”.

Se il Copritore esterno impedisce agli estranei di entrare, il Copritore interno impedisce ai fratelli di uscire. Le due figure rappresentano una sorta di Guardiano della soglia comune alla Loggia del Tempio e, anticamente, avevano una vera e propria funzione che li impegnava fisicamente: difendevano il Tempio e scacciavano nemici e curiosi.

Quando la Massoneria da “Operativa” è diventata “Speculativa” il ruolo che ogni singolo Fratello ricopre ha assunto un che di filosofico, ivi compreso quello dei Copritori.

Oggi questi ultimi fungono da filtro, tra il disordine e il caos che regnano nel mondo profano e la sacralità e il silenzio del Tempio massonico.

Armato di spada il Copritore esterno non scaccia più curiosi e nemici, ma è diventato una sorta di “osservatore”, che vigila sul Tempio e sui suoi lavori, ma, allo stesso tempo, fa sì che la curiosità del mondo profano non offuschi la sacralità dei Rituali. In pratica è in bilico tra due dimensioni profondamente diverse fra loro.

Spesso assume anche la funzione di Tegolatore, in quanto è chiamato ad assicurarsi della regolarità dei fratelli visitatori: fa domande e si sincera che i segni e i toccamenti siano corretti e rituali.

Non lo fa solo per mantenere quell’alone di segretezza che aleggia attorno alla Massoneria, ma ha questo atteggiamento di protezione e diffidenza affinché nel Tempio non entrino passioni atte a turbarne la quiete.

Il suo incarico è fondamentale sempre, lo è ancora di più durante l’iniziazione e gli aumenti di salario.

Il Copritore interno viene considerato il Guardiano della soglia del Tempio. Spesso viene identificato con il dio Giano Bifronte, quel dio capace di guardare contemporaneamente il mondo profano e il mondo sacro massonico, custode del velo di Iside, anche lui ha il compito di assicurarsi che il caos generato dal mondo profano non penetri nel Tempio.

I Copritori del Tempio sono stati spesso esaltati da pochi, ignorati dai più, bistrattati da molti, in una sola parola sono stati “Sottovalutati”.

Nelle Logge poco numerose spesso queste cariche scomparivano, mentre in quelle numerose si tendeva ad assegnarle ai compagni o comunque a giovani Fratelli, massonicamente acerbi.

Nulla di più sbagliato!

Queste cariche andrebbero conferite a Maestri “anziani” o, meglio ancora, ad un ex Maestro Venerabile. Infatti, la sua maturità massonica gli permetterebbe di poter confluire in una sola “energia” la saggezza e le tre potenze: Bellezza, Forza e Sapienza.

Quest’energia gli consentirebbe di “proteggere” il Tempio da una qualsiasi forma di “attacco” dal mondo profano e, allo stesso tempo, permetterebbe a tutti gli altri Fratelli di poter lavorare in tranquillità e serenità.

In qualsiasi rituale si cerchi, infatti, non si troveranno grosse “battute” pronunciate dai Copritori se non quella in cui, con poche parole, rassicura tutta la Loggia.

Il Copritore Interno si porta vicino alla porta del Tempio, che non apre, batte tre colpi distinti, ai quali risponde il Copritore esterno. Si gira verso il Maestro Venerabile e declama: Maestro Venerabile il Tempio è al Coperto!

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Autore Rosmunda Cristiano

Mi chiamo Rosmunda. Vivo la Vita con Passione. Ho un difetto: sono un Libero Pensatore. Ho un pregio: sono un Libero Pensatore.