La barca che trasportava le armi è partita dall’Iran e ha attraversato acque internazionali lungo una rotta storicamente utilizzata per contrabbandare armi illegalmente ai ribelli sciiti
Il 20 dicembre, le navi della Quinta Flotta degli Stati Uniti hanno sequestrato quasi 1.400 fucili d’assalto AK-47 e 226.600 munizioni da un peschereccio nel Mar Arabico settentrionale.
Mercoledì sera 22 dicembre, una dichiarazione della Marina degli Stati Uniti ha affermato che, durante una ricerca condotta dal personale della Guardia costiera USA, le navi di pattugliamento costiero hanno trovato armi e munizioni illegali che sono state successivamente trasferite per essere esaminate.
La dichiarazione ha rimarcato che la valutazione iniziale indica che la barca ha avuto origine in Iran e ha attraversato acque internazionali lungo una rotta storicamente utilizzata per contrabbandare armi illegalmente agli Houthi nello Yemen.
In essa si indicava che la fornitura, la vendita o il trasferimento diretto o indiretto di armi agli Houthi violano le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e le sanzioni statunitensi. Secondo la dichiarazione, i cinque membri dell’equipaggio della barca si sono identificati come yemeniti.
Il 5 di questo mese, i funzionari statunitensi hanno affermato che una nave da guerra della Marina USA ,nel nord del Mar Arabico, aveva sequestrato un grosso carico di armi su di una barca contenente parti di missili iraniani che erano diretti alle milizie Houthi nello Yemen.
Nel commentare questa notizia, il Ministro dell’Informazione yemenita, Muammar Al-Eryani, ha considerato l’annuncio del sequestro di una nuova spedizione di armi iraniana in viaggio verso la milizia Houthi, come una sfacciata sfida iraniana alla volontà della comunità internazionale.
Al-Eryani ha evidenziato che il continuo contrabbando di armi da parte del regime iraniano alla milizia Houthi è un’estensione della sua ininterrotta aggressione contro lo Yemen dal giorno del colpo di stato del 2014 e ha proseguito nell’attuare la sua agenda distruttiva e il suo progetto di espansione nella regione.
Autore Redazione Arabia Felix
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