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Tutti i nomi – José Saramago

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Tutti i nomiTitolo: Tutti i nomi
Autore: José Saramago
Editore: Einaudi
Anno edizione italiana: 1998
Prima edizione originale: 1997

L’autore. José Saramago è uno scrittore particolare, di quelli che si abbandonano dopo poche pagine o che si amano. Uno stile molto personale. Un linguaggio ricercato. Un uso della punteggiatura originale, con frasi lunghe, a volte molto, da leggere tutto d’un fiato. Ne deriva un ritmo incalzante, asfittico, che però può risultare difficile da seguire. Così come i dialoghi, privi di virgolette, dove bisogna fare molta attenzione per non perdere il filo. Spesso non ci sono nomi, come in questo caso, ed è paradossale che in un romanzo che si chiama Tutti i nomi, ve ne sia uno solo, quello del protagonista, il signor Josè. I personaggi sono individuati dai ruoli per i quali sono chiamati in causa nel libro, in fondo importa solo quello, sono paradigmi e come tali universali. Ed è spietato, Saramago. Verso gli uomini, le loro debolezze e crudeltà. Verso fragilità e paure, che mette a nudo senza riserve o mezzi termini. O dissacrante, al limite della blasfemia, come ne Il Vangelo secondo Gesù Cristo. Le sue storie non sono quasi mai a lieto fine ed anche quando sembra che le cose siano tornate al loro posto, il prezzo da pagare è sempre altissimo ed ha l’effetto di cambiare profondamente le persone. Un’opera, la sua, che va dalla prosa alla poesia, passando per la saggistica, dunque complessa, profonda, che lo ha portato a ricevere nel 1998 il Nobel per la letteratura.

Il libro.Tutti i nomi” è una storia di solitudine. Quella del signor Josè, appunto, un modesto impiegato in una conservatoria generale di una città portoghese non meglio precisata, anche questa senza nome. Un’immensa anagrafe dove sono custoditi i documenti di tutti i cittadini, dalla nascita alla morte. Si tratta di una struttura mostruosa, labirintica, che in qualche modo ricorda il castello di Kafka, tanto oscura che per spostarsi verso le zone più recondite c’è bisogno di legarsi ad una corda per poter ritrovare la strada del ritorno. Anche le atmosfere sono kafkiane, surreali, oniriche, a tratti claustrofobiche. Lo scenario di “Tutti i nomi” è quello di un freddo monumento di burocrazia di cui Josè è solo un ingranaggio. La sua vita  in uno degli appartamenti della conservatoria è fatta di routine, di monotonia. Il protagonista di “Tutti i nomi” ha un solo hobby, quello di raccogliere in un album ritagli di giornali e riviste che fanno riferimento a persone celebri della sua città, arrivando poi ad integrare le schede di ogni personaggio con i dati e i documenti custoditi  nell’anagrafe. Un giorno trova in questa sua collezione un documento di una donna che non conosce, che non è famosa, finito per sbaglio tra gli altri. Il signor José lo vede come un segno del destino. Sente di doverne sapere di più. Comincia a ricostruirne la vita. Poi prende a cercarla. A visitare i posti che sono le tappe della sua esistenza, a parlare con le persone che l’avevano conosciuta, ad annotare in un quaderno tutto quello che fa, ogni nuovo dettaglio che riesce a scoprire. In qualche modo la sua vita cambia. Fa cose che non avrebbe mai immaginato possibili. Più l’intreccio di  “Tutti i nomi” va avanti e più l’interesse del signor Josè verso questa persona mai vista diventa profondo, arrivando a sfiorare l’ossessione. La rivede in ogni donna che potrebbe avere la sua età, quasi tentato di chiedere il nome a chiunque risponda alle caratteristiche ricavate dai pochi dati di cui è in possesso. Vivendo un’ambivalenza tra il desiderio di incontrarla davvero ed il timore di farlo.

Volendo è facile trovare in rete l’epilogo, ma preferiamo non raccontarlo. Leggendo “Tutti i nomi” ci siamo appassionati nel seguire il percorso del signor Josè, le sue speranze, il filo che lo riportava ad una vita che forse non aveva mai vissuto davvero. Ci siamo identificati come si fa quando i personaggi sono così definiti da essere vivi, ben costruiti soprattutto nelle sfumature della personalità, nel flusso di pensiero. Come quando sembrano poter uscire dalle pagine acquisendo una loro fisicità. Non vogliamo privare di queste sensazioni chi decidesse di comprarlo, perché possa assaporare questo libro nella sua pienezza.

Tutti i nomi”  ci ha lasciato tante riflessioni, come forse pochi romanzi sanno fare. E un senso di amaro. Non è sicuramente adatto a chi preferisce storie usa e getta, da dimenticare subito dopo l’ultima pagina, ma piuttosto per chi intende la narrativa come qualcosa che deve restare dentro. E che ci può anche un poco cambiare.

 … perché le vite sono come i quadri, avremo sempre bisogno di guardarle facendo quattro passi indietro, anche se un giorno siamo arrivati a sfiorarne la pelle, a sentirne l’odore, a provarne il gusto.
Tutti i nomi – José Saramago

 

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Autore Pietro Riccio

Pietro Riccio, esperto e docente di comunicazione, marketing ed informatica, giornalista pubblicista, scrittore. Direttore Responsabile del quotidiano online Ex Partibus, ha pubblicato l'opera di narrativa "Eternità diverse", editore Vittorio Pironti, e il saggio "L'infinita metafisica corrispondenza degli opposti", Prospero editore.