Home Lazio Regione Lazio Regione Lazio chiede a Comune Roma rimozione carcasse pesci Tevere

Regione Lazio chiede a Comune Roma rimozione carcasse pesci Tevere

444
Moria pesci nel Tevere a Roma


Download PDF

Alessandri – Caleriani: ‘Comune di Roma responsabile pulizia e decoro lungo alveo e sponde urbane del Tevere’

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa della Regione Lazio.

Dichiarano Mauro Alessandri, Assessore regionale alla Tutela del territorio, e Massimiliano Valeriani, Assessore regionale al Ciclo dei rifiuti:

La Regione Lazio ha inviato una nota all’Amministrazione capitolina con cui viene richiesto un intervento urgente per la rimozione e lo smaltimento delle carcasse dei pesci presenti lungo le sponde del fiume nel tratto urbano del Tevere.

La normativa vigente, infatti, stabilisce – articolo 184, comma 2 del D.L.gs n. 152/2006 e successive modifiche- nel classificare i rifiuti, ricomprende, alla lettera d) “i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d’acqua”.

Quindi è evidente che questo materiale inorganico rientra nella categoria dei rifiuti e la competenza del recupero e dello smaltimento spetta al Comune in cui è stata rinvenuta la moria dei pesci, attraverso l’azienda di gestione dei rifiuti urbani che deve garantire la pulizia e il decoro della città.

Per quanto riguarda invece le competenze della Regione, la normativa nazionale assegna la responsabilità per la gestione di aree fluviali e di pertinenze appartenenti al demanio idrico, di polizia idraulica e controllo territoriale, con l’obiettivo di ridurre il rischio idraulico e di garantire la funzionalità del bacino di competenza regionale.

Pertanto, il Comune di Roma dovrà intervenire tempestivamente con la rimozione, il trasporto e lo smaltimento delle carcasse dei pesci rinvenute sulle sponde del Tevere per tutelare la salute pubblica e scongiurare situazioni di degrado ambientale.

Print Friendly, PDF & Email