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Patria – Lealismo

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Patria - Lealismo


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Patria - Lealismo

Il termine patria ci giunge dal latino patria ed aveva come sottinteso terra. Deriva dall’aggettivo patrius, ovvero paterno, da pater. Stava ad indicare il territorio abitato da un popolo al quale ciascuno dei suoi componenti “sentiva” di appartenere. All’epoca per nascita e per la lingua, appunto, quella del padre.

È a questo che facciamo risalire il fondamento di ius soli?

E, secondariamente con un significato derivato e legato, era la terra a cui apparteneva per tradizione, cultura e storia.

A lungo il concetto di Patria è stato scollegato dall’idea di stato politico o di repubblica.
Al tempo dei Comuni la Patria era il luogo dei commercianti e degli artigiani.
La Terra Patria era il concetto legante che permetteva loro di unirsi, anche attraverso accordi in ambito lavorativo e sociale, e porsi distinti ed in contrapposizione con gli uomini del potere di discendenza d’oltralpe.

Dall’Ottocento, con l’avvento delle contrapposizioni dei poteri politici e dei conflitti, alla Patria è stato dato il significato di luogo dove il cittadino trova libertà dallo straniero.

Ma attenzione, come riportano gli analisti di settore, nell’Enciclopedia Italiana del 1935 la voce “Patria” non esisteva e non c’era neppure nei quattro aggiornamenti stampati in epoca repubblicana dal 1948 al 1992. Sebbene, e giustamente, oggi compaia nei Vocabolari, manca nel ‘Dizionario di Politica’, Bobbio, Matteucci, Pasquino – UTET, in tutte le edizioni dal 2004. Differentemente, compare dal 2016 il termine Patriottismo.

Dai concetti di Patria e Nazione sono state sviluppate le ideologie di Nazionalismo e Patriottismo. Ideologie usate in contrapposizione e/o in confusione a seconda del momento sociopolitico e dell’attore al/del potere dominante.

Questo @ssaggio si tiene fuori dal confronto tra le ideologie –ismo. Il confronto, infatti, che merita un trattato ad hoc.

I peggiori –ismo della Storia hanno utilizzato il termine Patria a Nazione. Ciò con lo scopo di richiamare alla difesa dei confini, all’allontanamento dello straniero e chiedere il suo respingimento anche sulla sua terra. Fino a giustificare, così, il colonialismo ed anche l’occupazione.

Di fatto il richiamo alla Patria è stato sempre e solo quello del luogo di nascita e della lingua.

Questi –ismo potevano mai permettere che la Patria fosse anche sinonimo di Libertà e Democrazia?

Questi –ismo potevano mai permettere che ogni Persona potesse “sentire” di appartenere alla Patria esercitando il proprio diritto di essere ed esistere ed ambire, così, a libere decisioni?

È possibile che la Patria sia quel luogo il cui genius loci permetta alla Persona stessa la possibilità di esprimere e promuovere la sua Personalità?

È possibile che la Patria sia un ambito a cui far riferire le proprie esperienze affettive, morali, politiche, culturali e tradizionali?

È possibile che la Patria sia il terreno che frutti la produzione della propria personalità nel rispetto di quella identicamente propria dell’altro?

Non è forse che quel genius loci non sia altro che quella forma di Stato di Diritto e Democratico che consente alla Persona di identificarlo come sua Patria?

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Autore Alfredo Marinelli

Alfredo Marinelli è Professore di Oncologia presso l’Università Federico II di Napoli, nonché docente e componente del board scientifico dell’Istituto di Psicologia Umanistica Esistenziale “Luigi De Marchi” di Roma. Oltre che di pubblicazioni scientifiche è coautore di testi universitari per Mcgrow Hill et al. È componente del Grande Oriente d’Italia – Massoneria Universale. Profilo ed attività presenti su www.Linkedin.com