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Napoli tra mercato e voglia di riscatto

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Mercato. Da giorni non si parla che di mercato, in particolare di Manolo Gabbiadini. Tranne brutte sorprese – tutti ricordano il caso Gonalons – a gennaio l’attaccante blucerchiato dovrebbe vestire la maglia azzurra.La società partenopea, così, si è decisa, ma solo dopo l’infortunio di Insigne, a ritornare sul mercato per mettere a disposizione di Benitez un esterno di attacco. Per una cifra che si avvicina ai 15 ml e un ingaggio che non dovrebbe superare 1,5 ml, Gabbiadini può essere considerato quasi un affare. Tra l’altro il suo ruolo naturale è il centravanti piuttosto che l’esterno d’attacco, per cui potrebbe essere molto utile anche per far rifiatare Higuaίn. Ma il mercato non si ferma qui, perché nelle ultime ore tanti altri nomi si stanno avvicinando al Napoli, tra cui Mario Suarez, dell’Atletico Madrid, che ha lo stesso agente di Benitez. Pare che De Laurentiis abbia finalmente capito che il salto di qualità della squadra è realizzabile solo con un calciomercato serio. Stupisce però il fatto che la società stia facendo sul serio solamente adesso, quando si rischia di pagare eccessivamente calciatori che in estate si sarebbero potuti portare all’ombra del Vesuvio a costi inferiori. Stupisce anche, però, soprattutto che tra i nomi avvicinati al Napoli non compaia nessun difensore: nonostante la quasi esplosione di Koulibay, al Napoli, considerando l’involuzione di Albiol, un difensore serve come il pane, e lo dimostrano anche le ultime opache prestazioni della difesa contro Cagliari e Sampdoria.

Ma veniamo alla sfida casalinga che domani attende gli azzurri. Dopo il mezzo passo falso della Juventus, fermata sullo 0 – 0 da una buona Fiorentina al Franchi e dopo l’inaspettato pareggio casalingo della Roma, che, sotto di 2 gol nel primo tempo, ha trovato il pareggio solo in pieno recupero, il Napoli ha l’occasione di avvicinarsi alle prime due.  Sulla carta l’Empoli è un avversario semplice per gli azzurri e le statistiche dicono che in trasferta ha raccolto pochissimo punti. Il Napoli non dovrebbe incontrare alcuna difficoltà, eppure in tante occasioni proprio contro le cosiddette piccole il Napoli ha mostrato i suoi limiti e ha lasciato tantissimi punti per strada. Abbiamo ribadito molto spesso che il Napoli non ha solamente limiti di organico – che forse sta cercando di superare muovendosi finalmente sul mercato – ma soprattutto di mentalità.

Inutile cercare alibi per le sconfitte o per i pareggi maturati dall’inizio del campionato. Sarà anche vero che l’arbitro nell’ultimo match contro la Sampdoria a Marassi non ha visto due rigori per il Napoli, ma resta l’amara constatazione che gli azzurri hanno regalato un tempo agli avversari. Contro l’Udinese e il Chievo a inizio stagione sarà andato anche tutto storto, ma contro l’Inter e il Cagliari la vittoria è stata letteralmente gettata al vento per inspiegabili cali di tensione.

Domani il rischio è appunto di sottovalutare l’avversario, che verrà al San Paolo con la consapevolezza che ha poco da perdere. Per il Napoli la strada verso il grande salto di qualità passa attraverso il superamento di questa “sindrome delle piccole”, un limite che sin dall’era Mazzarri tappa le ali al sogno scudetto.

Carmelo Cutolo

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Autore Carmelo Cutolo

Carmelo Cutolo, giornalista pubblicista, dottore di ricerca in Filologia classica, docente di lettere nelle scuole di secondo grado, appassionato di poesia, di ciclismo e di calcio.