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Messaggio per un pollo che si crede un’aquila

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Aquila e pollo


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Asini, tigri, leoni e altri animali

Nel 1995 viene pubblicato in Italia il libro Messaggio per un’aquila che si crede un pollo.

L’autore, Anthony De Mello, muore nel 1987, quando i suoi lavori forse non hanno ancora raggiunto il massimo della popolarità; anzi, alcuni non hanno ancora visto la stampa, per cui sono diffusi postumi.

Lo scrittore di origine indiane alle conoscenze di psicologia unisce delle suggestioni provenienti da spiritualità sia orientali che occidentali, riesce dunque ad elaborare una visione originale.

Il testo è un manuale per la ricerca della consapevolezza, innanzitutto della propria esistenza.

Spiritualità significa risveglio. La maggior parte delle persone, pur non sapendolo, sono addormentate. Sono nate dormendo, vivono dormendo, si sposano dormendo, allevano figli dormendo, muoiono dormendo senza mai svegliarsi. Non arrivano mai a comprendere la bellezza e lo splendore di quella cosa che chiamiamo esistenza umana.
Anthony De Mello – Messaggio per un’aquila che si crede un pollo

Un vero e proprio inno al risveglio.

Un concetto molto diffuso in altri percorsi. Come lo Gnosticismo o la Massoneria, dove troviamo la concezione che in ogni essere vi sia una Scintilla Divina da valorizzare.

Messaggio assolutamente meraviglioso e condivisibile.

Capita, però, che spesso questa scintilla sia molto, molto nascosta.

In un precedente articolo abbiamo ripreso una classificazione del filosofo Valentino che teorizza l’esistenza di tre diversi tipi di uomini, Ilici, Psichici e Pneumatici.

Anche se il nostro discorso non ha intento di affermare la predestinazione, come nella concezione dello gnostico egiziano, tantomeno di stilare una classificazione religiosa.

Non crediamo al caso che tirando un dado assegni chi nasce ad una delle tipologie.

Piuttosto, che possano esserne utilizzate le caratteristiche per indicare diversi livelli di Consapevolezza, da raggiungere nel corso di diverse incarnazioni.

Per quanto ognuno debba ricercare il risveglio, questo è sempre graduale.

Per intenderci, non è possibile che un Ilico possa in una sola vita avere un’evoluzione spirituale tale da renderlo Psichico o addirittura Pneumatico.

Da qualche giorno sul web gira una storiella non attribuita a nessuno. Almeno per il momento.

Quella dell’asino, della tigre e del leone.

L’asino dice alla tigre:

“L’erba è blu”.

La tigre risponde:

“No, l’erba è verde”.

La discussione si riscalda e i due decidono di sottoporla ad un arbitrato e per farlo vanno davanti al leone, il Re della Selva.

Già prima di arrivare alla radura della foresta, dove il leone è seduto sul suo trono, l’asino comincia a gridare:

“Vostra Altezza… Non è vero che l’erba è blu?”

Il leone risponde:

“Vero, l’erba è blu”.

L’asino si avvicina e continua:

“La tigre non è d’accordo con me e mi dà fastidio, per favore, puniscila”.

Il re allora dichiara:

“La tigre sarà punita con quattro anni di silenzio”.

L’asino salta allegramente e prosegue il suo cammino, contento e ripetendo:

“L’erba è blu…”

La tigre accetta la sua punizione, ma prima chiede al leone:

“Perché mi ha punito? Dopo tutto, l’erba è verde”.

Il leone risponde:

“In realtà, l’erba è verde”.

A questo punto la tigre chiede:

“…perché mi punisci?”

Il leone risponde:

“Questo non ha nulla a che vedere con la domanda se l’erba è blu o verde. La punizione è dovuta al fatto che non è possibile che una creatura coraggiosa e intelligente come te perda tempo a litigare con un asino e venga a disturbare me con questa domanda.

Mai perdere tempo in discussioni che non hanno senso…

Ci sono persone che per molte evidenze e prove che presentiamo, non sono nella capacità di comprendere e altre sono accecate dall’ego e l’unica cosa che desiderano è avere ragione anche se non ce l’hanno.

La pace e la tranquillità valgono di più”.

La riportiamo perché in qualche modo i protagonisti rispecchiano la classificazione valentiniana.

L’asino è un Ilico, la tigre uno Psichico, il leone uno Pneumatico.

Ma la possiamo adattare al discorso di De Mello.

L’asino diventa così un pollo, la tigre un’aquila non ancora abbastanza conscia di esserlo, il leone l’aquila che ha completato il risveglio.

Questo ci porta al nocciolo della questione. Spesso il vero problema sono i polli che si credono aquile.

Paradossalmente sono molto più numerosi delle aquile risvegliate.

Si tratta di quello che viene definito come effetto Dunning-Kruger: meno le persone sanno, più credono di sapere.

Meno sanno e più le loro false convinzioni sono radicate in modo incrollabile.

Una delle fortune dei polli è la benevolenza delle aquile.

Che a volte si lasciano trascinare in dispute in cui hanno solo da perdere.

Non rispondere allo stolto secondo la sua follia, che tu non gli abbia a somigliare.
Proverbi, 26-4

Le aquile nei pollai sono come gli albatri sulle navi.

Le Poète est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête et se rit de l’archer;
Exilé sur le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l’empêchent de marcher.
Charles Baudelaire – L’albatros

La benevolenza altre volte si concretizza nel lasciarsi coinvolgere in sodalizi con i polli, che portano a fallimenti inesorabili.

Ci sono due possibili esiti, in questo caso

O l’aquila è costretta a scendere a terra, e torniamo a Baudelaire.

O il pollo si aggrappa all’aquila per volare. Diventa una zavorra che appesantisce l’aquila.

Quando il pollo molla la presa è destinato a schiantarsi.

È quello che capita a chi beneficia di cieli che non gli appartengono, a chi non ha ali adatte a sfidare gli uragani.

Polli trascinati da aquile che si ritrovano in contesti per i quali sono inadeguati.

Per fortuna, però, i bluff non possono ingannare all’infinito.

Prima o poi, il pollo si manifesta nella sua pochezza.

In questi casi il destino possibile è uno solo.

Tornare nel cortile, a saltellare, ripetendo che l’erba è blu.

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Autore Pietro Riccio

Pietro Riccio, esperto e docente di comunicazione, marketing ed informatica, giornalista pubblicista, scrittore. Direttore Responsabile del quotidiano online Ex Partibus, ha pubblicato l'opera di narrativa "Eternità diverse", editore Vittorio Pironti, e il saggio "L'infinita metafisica corrispondenza degli opposti", Prospero editore.