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Lombardia, Commissione Sanità su nuove regole cimiteriali e funerarie

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Commissione Sanità


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Proposta di Risoluzione sulle problematiche degli operatori di radiologia

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

Nuove regole sulla realizzazione degli impianti di cremazione finalizzate a sostenere la lotta all’abusivismo e a tutelare le piccole aziende del settore, con la conferma che la gestione dei cimiteri rimarrà in capo ai Comuni.

È quanto prevede il progetto di legge sui servizi funebri e cimiteriali su cui è cominciata oggi, 16 gennaio, la discussione in Commissione Sanità e che è stato calendarizzato in Aula per la seduta di Consiglio regionale del 19 febbraio.

Finalmente -ha detto il Presidente della Commissione Emanuele Monti, Lega:

Affrontiamo una riforma attesa da anni e in particolare da tutti gli operatori del settore che abbiamo voluto ascoltare nel corso di specifiche audizioni in Commissione. Il nostro obiettivo è di tutelare chi opera nel rispetto delle regole e garantisce la qualità dei servizi.

Il provvedimento è stato illustrato questa mattina, 16 gennaio, dalla relatrice Simona Tironi, Forza Italia, che ha spiegato come il primo obiettivo è quello di aggiornare l’impianto normativo allineandolo ai nuovi modelli organizzativi che hanno visto subentrare le ATS alle ASL e le ASST alle aziende ospedaliere. In particolare si stabilisce che le attività di polizia mortuaria restino in capo alle ATS, mentre le competenze di medicina legale e necroscopica siano attribuite alle ASST.

Inoltre, a seguito dell’adeguamento alle nuove disposizioni di legge, il provvedimento prevede che l’autorizzazione comunale all’esercizio dell’attività funebre venga sostituita dalla segnalazione certificata di inizio attività, SCIA.

Sempre questa mattina in Commissione è stata illustrata anche la proposta di Risoluzione in materia di radiologia e radioprotezione che impegna il Presidente della Giunta regionale Attilio Fontana e l’Assessore al Welfare Giulio Gallera a costituire uno specifico tavolo tecnico di lavoro presso la Direzione generale Welfare per affrontare le problematiche della radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, ed individuare eventuali soluzioni per quanto concerne le competenze della Regione.

Il provvedimento, di cui è relatore il Presidente della Commissione Emanuele Monti e che è stato calendarizzato in Aula per la seduta del 5 febbraio, chiede al Presidente Fontana di attivarsi presso la Conferenza Stato Regioni e il Governo per individuare una soluzione affinché i professionisti potenzialmente equivalenti e coloro che, pur non essendo in possesso dei requisiti richiesti dall’attuale normativa per l’iscrizione al relativo albo, sono entrati e hanno operato in modo lecito e trasparente, non vengano estromessi dal mercato del lavoro e ne sia tutelata la professionalità acquisita per continuare a garantire le loro prestazioni all’interno delle strutture sanitarie e sociosanitarie.

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