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L’Isola che non c’è

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L'Isola che non c'è


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L'Isola che non c'è

L’idea che la relazione tra Ambiente ed Uomo possa, così, identificare un nuovo tipo di Ecologia ha più che un suo fascino. Non tanto per le polemiche tra metodo di lavoro o area scientifica della sociologia o dell’antropologia, ma soprattutto per la costruzione di un ragionamento piuttosto che per la collocazione del risultato derivato in uno degli ambiti accademici.

Infatti, penso che non sia possibile riferirsi all’Uomo Pensante in maniera avulsa dall’Ambiente circostante e dalla sua relazione con esso. L’ambiente circostante, ritengo, sia agente capace di generare una influenza sul modo in cui si esplicano le capacità relazionali dell’Uomo. Agendo anche come variatore della qualità e del portato delle stesse.

Non penso che l’Uomo come Entità avanzata del e nel mondo naturale possa esser considerato in modo a se stante. La sua esistenza non è binomiale solo con le aree in cui riversa il prodotto delle sue azioni, bensì lo è con il Mondo.

È alla luce di ciò che nella visione positiva pensiamo all’ambiente come luogo di espansione. Al tempo stesso, non possiamo chiudere gli occhi su come certi ambienti creati dall’uomo non siano connaturali allo stesso.

È vero, nel corso degli anni molto è migliorato nell’Etica Imprenditoriale. Non come prodotto aziendale ma come miglioramento delle persone. Quelle che con loro stesse hanno migliorato i luoghi ove si lavora, connotandosi così di impegno civile e sociale.

Molti sono oggi i luoghi di lavoro in cui si pensa e si tenta di realizzare servizi orientati alla residenza, al punto tale che anche parte del lavoro si sposta verso la residenza.

L’ambizione è quella di un ambiente dove si possa più facilmente realizzare una buona vita. Sono questi spazi, in cui il tempo ha una funzione vitale, che si ergono all’Ambiente in cui vivere una buona vita. È questo l’ambiente in cui esserci, esprimerci ed operare. Ambiente in cui si radunano le proprie ambizioni, in cui ci si raduna, ed in cui si esercita il condurre, in una parola l’agéirein. In un Ambiente che è l’agorà.

Ma tutto ciò, pur esistendo e senza accadere occasionalmente, rimane per troppi l’Isola che non c’è.

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Autore Alfredo Marinelli

Alfredo Marinelli è Professore di Oncologia presso l’Università Federico II di Napoli, nonché docente e componente del board scientifico dell’Istituto di Psicologia Umanistica Esistenziale “Luigi De Marchi” di Roma. Oltre che di pubblicazioni scientifiche è coautore di testi universitari per Mcgrow Hill et al. È componente del Grande Oriente d’Italia – Massoneria Universale. Profilo ed attività presenti su www.Linkedin.com