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Il Primo Sorvegliante, colui che traghetta

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Livella - Primo Sorvegliante


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Passato lo stupore che mi ha accompagnata quasi per tutto il periodo in cui sono stata un apprendista, nel passare dalla Perpendicolare alla Livella, diventando quindi un “Compagno”, sono stata affidata alle cure del Primo Sorvegliante.
All’epoca, massonicamente giovane e inesperta, avevo soggezione di queste cariche, anche perché allora erano ricoperte da distinti e maturi signori e quindi al rispetto nei confronti del Tempio si aggiungeva anche quello per le persone, per i miei Fratelli.

Ricordo come se fosse ieri quelle tornate, dal mio scanno avevo la possibilità di osservare la parte del Tempio in cui vi era la colonna dorica, con una maestosa statua di Ercole, sotto la quale prendeva posto il Primo Sorvegliante, colui che ha la responsabilità dell’affinamento della pietra grezza, dell’andamento regolare dei lavori della Loggia e della “formazione” dei Compagni.

Il gioiello che pende dal collare del Primo Sorvegliante è la Livella, complementare al filo di piombo, ma, allo stesso tempo, strumento più che completo, in quanto munito di capacità di impiego sia orizzontale che verticale per indicare la giusta via da una prospettiva orizzontale e, quindi, perpendicolare rispetto al filo.

Il suo compito è proprio quello di controllare che la pietra già levigata, posta in opera per la costruzione delle pareti del Tempio, abbia dei requisiti di “equilibrio” fondamentali affinché questa “parete in costruzione” qualsiasi altezza raggiunga, rimanga sempre in piedi ad offrire la maggior resistenza possibile ad eventuali aggressioni esterne.

Allo stesso tempo, il suo dovere è quello di accertarsi che “ogni Fratello” si incontri sulla Livella, a sottolineare che il principio dell’uguaglianza venga sempre rispettato ed onorato.

“Incontrarsi sulla livella e separarsi sulla squadra”, un monito per ricordarci sempre che in Loggia ci si ritrova senza tener conto delle differenze economiche, religiose e culturali.

Il Primo Sorvegliante, dall’alto della sua colonna, pone la Loggia sotto la sua tutela: egli non solo prende il posto del Maestro Venerabile in caso questi mancasse, ma sovraintende ai lavori fino al loro termine, “paga gli operai” e li rimanda a casa “contenti e soddisfatti”.

È di fatto il secondo punto di riferimento all’interno della Loggia, si adopera per istruire i Compagni, li esorta a lavorare, ad approfondire i misteri della nostra tradizione.

I suoi insegnamenti rappresentano quel frammento di conoscenza che conferisce forza di convinzione alla realizzazione dell’opera.

Mentre il Maestro Venerabile ordina il lavoro, il Primo Sorvegliante si adopera affinché si compia.

In questo preciso momento ad ogni Maestro che legge queste righe sarà venuto alla mente il suo Primo Sorvegliante, colui che lo ha “traghettato” dall’una all’altra colonna, colui che lo ha fatto diventare Maestro.

L’apprendista, mediante l’introspezione, è invitato a rispondere alla domanda “chi sono?”, mentre il compagno, con l’aiuto della livella, e, dunque, del Primo Sorvegliante, viene indotto a chiedersi “dove sono e dove vado?” Viene messo sulla retta via, quella che lo renderà un Maestro nel Tempio, ma soprattutto nella vita profana.

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Autore Rosmunda Cristiano

Mi chiamo Rosmunda. Vivo la Vita con Passione. Ho un difetto: sono un Libero Pensatore. Ho un pregio: sono un Libero Pensatore.