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Coronavirus: Emirati aprono città umanitaria per evacuati Hubei

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Lo spiega l’Ambasciatore a Roma al Shamsi

Gli Emirati Arabi Uniti hanno dato il via ad una nuova iniziativa di carattere umanitario per contrastare il diffondersi del Coronavirus, dando vita ad un luogo per la quarantena delle persone evacuate dalla provincia cinese di Hubei.

Secondo quanto ha spiegato l’Ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti in Italia, Omar Obaid Alshamsi, ad Agenzia Nova, lo sceicco Mohamed bin Zayed, erede al trono di Abu Dhabi ha lanciato l’iniziativa Gli Emirati patria dell’umanità.

Alla luce della diffusione del nuovo Coronavirus in tutto il mondo, è stata presa l’iniziativa di evacuare centinaia di cittadini di alcuni paesi arabi e islamici dalla provincia cinese di Hubei per portarli negli Emirati dove saranno ospitati nella Città umanitaria per condurre i necessari esami medici e fornire loro tutte le cure necessarie. La novità riguarda il fatto che Emirati Arabi Uniti si caricano della responsabilità di cittadini stranieri.

Ambasciatore Emirati Arabi a Roma

Gli Emirati si basano sui concetti di fratellanza, solidarietà e coesione umana senza condizioni e limiti e questa è solo una delle tante voci di applicazione dei valori di tolleranza e uguaglianza come stile di vita e cultura che distingue il popolo emiratino.

Ad esempio, gli Emirati Arabi Uniti sono il primo paese al mondo nelle donazioni umanitarie rispetto al prodotto nazionale lordo, PIL. L’assistenza umanitaria fornita dagli Emirati non è correlata agli orientamenti politici dei paesi che ne beneficiano, né alla posizione geografica, razza, colore, confessione o religione, ma tiene conto solo l’aspetto umanitario rappresentato dai bisogni della popolazione.

Dall’inizio della crisi del Coronavirus, Abu Dhabi ha adottato tutte le misure necessarie per limitare la diffusione della malattia in conformità ai più alti standard di sicurezza globali raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in materia di prevenzione, per garantire la sicurezza di tutti i residenti nel paese.

Tutti i punti di frontiera sono dotati di scanner termici per rilevare la temperatura a tutti i viaggiatori. Rispetto invece alla sua diffusione nel mondo, gli Emirati hanno offerto le proprie capacità e assistenza a molti paesi amici che hanno visto la deflagrazione della malattia, tra cui l’Italia, infatti lo Sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan, Principe ereditario di Abu Dhabi e Vicecomandante supremo delle forze armate, ha fatto una telefonata al primo Ministro italiano Giuseppe Conte lo scorso 3 marzo, per essere informato sugli sforzi dell’Italia nell’affrontare la diffusione del virus, e gli ha assicurato la disponibilità degli Emirati Arabi Uniti a fornire supporto e contribuito.

Al Nahyan ha inoltre sentito altre personalità in questo senso, come con Bill Gates, co Presidente della Bill and Melinda Gates Foundation per discutere i modi per migliorare la cooperazione nella sanità e controllo delle malattie e epidemie.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.