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Consiglio Lombardia: mozioni approvate nella seduta 12 marzo 2024

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Consiglio regionale Lombardia


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La sintesi delle mozioni

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.

Nel corso della seduta odierna di Consiglio regionale sono state approvate cinque mozioni: di seguito la sintesi.

Interventi urgenti per i pendolari della tratta ferroviaria Codogno – Cremona – Mantova

Il Consiglio regionale impegna la Giunta a garantire la continuità del servizio ferro-gomma nel tratto da Bozzolo a Mantova, limitando i disagi provocati dal cantiere sulla tratta ferroviaria Codogno – Cremona – Mantova.

Lo chiede la mozione, con primo firmatario Marcello Ventura, Fratelli d’Italia, approvata dall’Aula con 53 voti favorevoli e 8 astenuti.
Il testo, accogliendo un emendamento presentato da Matteo Piloni, PD, prevede anche la possibilità di individuare collegamenti ferroviari alternativi da affiancare a quelli garantiti dal servizio sostitutivo di autobus entrato in funzione lo scorso 14 gennaio.

Infine, si sollecita anche la possibilità di attivare sconti su biglietti e abbonamenti per i pendolari.

La prima fase del cantiere prevede il raddoppio della tratta tra Piadena e Mantova per circa 34 chilometri e per un investimento di 470 milioni di euro. Questa prima tranche di lavori dovrebbe concludersi entro il 2026, mentre l’intera tratta Codogno – Cremona – Mantova sarà completata tra il 2029 e il 2030.

Marcello Ventura ha commentato:

Si tratta di interventi importati su una linea ferroviaria strategica in un’area del territorio lombardo che mostra un evidente divario infrastrutturale tra Cremona e Mantova.

Il progetto, anche grazie all’eliminazione dei passaggi a livello pubblici e privati, consentirà di ridurre i tempi di percorrenza tra Milano e Mantova, creando le condizioni per una maggiore regolarità e frequenza delle corse che passeranno da 4 a 10 treni l’ora.

Però, in questa fase di interruzione del servizio ferroviario, l’integrazione ferro – gomma deve essere centrale per soddisfare le esigenze di lavoratori, studenti, pendolari.

A tal fine va costantemente monitorato l’andamento dei flussi dei passeggeri, sia in ordine alla sincronia dei trasbordi che all’efficienza del trasporto ferroviario nella parte sud-orientale lombarda.

Paola Bulbarelli, Fratelli d’Italia, ha avanzato due proposte su sollecitazione degli stessi pendolari:

La prima: l’attivazione di un collegamento sostitutivo diretto in autobus Mantova – Milano – Mantova.

La seconda, invece, consiste nella possibilità di prevedere un percorso ferroviario alternativo su Mantova – Verona, più veloce ed efficiente e nell’opportunità di valutare con Trenord e Trenitalia degli accordi per un pacchetto calmierato nel caso dell’attivazione del cosiddetto ‘bypass di Peschiera del Garda’ sull’alta velocità.

Paola Pollini, Movimento 5 Stelle, ha definito il raddoppio della tratta ferroviaria Codogno – Cremona – Mantova

un progetto morto in partenza perché fortemente condizionato da quello dell’Autostrada regionale Cremona – Mantova che limita lo sviluppo della linea ferroviaria aumentando i tempi e i costi del raddoppio.

L’Aula ha respinto l’emendamento presentato dal Consigliere regionale Marco Carra, PD, con cui si chiedeva un collegamento diretto Mantova – Bozzolo, la soppressione della fermata di San Michele in Bosco e l’attivazione di un collegamento Mantova – Milano via Verona.

Delocalizzazione Motorizzazione Civile Lecco

Scongiurare il trasferimento della Motorizzazione Civile di Lecco a Como, valutando soluzioni alternative sul territorio per continuare a garantire risposte efficaci e concrete alle esigenze di cittadini e imprese.

È stata approvata all’unanimità la mozione presentata da Giacomo Zamperini, FdI, che chiede alla Giunta di agire per difendere gli interessi del territorio, collaborando con gli enti locali e dialogando coi Ministeri competenti e l’Agenzia del Demanio, per definire soluzioni idonee per evitare la delocalizzazione degli uffici della Motorizzazione Civile di Lecco.

Il primo firmatario Giacomo Zamperini ha detto:

La popolazione lecchese rischia di perdere un servizio essenziale e la questione va affrontata in sinergia con tutte le Istituzioni.

Perdere la motorizzazione, significherebbe fare un passo indietro nei confronti dei cittadini e delle imprese anche per i danni che provocherebbe, in termini di tempi e costi, raggiungere la stessa sede a Como. Bisogna percorrere altre strade.

Anche Gian Mario Fragomeli, PD, chiede di ‘mettere una pezza’ proponendo di affrontare il tema all’interno del Tavolo per la competitività e lo sviluppo della provincia di Lecco:

È necessario trovare una soluzione per mantenere questo importante presidio nel luogo dove si trova o spostarlo in uno diverso, altrettanto idoneo: alla Motorizzazione servono spazi modesti e contenuti e non si può pensare che l’unica soluzione sia quella di trasferire la sede fuori dalla provincia.

Jacopo Dozio, FI, ha aggiunto:

È un servizio rilevante che deve operare al fianco dei cittadini in modo concreto e rapido e non è accettabile il trasferimento.

Prima del voto in Aula, è intervenuto anche il Sottosegretario Mauro Piazza che ha spiegato:

Pur essendo questo tema di competenza dello Stato, non ci siamo sottratti al confronto e ci siamo fatti parte attiva.

Non abbiamo a disposizione spazi presso gli Uffici Territoriali regionali, UTR.

Abbiamo chiesto disponibilità di spazi alla Camera di Commercio, alle associazioni di categoria e agli enti locali, quanto meno per mantenere un ‘front office’ e un’aula didattica per l’espletamento degli esami della patente.

Ad oggi, però, le risposte non sono state positive e dunque non ci sono soluzioni in vista.

Sostegno alle Forze dell’ordine e alla libertà di manifestare in modo civile

È stata approvata a maggioranza dal Consiglio regionale la mozione presentata dal gruppo consiliare della Lega che esprime ‘massima solidarietà’ a tutte le Forze dell’ordine e

massimo sostegno al lavoro che quotidianamente svolgono a garanzia della libertà dei cittadini.

Illustrato in Aula da Davide Caparini, il documento formula

ferma condanna a chi, snaturando i principi democratici, confonde la libertà di esprimere il proprio pensiero col diritto di impedire agli altri di esprimerlo.

Il testo, come precisato nelle premesse, prende spunto dai recenti episodi accaduti a Pisa, a Torino, a Milano, alle manifestazioni che

hanno violato o cercato di violare i limiti consentiti dalla autorizzazioni date dalle Questure

e che sono degenerate in azioni finalizzate a produrre danni a beni pubblici e privati.

Vengono inoltre citate le occupazioni studentesche

che hanno impedito a professori e studenti di accedere alle scuole

e la

contromanifestazione in via Padova a Milano che ha cercato di impedire

la presentazione del libro ‘Mai sottomessi, cronache dell’islamizzazione dell’Europa’ dell’europarlamentare Silvia Sardone.

Dopo una lunga e vivace discussione, nel corso della quale sono intervenuti Consiglieri di tutti i gruppi e l’Assessore Romano la Russa, e durante la quale il Consigliere Nicola Di Marco, M5S, è stato espulso dall’Aula avendo preso posto ‘per protesta’ sui banchi della Giunta, su richiesta della Consigliera Carmela Rozza, PD, il Consiglio regionale si è espresso con voto segreto: i voti a favore sono risultati 43 e quelli contrari 26.

Accesso prioritario delle persone con disabilità presso le strutture ospedaliere lombarde

Approvata la mozione presentata dai gruppi di minoranza, primo firmatario Luca Paladini del Patto Civico, per garantire l’accesso prioritario persone con disabilità non visibili presso le strutture ospedaliere lombarde.

Il documento impegna la Giunta ad avviare una ricognizione per verificare le procedure applicate presso le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate al fine di garantire l’accesso, prioritario, di pari dignità ai servizi e alle cure ai pazienti con disabilità.

Nelle more della ricognizione di cui sopra, impegna la Giunta a provvedere anche, compatibilmente con le risorse umane disponibili, affinché venga completato il lavoro già in corso di predisposizione, presso i punti di accesso delle strutture sanitarie, di uno sportello dedicato/prioritario, adeguatamente segnalato, a disposizione delle persone che si presentano con attestazione della condizione di invalidità ovvero di fragilità come gli anziani over 70.

Esenzione pagamento sanzioni ticket sanitari

Via libera infine in Consiglio regionale anche alla mozione illustrata da Miriam Cominelli, PD, con cui si chiede alla Giunta di assumere iniziative finalizzate ad estendere a tutto l’anno 2024 le agevolazioni previste dall’art.9 della legge regionale n. 33/2022 per i ticket sanitari, evitando di irrogare sanzioni alle categorie come i pensionati e i disoccupati che non compilano in modo corretto la dichiarazione di esenzione.

Talvolta, infatti, si è stati in presenza di richieste di esenzioni compilate in modo non corretto e quindi multate dalle ATS, ma la cui compilazione errata è stata però frutto di disguidi o fraintendimenti.

Regione Lombardia intende pertanto intervenire per sanare questa situazione permettendo a queste persone di non pagare le sanzioni e di mettersi in regola con il solo pagamento del ticket.

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