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‘Colloquio notturno con un uomo disprezzato’ al Teatro Garage

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'Colloquio notturno con un uomo disprezzato'


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In scena dal 14 al 15 maggio a Genova

Riceviamo e pubblichiamo.

Debutta il 14 maggio ore 21:00, con replica domenica 15 maggio ore 19:00, al Teatro Garage – Sala Diana di Genova, ‘Colloquio notturno con un uomo disprezzato’ di Friedrich Dürrenmatt con la regia di Emanuela Rolla.

Il testo di Friedrich Dürrenmatt è un piccolo capolavoro e nasce come radiodramma, un teatro di voci, parole importanti e significative da appunto ascoltare e che prendono corpo in questo allestimento teatrale, per far emergere il significato indiscusso dell’opera: una riflessione importante di grande forza civile.

C’è un arte, con la quale volenti o nolenti ciascuno di noi si confronta, e questa è – così come la definisce uno dei protagonisti del radiodramma di Durrenmatt – ‘l’arte di morire’.

‘Colloquio notturno con un uomo disprezzato’ è appunto uno dei ‘Radiodrammi’ di Friedrich Dürrenmatt.

La storia è centrata sull’incontro – scontro fra due uomini – il boia e la sua vittima – che si confrontano dialogando intorno al demone del potere tiranno che si erige a Salvatore e Carnefice nello stesso tempo, che può si, con la sua ferocia, cancellare i corpi, la carne, ma senza riuscire a soffocare lo spirito degli uomini umili.

L’arte di morire forse ha a che fare con il significato e valore che si attribuisce alla vita. Forse quel momento, che nella maniera più meritocratica ci rende veramente tutti uguali senza distinzione alcuna, è fondamentale per poter dare valore a tutta la vita trascorsa.

Non è forse vero che il modo in cui si va incontro alla morte racconta il modo in cui si è vissuto? Forse permette di capire chi siamo un pochino di più?

Il testo denso, profondo, attuale più che mai, permette di fare un attenta analisi della società, con tutta la liricità che le parole dell’autore sanno donare all’ascoltatore e allo spettatore.

I temi che Dürrenmatt affronta in questo testo sono principalmente il significato del potere e la meschinità che è celata dietro la facciata perbenista della società.

In scena due uomini, il boia e lo scrittore, interpretati da Roberto Zicari e Valter Rebaudo, entrambi vittime, anche se in maniera diversa, di un sistema spesso fallace, di uno stato capace di trasformare la menzogna in verità credibile, dove l’ignoranza del popolo è il terreno ideale nel quale uno stato può agire perché la paura è un sentimento umano, ma è triste quando viene usata dai poteri per poter governare.

L’allestimento scenico curato da Luca Maschi realizza la visione registica di giocare con il chiaro – scuro delle luci per dare vita a un piccolo mondo di oggetti reali e scelti con cura per riprodurre il mondo dello scrittore.

Lo spazio sul quale si muoveranno gli interpreti sarà una sezione ancora più stretta del palcoscenico, come se da una porta si aprisse uno sguardo su uno spaccato di vissuto.

E in questo spazio si muovono misuratamente il boia e lo scrittore, a tratti vittime e a tratti carnefici l’uno su l’altro, in un colloquio che rivela tutta la fragilità dell’essere umano riuscendo a scardinare i ruoli e alla fine all’ascoltatore/spettatore rimane semplicemente l’uomo.

Biglietti:
€14,00 intero / €11,00 ridotto

Info e prevendite:
Ufficio Teatro Garage
via Repetto 18 r canc. tel. 010-511447
mercoledì ore 15:00 – 18:00, giovedì ore 17:00 – 20.00, venerdì ore 11:00 – 14:00
online: www.happyticket.it
Biglietteria alla Sala Diana da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli-

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