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Sahara: i Paesi Bassi sostengono piano Marocco

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Preso in considerazione il piano di autonomia della regione di Rabat come serio e credibile

Mercoledì 11 maggio, i Paesi Bassi hanno preso in considerazione il piano di autonomia, presentato nel 2007 dal Marocco, come “un contributo serio e credibile al processo politico guidato dall’ONU” per trovare una soluzione alla questione del Sahara.Attraverso questa nuova posizione, espressa nel comunicato stampa congiunto pubblicato dopo i colloqui tra il Ministro degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e marocchini residenti all’estero, Nasser Bourita e la sua controparte Olandese, Wopke Hoekstra, i Paesi Bassi sono entrati chiaramente nella dinamica internazionale di sostegno al piano di autonomia del Marocco definitivamente sull’artificiosa contesa intorno alla marocchinità del Sahara.

La nuova posizione de L’Aia arriva così sulla scia del sostegno espresso a favore di Stati Uniti, Germania, Spagna o addirittura Filippine all’iniziativa di autonomia presentata dal Marocco nel 2007 come l’unica base per la risoluzione di questa controversia.

Nel comunicato congiunto, che sanciva i colloqui Bourita – Hoekstra, i Paesi Bassi e il Marocco hanno ribadito il loro sostegno all’inviato personale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per il Sahara, Staffan de Mistura, e ai suoi sforzi per perseguire “un processo politico volto al raggiungimento di una soluzione politica giusto, sostenibile e reciprocamente accettabile”, in conformità con le deliberazioni del Consiglio di Sicurezza e finalità e principi della Carta delle Nazioni Unite.

L’incontro di Bourita con il capo della diplomazia olandese ha avuto luogo il 10 maggio a Marrakech a margine della riunione ministeriale della Coalizione mondiale anti-Daesh.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.