Home Rubriche Napoli nel Cinema A Cannes la versione restaurata di ‘Pasqualino Settebellezze’

A Cannes la versione restaurata di ‘Pasqualino Settebellezze’

3329


Download PDF

Lina Wertmüller e Giancarlo Giannini al Festival di Cannes per il “nuovo” ‘Pasqualino Settebellezze’

La versione restaurata di ‘Pasqualino Settebellezze, film – culto realizzato da Lina Wertmüller nel 1975, sarà presentata ufficialmente mercoledì 22 maggio 2019 al festival di Cannes. La proiezione avverrà alle ore 20:00, nella Sala Buñuel del Palais, all’interno della sezione Cannes Classics, alla presenza della regista Lina Wertmüller e del protagonista maschile Giancarlo Giannini.

Il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale ha curato, grazie all’impegno economico di Genoma Films, il restauro del film diretto nel 1975 da Lina Wertmüller – ‘Mimì metallurgico ferito nell’onore’, ‘Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto’ – e interpretato da Giancarlo Giannini, Fernando Rey, Elena Fiore, con le musiche originali di Enzo Jannacci.

Un film – culto candidato agli Oscar e ai Golden Globes

Pasqualino Settebellezze ottenne una candidatura ai Golden Globes e quattro candidature all’Oscar – tra cui quella come miglior regista, prima volta in assoluto nella storia dell’Academy per una donna. Il film è un’apologia intelligente e feroce dell’arte di arrangiarsi e sopravvivere ad ogni costo, tipica della cultura partenopea nei momenti di estrema difficoltà come durante la seconda guerra mondiale: Giancarlo Giannini è l’indimenticabile guappo che nella Napoli del 1936 uccide il seduttore di una delle sue sette, brutte sorelle, da qui il suo soprannome, viene rinchiuso in un manicomio criminale da cui esce come volontario di guerra per finire in un lager tedesco e diventare kapò.

Portare a nuova vita i film che hanno fatto la Storia del Cinema italiano: l’impegno di CSC-Cineteca Nazionale

Il restauro è stato realizzato dal CSC – Cineteca Nazionale a partire dai negativi immagine e suono originali su pellicola 35mm, messi a disposizione da RTI Mediaset in collaborazione con Infinity. Le lavorazioni, curate dalla Cineteca Nazionale, si sono avvalse della collaborazione di Federico Savina e Giuseppe Damato per il restauro della colonna sonora e sono state effettuate dal laboratorio Cinema Communications di Roma.

Il restauro è stato possibile grazie all’impegno economico della Genoma Films di Paolo Rossi Pisu, che nel 2018 ha già realizzato il restauro, sempre con il CSC, di Italiani Brava Gente di Giuseppe de Santis, primi in Italia a utilizzare il Bonus Arte, e con il contributo di Deisa Ebano Calzanetto.

A proposito del lavoro fatto per portare il film a nuova vita Daniela Currò, conservatrice della Cineteca Nazionale, ha dichiarato:

Con il restauro di ‘Pasqualino Settebellezze la Cineteca Nazionale non solo porta avanti il proprio compito istituzionale di restaurare e diffondere il patrimonio cinematografico italiano, ma continua anche su un progetto che da qualche tempo ci vede impegnati in prima linea sul cinema delle donne e che ci ha già visto al lavoro, ad esempio, su ‘Il portiere di notte’ di Liliana Cavani e sui film della pioniera del cinema Elvira Notari, prima donna regista italiana.

Lina Wertmüller è la prima donna di sempre candidata all’Oscar per la miglior regia e con questo restauro vogliamo celebrare lei e la genialità delle donne italiane. Ringrazio il Festival di Cannes per offrirci questa bellissima cornice.

Paolo Rossi Pisu, della Genoma Films, entusiasta ha commentato:

Dopo la felice esperienza del restauro di ‘Italiani Brava Gente’, continuiamo ad investire nella cultura perché è nostra intenzione utilizzare le risorse nostre e di aziende terze nella perpetuazione e conservazione dell’arte ed è per questo che siamo felicissimi di collaborare con la Cineteca Nazionale e molto orgogliosi di essere stati invitati con questo restauro nella prestigiosissima cornice del Festival di Cannes.

Print Friendly, PDF & Email

Autore Paco De Renzis

Nato tra le braccia di Partenope e cresciuto alle falde del Vesuvio, inguaribile cinefilo dalla tenera età… per "colpa" delle visioni premature de 'Il Padrino' e della 'Trilogia del Dollaro' di Sergio Leone. Indole e animo partenopeo lo rendono fiero conterraneo di Totò e Troisi come di Francesco Rosi e Paolo Sorrentino. L’unico film che ancora detiene il record per averlo fatto addormentare al cinema è 'Il Signore degli Anelli', ma Tolkien comparendogli in sogno lo ha già perdonato dicendogli che per sua fortuna lui è morto molto tempo prima di vederlo. Da quando scrive della Settima Arte ha come missione la diffusione dei film del passato e "spingere" la gente ad andare al Cinema stimolandone la curiosità attraverso i suoi articoli… ma visto i dati sconfortanti degli incassi negli ultimi anni pare il suo impegno stia avendo esattamente l’effetto contrario. Incurante della povertà dei botteghini, vagamente preoccupato per le sue tasche vuote, imperterrito continua la missione da giornalista pubblicista.