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Yemen: ONU condanna assalto Houthi Ambasciata USA

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Il Consiglio di sicurezza chiede agli Houthi di rilasciare i detenuti dell’Ambasciata americana a Sana’a

Il 18 novembre il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha criticato, con estremo rigore, l’assalto alla sede dell’Ambasciata degli Stati Uniti in Yemen da parte della milizia Houthi, braccio armato iraniano nel Paese, e l’arresto di decine di dipendenti locali della sede diplomatica.

In un comunicato, i membri del Consiglio di sicurezza hanno condannato con massima fermezza il recente attacco, da parte degli Houthi, del complesso precedentemente utilizzato come Ambasciata statunitense a Sana’a, durante il quale decine di dipendenti locali sono stati arrestati.

I Paesi membri del Consiglio di sicurezza hanno chiesto il ritiro immediato di tutti gli elementi Houthi dal compound e il rilascio immediato e sicuro di coloro che sono ancora in detenzione.

I membri del Consiglio di Sicurezza hanno ricordato i principi fondamentali sanciti dalla Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche del 1961 e dalla Convenzione di Vienna sulle relazioni consolari del 1963, in particolare il divieto di intrusione nei beni diplomatici, nonché l’inviolabilità dei locali della missione e la loro immunità dalle perquisizioni, sequestro o esecuzione.

Hanno infine sottolineato, in modo specifico, che i locali della missione diplomatica temporaneamente richiamata, insieme ai suoi beni e archivi, devono essere rispettati e protetti.

La milizia Houthi aveva preso d’assalto il complesso dell’Ambasciata americana in Sheraton Street nella capitale, Sana’a, in concomitanza con il rapimento di un certo numero di dipendenti locali e guardie della sede diplomatica.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.