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Yemen: Al-Eryani: Iran ci inonda di armi e droga

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Il ministro dell’Informazione yemenita, Muammar Al-Eryani, ha annunciato il sequestro di un nuovo carico di stupefacenti diretto ai ribelli Houthi

Il ministro dell’Informazione yemenita, Muammar Al-Eryani, ha annunciato che le forze navali nel porto di Hadibo, nel governatorato di Socotra, in coordinamento con i servizi di sicurezza e intelligence del governo legittimo yemenita, sono riuscite a sequestrare una nave iraniana che trasportava sostanze stupefacenti.

Il carico era destinato alla milizia terroristica Houthi, e questo conferma le continue spedizioni di armi, droni e droga da parte del regime iraniano verso le terre yemenite .Al-Eryani il 12 novembre ha dichiarato  all’agenzia di stampa yemenita “Saba” che negli ultimi anni numerosi sono le navi e marinai iraniani coinvolti nel traffico di droga fermati. Le sostanze stupefacenti sono la principale fonte di finanziamento per le loro milizie nella regione, compresi gli Hezbollah libanesi e gli Houthi, oltre che per attirare i giovani a compiere attività terroristiche e per distruggere energie e persone nei paesi obiettivo del regime iraniano.

La comunità internazionale, le Nazioni Unite, i membri permanenti del Consiglio di sicurezza e gli inviati delle Nazioni Unite e degli Stati Uniti hanno chiesto una posizione chiara sull’interferenza iraniana negli affari yemeniti e sul suo continuo contrabbando di armi e droga in flagrante violazione delle leggi e degli statuti internazionali e Risoluzioni del Consiglio di sicurezza relative alla crisi yemenita.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.