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‘Vite parallele’ in scena al Teatro Furio Camillo

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Alessio Chiodini


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Con la partecipazione straordinaria di Alessio Chiodini, intervistato in esclusiva da ExPartibus

Dal 14 al 17 aprile 2016 il Teatro Furio Camillo di Roma vede in scena “Vite parallele”, una produzione TeatroSenzaTempo – Produzioni Spettacoli Teatrali, scritto e diretto da Antonio Nobili, da un’idea di Simone Guarany, con Marco Giustini, Simone Guarany, Lucia Rossi, Cristina Frioni, Francesca Antonucci, Raffaella Camarda, Anita Ivanova e con la partecipazione straordinaria di Alessio Chiodini nel ruolo del Valerio. Assistente alla regia Matteo Maria Dragoni, Ufficio Stampa MFP, Audio Alessandro Ferrara, Trucco Virginia Menendez, Scenografia e Costumi TsT Produzioni Spettacoli Teatrali.

Il sottotitolo della pièce, “Destini che si incrociano sotto la spada impietosa della SLA” introduce già in modo chiaro quella che è la tematica centrale.

Esistenze che sembrerebbero non doversi toccare si sfiorano, si incrociano, si sovrappongono quasi, nel filo conduttore della malattia.

Le loro vite, di giovani, di ragazzi, come molti di voi che vedo, seppure a distanza, seppure ignorandosi l’un l’altra, procedevano parallele, spinte dallo stesso vento, quello che spinge le giovani anime ambiziose, che si incontrano… parallele, di nuovo, ma stavolta distese, orizzontali nel letto di un ospedale.

La citazione dall’opera è emblematica di tutta la tragicità di una drammaturgia, pervasa da una costante: il dolore.
Due giovani che entrano in contatto proprio in occasione della malattia, la SLA, appunto, che li segna nel fisico e nello spirito, in un continuo compromesso tra vita e morte.

La tematica, già di per sé delicata, vede la sovrapposizione di un altro topic scottante, quello dell’eutanasia, tra la volontà di vivere fino in fondo, nonostante tutto, e la scelta di porre fine alla propria esistenza quando ancora si pensa di conservare residui di umanità, brandelli di dignità.

Posizioni anche queste parallele, ma ugualmente tormentate, in ogni caso da rispettare, nell’assoluto diritto dell’individuo di autodeterminare il proprio destino, anche di fronte a decisioni e situazioni estreme.

Un testo, dunque, tormentato, che suscita emozioni profonde, che inevitabilmente porta a riflettere.

Per avere maggiori dettagli sull’opera abbiamo contattato Alessio Chiodini che, nonostante i numerosi impegni, non si è sottratto alle nostre domande. Che idea si è fatto delle decisioni “parallele” dei due protagonisti, gli abbiamo chiesto.

Quello che siamo andati a trattare è un tema molto delicato, sono situazioni che per far sì che un individuo possa maturare un’opinione “degna” bisognerebbe sempre vivere in prima persona. La vita viene improvvisamente sconvolta, quello che, come nel caso del mio personaggio, Valerio, sembra essere un macchinario perfetto, si autodistrugge improvvisamente e va ricomposto in una nuova versione, alcuni ci riescono, alcuni si danno per vinti. Non mi sento di giudicare né l’una, né l’altra scelta. Posso dire che la vita è un regalo pieno di sorprese, spetta a noi capire come gestirle.

Dalle sue parole emerge un riferimento alla vita come “scatola magica”, come un viaggio che inizia nel giorno della nostra nascita, che riserva esperienze meravigliose come terribili, che si conclude nel dolore, diverso per tutti, ma ugualmente inevitabile per ognuno di noi.

L’accenno di Alessio al suo personaggio ci spinge a chiedergli di raccontarcelo.

Valerio è un ragazzo di 25 anni, con una grande passione per la vela che lo ha portato a diventare un famoso youtuber, grazie a video spericolati che ritraggono sportivi del mare. Vive con la sua amata fidanzata Laura. Cosa importante: adora l’indipendenza che è riuscito a costruirsi, questo può far già intuire che tipo di reazione avrà quando capirà quello che il destino gli ha riservato.

antonio-nobiliMa non è solo Chiodini ad impreziosire la messa in scena. Lo stesso Antonio Nobili, definito l’enfant prodige del teatro italiano, attore, drammaturgo, conosciuto dal grande pubblico per la partecipazione a fiction di successo, come “Grandi Domani”, “Rivombrosa, La figlia di Elisa”, “Gente di mare 2”, “Romanzo Criminale – la serie”, ma che si è distinto anche in ambito cinematografico e radiofonico.

Contesto in cui Alessio, grazie anche alle sue doti umane, si è perfettamente inserito:

Con il gruppo di lavoro c’è stata da subito grande sintonia. Con il regista e anche scrittore Antonio Nobili, esiste un rapporto affiatato e di reciproca stima da parecchi anni, grazie ai diversi lavori portati a termine insieme. Il cast è un giusto connubio tra attori con una certa esperienza, come Lucia Rossi, famosa al grande pubblico per “Ris”, ed altri che invece si stanno affacciando al mestiere con grande entusiasmo. Lo spettacolo è molto forte emotivamente, questo ha portato alla nascita di una forte empatia tra noi che si è mantenuta anche al di fuori del palco.

Emozioni forti, un cast di eccellenti professionisti, una narrazione che tocca dei focus delicati ma che lascia spazio alla speranza; in fondo la vita è un’esperienza “magica”, che non cessa di essere un viaggio fantastico e sorprendente anche nelle situazioni più drammatiche.

Gli ingredienti, insomma, sono tutti quelli di uno spettacolo da non perdere.

Dal 14 al 17 aprile 2016 ore 21,00 (domenica pomeridiana ore 18)

Teatro Furio Camillo, Via Camilla, 44, Roma, Tel. 06 9761 6026

Biglietto intero 15 euro – ridotto 10 euro (+ tessera teatro)
Prenotazioni 366 4538808/06 97616026.
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Autore Lorenza Iuliano

Lorenza Iuliano, vicedirettore ExPartibus, giornalista pubblicista, linguista, politologa, web master, esperta di comunicazione e SEO.