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Violenza su operatori sanitari, spazio web informativo

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operatori sanitari


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Online dal 12 marzo

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Sarà online da domani, 12 marzo, uno spazio web informativo interamente dedicato agli operatori sanitari e socio-sanitari vittime di violenze, che sarà progressivamente arricchito di contenuti e di iniziative sul tema.

Spiega l’Assessore al diritto alla salute Simone Bezzini:

La data non è casuale. Domani ricorre per la prima volta la ‘Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari’ e come Regione Toscana abbiamo voluto manifestare la nostra attenzione a una problematica, che monitoriamo costantemente tramite l’attivazione di strumenti specifici come l’Osservatorio aggressioni, tra le prime Regioni ad averlo istituito.

Proprio oggi si è riunito per la prima volta l’Osservatorio nazionale, di cui fanno parte otto Regioni tra cui la Toscana.

Abbiamo poi attivato corsi di formazione e approvato le linee di indirizzo.

La violenza nei confronti di chi lavora all’interno delle strutture sanitarie e socio-sanitarie è un tema estremamente attuale che va fatto emergere, riconosciuto preventivamente e sul quale sensibilizzare la cittadinanza.

Stiamo lavorando anche a una campagna di comunicazione specifica e ad altre iniziative per pianificare le misure di prevenzione, di contrasto e gestione del problema.

Nel 2021, su circa 55mila dipendenti complessivi delle aziende e di enti del servizio sanitario regionale, le aggressioni verbali e fisiche, registrate e comunicate all’Osservatorio aggressioni toscano, sono state circa 800 in tutto: un dato, questo, riconducibile a professionisti appartenenti a varie famiglie professionali come indicato dalle seguenti percentuali in relazione al totale delle singole categorie di appartenenza: 1,80% amministrativi; 1,76% operatori socio-sanitari; 1,46% infermieri; 1,07% medici; 0,71% assistenti sociali, educatori e altro personale sanitario.

L’Osservatorio regionale, costituito nel 2018 con apposita delibera di giunta, ha attivato un monitoraggio trimestrale degli episodi di violenza, raccogliendo le segnalazioni delle Aziende sanitarie e ospedaliero-universitarie, di ISPRO e della Fondazione Gabriele Monasterio, per arrivare ad avere piena contezza del fenomeno, distinguendo tra aggressioni verbali e aggressioni fisiche, e classificando gli episodi per aree di accadimento – pronto soccorso, servizio dipendenze, area materno infantile, psichiatria, CUP e altro ancora – e per professionalità, che ha subito l’aggressione – medico, infermiere, OSS, amministrativo, assistente sociale, educatore, eccetera.

L’Osservatorio ha redatto, inoltre, le linee di indirizzo per la prevenzione e gestione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari e socio-sanitari, approvate con delibera di giunta nel giugno 2021, che costituiscono il documento di riferimento per la programmazione regionale in questo ambito.

Il documento è finalizzato a migliorare le condizioni di sicurezza dei lavoratori della sanità, perseguendo obiettivi ben precisi: promuovere maggiori e omogenei livelli di sicurezza nelle strutture sanitarie per quanto concerne i fenomeni di aggressioni agli operatori e agli utenti; migliorare la sicurezza del personale sulla base dei livelli di rischio; gestire ogni episodio di violenza, segnalato in azienda, impedendo il ripetersi dell’accaduto e individuando le cause, che lo determinano, e le eventuali misure necessarie da intraprendere.

A maggio 2021, lo ricordiamo, l’Osservatorio regionale ha istituito un corso di aggiornamento con l’obiettivo di supportare gli esperti in materia di aggressione al personale sanitario nella gestione delle attività, utili alla prevenzione e al trattamento delle violenze nei confronti dei colleghi all’interno delle rispettive organizzazioni sanitarie. Una nuova edizione del corso si terrà a maggio 2022.

Attualmente il monitoraggio dei fenomeni di aggressione viene effettuato tramite la trasmissione trimestrale alla Regione di una tabella precompilata da parte dei servizi di prevenzione e di protezione aziendali.

Si sta adesso valutando anche la possibilità di sviluppare un sistema di registrazione tramite portale web, in attesa del sistema nazionale di registrazione.

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