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Il tarlo, di Salvatore Galvano

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Il tarlo


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Titolo: Il tarlo
Autore: Salvatore Galvano
Editore: Ciesse Edizioni
Collana: Black e Yellow
Prezzo: € 16,00
E book: € 4,00

Salvatore Galvano è un ingegnere campano e lavora come dirigente nella pubblica amministrazione. Ha conseguito altresì le lauree specialistiche in Scienze Strategiche, Scienze internazionali e diplomatiche e Scienze politiche, un master in Studi Internazionali Strategico Militari e un master di II livello in Scienze Strategiche. Coltiva numerose passioni: il modellismo ferroviario, la filatelia, i gialli. 
Salvatore Galvano“Il tarlo” è il suo primo romanzo, ma ha già pubblicato “La logistica aziendale in ambito militare”, 1922 Esse – Caserta.

Una sera di maggio, al Ministero della Difesa, tutto sembra normale, ma nei consueti giri di perlustrazione, dei carabinieri di ronda, viene trovato il cadavere del Generale Garelli.
In un primo momento tutto fa pensare ad un malore, ma, procedendo con gli esami autoptici, viene fuori che l’uomo è deceduto in seguito ad una scarica elettrica di notevole entità. L’indagine viene affidata al Maresciallo Licata, un vero investigatore, considerato dai suoi superiori “un cane da tartufo”. Così inizia il gradevolissimo romanzo di Salvatore Galvano che si legge con leggerezza, ma, come tutti i gialli scritti bene, avvince con la giusta dose suspense e con un finale assolutamente a sorpresa.

I personaggi sono delineati in maniera splendida, sono simpatici e soprattutto umani.
I colloqui sono tenuti dall’ottimo Licata, in maniera informale, e non mancano battute dialettali. I veri protagonisti sono proprio loro, i personaggi, non il noir in sé.

È un’esplorazione del mondo militare, ignoto ai più, e, proprio per questo, può essere un’ottima occasione per addentrarsi nel microcosmo dell’esercito, per chi è lontano da quest’ambiente, e trovare le analogie con la realtà per chi invece ne fa parte.
L’ottimo Galvano ci mostra il lato umano di un mondo considerato, dalla maggior parte delle persone, lontano ed istituzionale.

Le indagini procedono con tranquillità, in un clima di assoluta collaborazione, tra le varie figure militari coinvolte, anche solo per la vicinanza lavorativa con il povero Generale ucciso.

Da notare il clima di totale fiducia tra Licata ed il brigadiere Ortensi che lo affianca nelle indagini ed anche con il suo superiore, il Colonnello Argento, il bel rapporto con il medico legale, la Dottoressa Balocco, una bella donna, conturbante, che, velatamente, corteggia il nostro Licata. Tutto questo concorre a rendere godevole la lettura ed anche se si tratta di un giallo, a volte, ti ritrovi a sorridere.

Il titolo “Il tarlo” sta ad indicare come la mente dell’investigatore, rosa da dentro, sia concentrata su di un unico pensiero, scovare l’assassino che deve per forza far parte del mondo militare. Tutti, nessun escluso, sono infatti i possibili sospettati.

Il romanzo meriterebbe, a mio avviso, di essere il capostipite di una bella serie tipo “Le indagini del maresciallo Licata”. Una lettura piacevole, consigliatissima a chi ama i polizieschi.

Dall’andatura decisa ed elegante, Licata rappresentava il tipico uomo, che non poteva non suscitare l’interesse del gentil sesso e non soltanto quando indossava la sua bella divisa nera. Da giovane, secondo molti, sarebbe stato con buona probabilità la copia perfetta di Richard Gere, neanche a dirlo, idolo delle donne di qualsiasi età. Era uno dei responsabili, Licata, del servizio di vigilanza ai tre ingressi di Palazzo Delle Armi, uno dei tre edifici ministeriali, insieme ad altri cinque colleghi con cui si alternava per garantire la copertura del servizio nelle ventiquattro ore. Grande investigatore, un segugio, arguto osservatore e straordinario interprete dell’animo umano, si era guadagnato la fama di stacanovista dell’indagine di polizia giudiziaria, un incrocio tra il commissario Montalbano e il tenente Colombo, umano come il primo e molto più curato nell’aspetto del secondo.

La trama
Roma, una sera di maggio. All’interno del Ministero della Difesa, sorvegliato dai carabinieri, tutto appare tranquillo, ma durante un’ispezione viene ritrovato il corpo esanime di un generale. Tutto fa pensare si sia trattato di un malore, eppure la vicenda non convince il maresciallo Licata, grande esperto di omicidi, che inizia a indagare. Diversi colpi di scena imporranno una battuta d’arresto alle indagini e la matassa si sbroglierà solo nell’ultimo capitolo, grazie all’acume logico e all’intuito investigativo di Licata.
Il romanzo è il primo capitolo della serie “Le indagini del maresciallo Licata”, si rivolge a un pubblico amante del genere Giallo, ma anche a coloro che vestono un’uniforme i quali, leggendolo, potranno respirare un’aria “familiare”.

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Autore Elisa Santucci

Divoratrice di libri e sperimentatrice culinaria.