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Presentato ‘Il tempo di morire’ di Eduardo Savarese

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'Il tempo di morire' di Eduardo Savarese


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Il desiderio di poter scegliere la fine del nostro tempo terreno

Ieri, martedì 9 aprile, ore 18:30, presso la libreria Wojtek di Pomigliano d’Arco (NA) in piazza Leone, 13, in un clima di grande interesse e attenzione per il tema di estrema importanza, si è tenuta la presentazione del libro del Magistrato Eduardo Savarese ‘Il tempo di morire’, Wojtek edizioni. Relatore l’Avvocato Francesco Cristiani. Letture di Michelangelo Esposito.

Nella sua ouverture il relatore si è soffermato sulla forma letteraria e sul contenuto del libro:

Un tema che è difficile da metabolizzare, la morte. È un libro evocativo che ci fa riflettere e ci riporta a delle elaborazioni della nostra vita, a traumi mai superati. Un libro che parla di un argomento, a mio parere, fastidioso, perché la morte, per tanti, è tabù.

Mi è piaciuta la sua capacità di richiamarsi alle opere liriche, nella parte iniziale del libro, con il riferimento alla morte di Vincenzo Bellini.

Dopo il reading del bravissimo Michelangelo Esposito, la parola è passata all’autore, che, in modo chiaro e coinvolgente, ha esposto la trama del suo testo, affrontando la tematica della morte sotto vari aspetti.

Ha spiegato Savarese:

Essere qui, oggi, è molto importante per me. Ho finito la stesura del testo nel settembre 2017 e non riuscivo a trovare un editore che lo pubblicasse, dato il tema scomodo, finché questa libreria, a cui l’ho proposto nel novembre dello stesso anno, essendo anche una casa editrice, dopo averlo letto e trovato molto bello, ha deciso di darlo alle stampe.

Ho voluto che uscisse ad aprile perché, da cattolico, trovo che il periodo di Quaresima ci riporti alla riflessione sulla morte di Gesù e sulla nostra. Un messaggio di Gloria per chi ha vinto la Morte, il grande nemico con cui si combatte.

Nel riferirsi al tipo di scrittura usata ha sottolineato che:

Il libro è un misto di narrativa, saggio e autobiografia, in cui il narratore è anche il protagonista che parla di sé e delle sue esperienze. Poi ci sono delle parti giuridiche che riguardano il tema della morte.

Consente sia la potenza della narrazione, grazie al fatto che il lettore si identifica in un’esperienza che gli viene raccontata, che quella delle storie che rappresentano il mio contatto personale con la morte. Credo che il lettore ami avere anche un momento riflessivo, in cui gli si pongono delle idee senza il rigore eccessivo del saggio.

Con grande dialettica e destrezza Savarese ha toccato vari argomenti, passando dalle rappresentazioni teatrali della morte, alla ‘Divina Commedia’, fino ai giorni nostri, per affrontare un argomento così impegnativo in maniera tranquilla e pacata.

Lo scrittore ha sottolineato:

Il tema centrale è la morte, una presenza a cui nessuno può sfuggire e che, prima o poi, ci toccherà da vicino. La paura della fine dell’esistenza, la fine del nostro tempo.

Si è soffermato, poi, sul “tempo della morte”, uno spazio in cui, ad ognuno, è dato un “tempo”, un periodo, per elaborare la fine della propria esistenza.

Con grande abilità ha analizza il tema della morte sotto vari aspetti: prematura, suicida, eutanasia. Ha citato i casi di Terri Schiavo, di Piergiorgio Welby e di Eluana Englaro, vicende che hanno fatto scalpore, portando alle cronache il “diritto alla morte”, la scelta di terminare la propria esistenza in maniera dignitosa, senza accanimento terapeutico su corpi già violati da cure invasive. Quel diritto alla “morte dolce” che ha diviso non solo l’opinione pubblica, la politica e la religione, ma anche le coscienze sulla libertà di scegliere, in casi particolari, sulla propria morte.

Le parole dell’Autore hanno evocato in me il ricordo di Eluana Englaro, quando nell’ospedale di Sondrio, nel reparto di lungodegenza riabilitativa, come infermiera, insieme a delle colleghe mi sono presa cura di lei, sperando che potesse risvegliarsi dal coma vigile in cui era intrappolata. Ho visto la sofferenza della sua mamma, Saturnia, e del suo papà Beppe Englaro; la speranza di rivederla guarita, che inizialmente ci accomunava tutti, con il tempo è svanita. Quando il papà, con grande sofferenza, cominciò la sua battaglia legale per chiedere che si ponesse fine all’accanimento terapeutico, rispettando il volere della figlia, e che a lei fosse restituito il “diritto di morire in maniera naturale”, si sollevò un enorme polverone che divise in due l’opinione pubblica. Eluana morì dopo 17 anni di stato vegetativo.

Vorrei poter guardare in faccia l’avvicinarsi della morte. Poter esprimere la mia volontà sul dolore che provo e non intendo provare; sulle cure che, dopo un accurato confronto con il mio medico, la mia coscienza ritiene di non voler accettare. Vorrei poter contare sul riconoscimento della libertà di non essere attaccato, privo di coscienza, a una macchina che mi nutre e mi fa respirare… Vorrei che, infine, il passaggio possa conformarsi, nei limiti del possibile, alla mia volontà. E che questa volontà obbedisca alla mia coscienza. Ovunque essa abbia origine.

Con questa bellissima riflessione, Savarese termina il suo romanzo, parole che ci riportano alla nostra interiorità, alla consapevolezza di esseri con un tempo “finito” e ci rimanda alla responsabilità di diventare protagonisti del nostro morire come del nostro vivere.

La serata si è conclusa in un clima di emozioni condivise. Lungo e sentito applauso per l’autore. Il pubblico, in fila, si è recato dall’autore per congratularsi e farsi rilasciare la dedica di rito sul volume acquistato.

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Autore Maria Filomena Cirillo

Maria Filomena Cirillo, nata a San Paolo del Brasile, vive in provincia di Napoli, dopo aver abitato per anni sul lago di Como. Il suo cammino spirituale è caratterizzato dalla ricerca continua dell'essenza di ciò che si è, attraverso lo studio della filosofia vedantica, le discipline orientali di meditazione e l'incontro con i Maestri che hanno "iniziato" il suo percorso. Tra Materia e Spirito. Giornalista pubblicista, laureata in Scienze Olistiche, Master Reiki, Consulente PNF, tecniche meditative e studi di discipline orientali. Conduttrice di training autogeno e studi di autostima e ricerca interiore. Aromaterapista ed esperta di massaggio aromaterapico.